Capitolo 17

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Le sue parole sono state un pugno nello stomaco..
So che ti sei vista con Christian e immagino cosa avete fatto..ti avevo avvisata, ma forse non.sono stata abbastanza.chiara; lascialo in pace perché altrimenti non si ritroverà nessun figlio da crescere!.

Non posso privare Christian, del fatto di crescere suo figlio..devo fare quello che ha detto Amelia,anche se può far male ad entrambi; devo far finta come se Christian non esistesse.

Non voglio che Amelia, possa fare in modo di non far nascere suo figlio..sarebbe veramente ingiusto nei confronti di Christian.

Mi butto sul letto perché ora l unica cosa che.voglio è dormire..stacco il telefono, non voglio che Christian mi possa contattare; blocco anche il suo contatto email..se dovesse cercarmi,sua moglie potrebbe venirlo a sapere.

Questsa mattina sono arrivata in ufficio, un Po più presto..in realtà non sapevo proprio cosa fare a casa..dopo una corsa e una leggera colazione,avevi voglia di evadere da quello spazio..mi ricorda anche.Christian.

Bussano alla porta dell ufficio: è Laura,la segreteria del piano.

"Anastasia, il capo vuole che tu vada a New York domani mattina..ce in incontro importante e sei l unica che ne sappia più di tutti..è già tutto programmato,anche l hotel..".
"Grazie Laura, ok accetto..allora a domani..".

Eccomi qua,pronta per questo Viaggio a New York; mi piacerebbe tanto sapere se Christian mi abbia.cercata..ma farlo, significherebbe dargli la possibilità di contattarmi.
Il viaggio è molto lungo, un Po stancante, ma tutto sommato è andato bene.

La prima cosa che faccio arrivando in hotel, è sdraiarmi sopra il letto..fisso il soffitto e mi domando se potrò mai avere della felicità nella mia vita.
Tutte questè domande arrivano ad una conclusione: non potrò essere felice insieme a Christian.

Ad un tratto, sento un dolore lieve alla pancia..ok, penso che sia dovuto a dei semplici dolori prima del ciclo..

I dolori,anzi,le fitte,si fanno più forti ed insistenti.
Cavolo,ora che faccio?! Sono senza medicinali,senza nulla, e.quindi penso,di recarmi in.farmacia..non me.la.sento di stare male durante l incontro di lavoro..

In farmacia descrivo i miei sintomi alla dottoressa..prendo dell aspirina e lei mi spiega,che può essere il viaggio in aereo ad avermi provocato questi sintomi.

"Signorina, può essere che per caso lei è incinta? Da quello che mi ha descritto..vuole per caso un test di gravidanza?".

La guardo allibita..ma no non può essere ma.decido comunque di acquistarne uno.

Torno di fretta in albergo con l ansia e i battiti del mio cuore a.mille..

Devo aspettare qualche minuto,prima che questo benedetto test mi dia dei risultati..
Ok,ora posso controllarlo, e La mia espressione,quando lo controllo, è ancora più bianca di quando la dottoressa mi chiede di acquistare un test.

Ti Prego AmamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora