Capitolo 16

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Un cappuccino? Perché mai un cappuccino debba trovarsi qui? Guardai l'orario dal mio orologio, ma era troppo tardi per entrare dentro casa e mettere un paio di scarpe pulite.
Lasciai il bicchiere di carta per terra, e presi, invece, il foglio bianco piegato in due che vi era accanto. Non avendo tempo di leggere il suo contenuto, lo riposi dentro la tasca dei miei jeans, chiedendomi per tutto il tragitto verso la scuola di guida, cosa poteva esserci inciso all'interno.

***

《Hai davvero dei gusti orribili nel campo di musica》dissi lamentandomi per il cd che aveva messo Zayn in macchina.
《Mio nonno ascolta questa musica》aggiunsi.
《Beh. Ha degli ottimi gusti tuo nonno》
《Che stupido che sei》dissi facendolo ridere.
《Dove andiamo?》
《Pensavo avessi scelto. È da tre ore che siamo in macchina. 》
《In realtà pensavo a dove andare, ma alla fine non mi è venuta alcuna idea in mente》ammise.
《 E se facessimo una semplice passeggiata al parco, o sul viale alberato?》
《Credo vada bene.》
Dopo essere stati altri dieci minuti in macchina per arrivare a destinazione e altri dieci per trovare parcheggio; io e Zayn potemmo finalmente fare una passeggiata.
《Com'è andata oggi, alla lezione di guida?》mi disse mentre camminavamo sull'erba bassa del parco.
《Bene...È stata un po' noiosa in realtà.》
《Hai sempre qualcosa da ridire》 notò.
《Non è affatto vero. Semplicemente la lezione è stata poco piacevole dato che per ben quaranta minuti hanno parlato del fatto che quando il semaforo è rosso bisogna fermarsi!》
Rise per il tono con cui dissi la frase.
《Non sarà stato così male come dici》
《Sicuro; vuoi venire con me la prossima settimana? Magari sta volta parlano della luce verde del semaforo》
Continuò a ridere.
《Perchè ridi?》Chiesi leggermente confusa.
《Mi piaci quando fai la ragazza stufata, fai delle facce divertenti》 In sostanza mi sta dicendo che ho delle espressioni idiote?
Cambiai discorso chiedendogli cosa avesse fatto lui sta mattina, mi rispose semplicemente che doveva risolvere alcune "questioni". Decisi di non porgli altre domande per evitare un'altra discussione come quella di poche ore fa.
Tra chiacchiere varie si era già fatto tardi e noi ci sedemmo per terra sull'erba bagnata di umidità, ad osservare le sfumature rosa, viola e arancio del tramonto.
《Woow, è bellissimo》dissi.
《Già.》aveva un'aria strana... tormentata; non faceva altro che sistemarsi il suo odioso ciuffetto. Anche se mi ero promessa di non fargli più domande, non potevo non fargliele adesso. Si vedeva che aveva qualcosa che non andava.
《Avanti Zayn》dissi.
《Uhm?》chiese interrogativo girandosi dalla mia parte.
《Lo so che non stai bene ultimamente. Hai un'espressione così seria. In qualità di tua amica mi preoccupa questo tuo atteggiamento.》
《Alyson, no. Ti prego...》si lamentò tornando con lo sguardo verso il paesaggio.
《Non ti sto chiedendo di dirmi i tuoi segreti o quel cavolo che sono. Ti sto solo dicendo che vorrei che il mio migliore amico stesse bene, e che fosse sorridente e non com'è adesso. Okay?》
Annuì.
《Adesso, per favore, puoi promettermi di non scomparire come hai fatto prima? Almeno prima avvisami con una chiamata o un messaggio》sdrammatizzai con un sorrisino.
Lui annuì di nuovo in accordo e mi sorprese quando si avvicinò a me abbracciandomi delicatemente. Poggiai la testa sulla sua spalla sentendomi più rilassata.
Il nostro abbraccio venne interrotto dal suo telefono che squillò.
Fantastico.
《Aly... io...》disse grattandosi la nuca.
《Rispondi. Ti aspetto qui.》
Rimase sorpreso dalla mia reazione.
《Grazie》 mi disse mostrandomi un sorriso.
Si alzò e si allontanò di un bel po' di metri da me.
Rimasi sola sull'erba e con il cielo che stava diventando sempre più scuro.
Ero talmente annoiata che strappai qualche filo d'erba e iniziai a giocarci, ma anche questo mi stancò, mi ritrovai a pensare all'intera mia giornata trascorsa. Alla lezione di guida, al battibecco con Zayn, al biglietto e al cappuccino...il biglietto!
Mi ero totalmente dimenticata di aver preso quel foglio. Frugai nella tasca anteriore dei miei jeans ed estrassi il pezzo cartaceo, piegato e squarcio.
Mi girai intorno per essere sicura che Zayn non arrivasse proprio adesso. Quando non vidi nessuna sagoma vicina, aprii il foglio piegato in quattro.
Una caligrafia rotonda e riccioluta macchiava con l'inchiostro nero della penna la carta bianco-panna.
Dalla scritta si leggeva "Buongiorno
H."
All'inizio pesai che non era per me, ma poi nella mia mente tutto coincideva, Starbucks, il cappuccino, la "H" con cui era firmato il biglietto.
Era sicuramente quel ragazzo.
Harry.
Un lieve sorriso si formò involontariamente sul mio volto.
《Cos'hai in mano?》disse una voce alle mie spalle.
《Niente》rimisi velocemente il bigliettino in tasca. 《Solo un pezzo di carta inutile.》 Dissi nervosa mentre mi alzavo da terra e andando verso Zayn.

Un amore difficileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora