Capitolo 18

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La sensazione di sorpresa che attraversa il mio corpo è troppo forte..dopo un mese,quasi un mese,sono rimasta incinta,di Christian,che aspetta un figlio da sua moglie..

Dio non volevo tutto ciò ora..si certo, l avrei voluto ma.un.questa situazione no..dovrei dirlo o meno a Christian?!
Cosa devo fare? Sono già nel panico, non so cosa fare..

L unica cosa che.mi viene in mente è chiamare la mia amica Ashley, lei saprà darmi qualche.consiglio..

"Pronto Ashley,come stai?", la mia voce quasi trema dall ansia.
"Bene Anastasia, ho quasi finito di lavorare..oggi sono parecchio stanca,e tu? Che mi dici? Non hai per niente una.bella.voce..".

"Per niente Ashley..ecco vedi..Ashley non so come dirlo, cosa pensare", per fortuna i suoi pensieri mi anticipano e di questo la ringrazio..
"Oh mio dio Anastasia, non mi dire che sei incinta!!".
"Ebbene si..ho paura Ashley, io ora non mi sento di affrontare una cosa del.genere..non voglio coinvolgere Christian, sua moglie.mi sembra mezza Natta,e poi avere ora questo bambino non è l.ideale..ho già pensato Ashley..non lo voglio ora..".
"Anastasia, devi essere sicura.di.tutto questo..non devi farlo per egoismo..".
"Non lo faccio per egoismo ma.perché sono realistica..ci sentiamo presto Ashley..e grazie davvero dj tutto..".

Avrei pensato che.sapesse consigliarmi meno Ashley..ma comunque la scelta di non avere ora questo figlio,è la cosa ideale.
Non voglio legare per sempre Christian a me ma soprattutto non voglio obbligarlo..

Chiamo subito l ospedale di Savannah, credo che questa storia vada risolta il prima possibile.,

Mi chiedono di andare già l.indomani in ospedale..quindi anticipo il mio ritorno a Savannah,subito dopo l incontro di lavoro...

Eccomi..finalmente..mi trovo davanti alla grande entrata dell ospedale.,il cuore che mi batte a.mille,la paura che invade il mio corpo e la sensazione che qualcosa non possa andare bene.,

Mi reco al terzo piano; compili i moduli che mi sono stati consegnati e attendo il mio turno..accanto a me,vedo ragazze,anzi ragazzine, potranno avere all incinta sedici anni, donne della mia età, che come me, non se la sentono di affrontare questo passo..,

Esce l infermiera dalla porta dello studio: signorina Steele, grida ad alta voce..

Faccio per muovermi per entrare nello studio, e una.mano mi blocca immediatamente...

No Christian!

"Cosa pensi di fare Anastasia?", ha gli occhi rossi di rabbia..
"Christian ti prego, non rendere difficile una cosa che già di per se,è un peso, te ne prego..vai da tua moglie..".

"Anastasia, piccola, non ti permetto di abortire, hai mio figlio dentro di te, non te lo permetto..".
"TU hai un altro figlio a casa che.ti aspetta...ti prego Christian".
"No Anastasia..ho trovato, dei documenti di Amelia,delle cose personali,che.affermano che io non sono il padre.del.bambino!".

La mia reazione è ancora di più sorpresa; decidiamo di tornare a casa,questo bambino è nostro e niente e nessuno può togliercelo oppure separarci.

Ti Prego AmamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora