«Niall, dove sono mamma e papà?» gli sussurai all'orecchio, mentre lui era occupato a pulire le portate del buffet.
«Se ne sono andati» disse con la bocca piena di olive ripiene.
« Cosa? Cosa vorrebbe dire "se ne sono andati"?» questo non era da loro.
«La mamma non si sentiva molto bene, e papà l'ha semplicemente accompagnata a casa.»
«Che cosa aveva?» chiesi allarmata.
«Non preoccuparti non era nulla, solo una semplice emicrania» finì di mangiare ciò che aveva in bocca prima di parlare dinuovo.
«Mi hanno detto che devi stare tranquilla e di non chiamarli, ma goderti la festa.» alzò le spalle prima di passare ad un altro tavolo lasciandomi confusa.
Mia madre non ha mai sofferto di emicrania, ma tuttavia sotto questa storia, sapevo, dentro di me, che se ne nascondesse un'altra.Mi spostai dal bancone, andando verso una meta sconosciuta in cerca di Amy e Zoe. Mi alzai in punta dei piedi, tenendo sempre con una mano il tocco.
Qualcuno si posizionò al mio fianco sussurandomi all'orecchio, suppongo per farsi sentire, data la confusione in sala.
«Stai cercando qualcuno?» la sua voce profonda invase i miei sensi.
«In realtà sì, ma non credo ti importi» dissi tornando alla mia altezza e girandomi verso di lui.
Harry sbuffò, ed io aprii la bocca per lo shock: il ciuffo dei suoi capelli era portato all'indietro, in una maniera che gli donava, indossava un completo giacca e cravatta nero, il tutto illuminato dai suoi occhi giada. Arrossii davanti alla sua bellezza.
«Non mi piace essere fissato» disse con il solito sorriso furbetto.
A quel punto diventai paonazza, ma risposi comunque «Io non ti stavo fissando, non fantasticare»
Lui mi sorrise dinuovo, poi mi chiese «Ti va di ballare?» normalmente gli avrei risposto di no, data la sua indifferenza di ieri, ma oggi...era un altro giorno, ed era così affascinante.
Tornai a guardarlo negli occhi, non appena mi accorsi di aver interrotto il contatto visivo, trovando un Harry curioso.
«Va bene, ma solo perché non ho nient'altro da fare» chiarii il motivo della mia risposta.
«Sono felice di riempire il tuo tempo.» affermò senza far trasparire alcuna emozione, mi prese poi una mano e mi guidò tra la folla...o meglio, mi trascinò.
Rimasi leggermente intontita dalle sue parole, talmente tanto che la mia presa sul cappello si allegerì facendolo scontrare con il pavimento.
La sua presa sulla mia mano divenne più forte, e non riuscii ad uscirne per prendere il mio tocco.
Le sue mani erano morbide, grandi e calde ed era una sensazione così bella averle contro la mia pelle, in un gesto del genere.
Luke non mi prendeva mai per mano volontariamente.I miei pensieri furono interroti da Harry che disse qualcosa, che non capii, ma non gli chiesi cosa avesse detto.
Ci fermammo al centro della pista da ballo quadrata, illuminata da vaganti lucine colorate. La musica era troppo rockettara per i miei gusti, e di certo non avrei ballato con lui questa canzone. Harry si girò verso di me, avvicinandosi al mio orecchio, ma tenendo sempre la mano stretta alla mia.
«Avanti, adesso balla» mi divincolai dalla presa, mettendo le braccia conserte.
«Io non ballerò questa canzone.» lui si irrigidì un po', forse leggermente scocciato.
«Aspetta qui» ordinò con fermezza mentre si dirigeva con passo felpato verso il DJ.
Vidi Harry dire qualcosa al ragazzo, mentre lui annuiva e cambiava disco.
Il riccio ritornò da me, mise un braccio sul mio fianco, mentre con la mano libera si portava le mie braccia al collo, iniziando a dondolare al ritmo romantico e soave della musica in sottofondo. Anche l'altro suo braccio si poggiò su di me, dimunuendo la nostra lontananza.
Instintivamente mi irrigidii e credo lui lo notò quando fece un mini passo indietro.
Annuii, come per dirgli che questa vicinanza andava abbastanza bene.
«È di tuo gradimento la musica?» mi chiese.
Di certo non lo era, insomma, eravamo ancora vicini, ma non mi sarei allontanata.
Mi sentii in imbarazzo, suprattutto quando inciampai sui suoi piedi. «Scusa» sussurai, chiudendo gli occhi.
Lui si muoveva benissimo, leggiadro e splendente, mentre io sembravo una fruttivendola sul trono reale, completamente fuoriluogo. Inciampai di nuovo e sta volta lo sentii ridere, ma non era la solita risata... quella che faceva quando mi prendeva in giro... questa era...bella?
«Non preoccuparti, ero molto peggio di te» mi guardò facendo spuntare una fossetta.
Era adorabile.
«Dove hai imparato?» gli chiesi.
«Mia madre è un po' all'antica e mi ha fatto seguire un corso di ballo» rise
«Oh, sarà stato un inferno per te»
«Ah no, non era così tanto male, ero l'unico maschio in mezzo a 30 ragazze... sai com'é» sorrise beffardo.
Mi fermai per un attimo dal ritmo dolce che stavo pian piano imparando a tenere per dargli un leggero schiaffo sul capo. Non sapevo perché l'avessi fatto, in fin dei conti non eramo poi tanto confidenziali. Ma dalla sua espressione non credo dispiacque tanto.«Ahii! Stavo solo scherzando» si difese.
«Se vuoi posso insegnarti» propose.
In fin dei conti una lezione non guastava affatto, ero proprio un disastro.«Va bene» accettai, non appena sentii la musica cambiare.
Questa era un po' più sprint, ma nulla di impossibile.ZAYN'S POV
Accostai l'auto davanti la scuola, velocemente scesi e mi diressi verso la palestra.
Sapevo di essere stato stronzo, ma a volte Alyson mi fa proprio infuriare, è così ficcanaso, ma mi mancava e pensavo che forse farle una sorpresa durante il ballo,non sarebbe stata una cattiva idea.
Una volta davanti la soglia, mi sistemai la cravatta scomoda e prima di entrare feci un lungo respiro.
Perché ero così nervoso?
La sala era davvero stupenda e sembrava quasi tagliata in due, una parte era tutta colorata con lucine da discoteca e una pista da ballo, mentre nell'altra metà, decisamente più elegante, si trovava al centro un banchetto ben addobbato.
Mi dirissi da quest'ultima parte sapendo che Alyson non poteva essere dall'altra, odia ballare.
Con mia grande sfortuna trovai Zoe ed Amy, da sole.
Mi avvicinai per chiedere informazioni.
«Buonasera ragazze» dissi cercando di essere il più gentile possibile.
«Zaaaayyynn» esclamarono felici mentre mi abbracciavano.
«Sapete dov-»
«Cosa ci fai qui?» mi chiese Amy sempre sorridente, questa ragazza non è mai triste.
«Sono venuto per la consegna dei diplomi » mentii, non volevo pensassero fossi tanto disperato da venire qui solo ed esclusivamente per lei.
«Oh, ma perché non ti abbiamo visto prima? Potevamo brindare tutti insieme.» disse Zoe
«Già» continuò Amy
«Non trovavo un posto a sedere e mi sono messo un pò in disparte»
«Beh, anche se tu ci fossi stato non eravamo al completo, mancava anche Alyson» annuì Amy.
«Alyson?» chiesi. Come mai non era con loro?
«È scomparsa dalla faccia della terra quella ragazza, chissà dov'è adesso» disse Zoe.
«Magari avrà fatto amicizia con qualche bel ragazzo» continuò Amy.
«Molto probabile. Speriamo sia un tipo carino almeno» rise l'altra.
Smisi di ascoltarle spostandomi da lì, verso la zona ballo.
Cercai invano, scrutando ogni piccolo centimentro della pista fin quando non la vidi in un angolino. Stavo per avvicinarmi ma non appena notai che era in compagnia mi fermai di colpi. Era lì, mentre rideva con un ragazzo, lei aveva le mani sulle sue braccia e lui sui suoi fianchi. Il ragazzo sembrava gli stesse insegnando a ballare, più volte lei gli pestava i piedi e dopo rideva, rideva di gusto.
Dopo lei inciampò di nuovo, ma per un errore del ragazzo e questa volta cadde su di lui, quest'ultimo sempre divertito, la strinse forte tra le braccia. Poi si guardarono per un altro paio di secondi prima di ridere e scambiarsi sguardi.
Qualcosa di amaro e aspro mi salì su per la gola e uno strano fastidio si insinuò sul mio petto.
Non potevo peremettere che succedesse di nuovo.
Non a conoscenza delle mie azioni, mi avvicinai a loro. Non appena fui proprio davanti, Alyson smise di ridere, così come il ragazzo.
«Zayn» disse lei, staccandosi da lui.
«Cosa ci fai qui?»
Non so cosa mi spinse a fare un gesto del genere, in quel momento ero troppo accecato dal sentimento nascosto per accorgermene, fatto sta che sentivo ancora dolore per il pugno che sfilai al ragazzo.Buonaseraa, sappiamo di essere scomparse ma la scrittura è qualcosa che deve venire spontaneo e non forzato.. così anche se con leggero ritardo, eccoci qui. Speriamo vi sia piaciuto e buonanotte ❤❤