Chapter 8

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"Un bel giorno tutto avrà un senso. Quindi,per il momento,non farti deprimere,dalla confusione,sorridi attraverso le lacrime e cerca di comprendere che tutto ciò che succede ha una ragione."

Danilo
Dio sono le 7:30 devo muovermi. Sono felice,strano ma vero;pensando a ieri mi sento bene,come se lei mi avesse portato quella spensieratezza che non credevo di avere dall'età di 8 anni,si 8 anni perché dopo è stato tutto un inferno,la separazione dei miei genitori,l'arresto di mio padre,mia madre che perse il lavoro ma soprattutto la morte di mio nonno. È stato orribile dover ricominciare tutto da capo,fortunatamente mia madre insieme ai miei fratelli non mi hanno fatto sentire la mancanza di nulla,ma il vuoto di una perdita è inimmaginabile,almeno finché non lo provi;mio padre,bhe di lui non me ne frega nulla,non era mai a casa e quando c'era portava solo casini;era una sottospecie di mafioso,di fatti mia madre appena seppe che aveva a cha fare con la mala vita lo ha subito lasciato. Mia sorella mi chiama dal piano di sotto,dicendomi di andare a fare la colazione e di muovermi dato che è tardi. Mi preparo e scendo. Appena finisco il tutto,salgo sulla mia fantastica Kawasaki ninja e mi dirigo a scuola. Arrivato,come al solito,viene a rompermi le palle Jennifer;con lei ci sono stato due mesi (orribili),poi l'ho lasciata era insopportabile. Inizia a raccontare delle cazzate,poi prede come l'argomento Diana.
«Scusa non ho capito cosa hai detto ?»
Dico io.
«Ho detto che quella non appena è entrata ha fatto subito gli occhi dolci ad Alex ed anche a te,mio Dio oltre ad essere snob è anche una troia.»non sono arrabbiato sono incazzato, come cazzo si permette ,ora vede lei.
«Sai Jennifer dovresti farti un pacco di cazzi tuoi ogni tanto,imparare a conoscere le persone invece di giudicarle subito,guardati tu allo specchio,il tuo modo di fare,prima di giudicare gli altri giudica te stessa.»e dopo questa me ne vado lasciandola da sola,spiazzata dalle mie parole.
Entro in classe,la vedo in tutta la sua bellezza ,il suo sorriso è meraviglioso. Sta parlando con Ale perciò decido di avvicinarmi. La saluto con un bacio sulla guancia, diventa rossa,mamma mia ma quanto è bella sta ragazza. Andiamo a sederci ai nostri posti dato che è iniziata la lezione.

Diana
Finalmente oggi sono riuscita a parlare con Ale,lui mi ha risposto che va bene anche essere solo amici, anche se mi ha detto che sperava in qualcosa di più,so che gli sarebbe piaciuto,ma io non mi sento di stare con un ragazzo di cui in fin dei conti non sono presa molto. Quando è arrivato Danilo e mi ha dato un bacio sulla guancia,volevo morire in quel momento,almeno sarei stata felice anzi felicissima. Durante la pausa decido di uscire insieme al mio bellissimo Dani e ad Ale. Come al solito sono rimasta da sola,tutti e due sono andati a parlare con dei loro amici lasciandomi come una deficiente. Decido di fare una passeggiata in cortile. Ad un certo punto sbatto contro qualcosa o meglio qualcuno, è una ragazzina,avrà più o meno la mia stessa età,forse è del terzo però. Subito lei mi dice:
«scusami non ti avevo vista.»
«tranquilla,anzi scusami tu,oggi ho la testa fra le nuvole,comunque piacere io sono Diana»
«piacere io sono Giada» iniziamo a parlare del più e del meno,scambiamo anche i numeri di cellulare,sono troppo contenta finalmente ho un'amica,non che non ne avessi mai avute,a Palermo avevo un'infinità di amiche e amici ma dopo che hanno saputo che io mi sarei trasferita non mi hanno più rivolto la parola lasciandomi ferita dal loro comportamento. Vengo distratta dal suono della campana,saluto velocemente Giada ed entro subito in classe,adesso ho interrogazione di greco, c'è il supplente della professoressa,lei è in maternità,lui è abbastanza bravo, è anche un bel ragazzo,si ragazzo,ha trent'anni praticamente,solo che quando mi guarda ,non so è strano. Si siede e inizia a fare l'appello. Dopo un po' mi chiama interrogata. Mi siedo vicino a lui e di nuovo quello sguardo,questo mi mette veramente in soggezione. Inizia a fare delle domande,io rispondo a tutto,sono abbastanza brava. Finita l'interrogazione,aspetto che mi dica il voto:
«signorina Mancini,è stata abbastanza brava, le do un sei e mezzo» SEI E MEZZO,MA STIAMO SCHERZANDO,MA STO PROFESSORE COME VALUTA A CULO.
«va bene prof,posso andare a posto?»
«si,vada pure».
Mi risiedo accanto a Danilo con l'amaro in bocca,lui cerca di rassicurarmi dicendomi che 6,5 non è un brutto voto, ma per chi è abituato ad avere 8 e 9 si però. Sto per uscire dalla classe quando il prof mi chiama.
«Mancini,l'ho vista un po' delusa dopo l'interrogazione,come mai?» alzo il volto e dico«professore,io di solito prendo voti abbastanza alti,non capisco il motivo di questa valutazione così mediocre,mi dica dove ho sbagliato così cercherò di migliorare» queste parole sono uscite come un fiume in piena,dopo averle dette però mi pento subito e abbasso la testa. Il prof fa una cosa che non mi sarei mai aspettata alza il mio viso e mi dà un bacio.
COSA STRACAVOLO HA FATTO. Dopo quel gesto scappo dalla classe. Sono totalmente confusa. Devo cercare Danilo.

Spazio autrici:
Ciao a tutte/i,siamo tornate con un nuovo capitolo spero vi piaccia,al prossimo,un bacio 😘
-S&M.

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