Capitolo 26

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"Odio la chimica!" esclamò Ludovica non appena la prof le consegnò la verifica con il solito 5 stampato sopra
"A chi lo dici" continuò Virginia dopo aver esaminato il suo politico 6 scritto sul retro del foglio.
A me era andata piuttosto bene. Un dignitosissimo 7,5. Ero abbastanza contenta, ma quel giorno ero distratta e non facevo altro che pensare al sogno del giorno prima. Più volte la prof mi aveva richiamato ma non mi importava; solo quando mi disse ironicamente "sarai mica innamorata?" strabuzzai gli occhi e negai tanto bruscamente da spaventarla
" Ma chi io? Cosa? No. Come le viene in mente!" mi affrettai a dire e lei rispose "Tranquilla era solo una battuta, non serve che ti agiti"
Ero davvero nervosa e l'unico motivo era lui.
I miei pensieri furono interrotti dalla sua  fastidiosissima voce "Solo 7,5 bionda?"
Senti chi parla
"Si Federico e mi va benissimo..." replicai secca senza badarci
"Oh sì certo, come a me va benissimo il mio fantastico 9 e mezzo"
Cosa?
"Scusa ho capito bene? TU hai preso 9,5? Ma come...?"
"Si vede che le tue lezioni hanno dato i loro frutti" mi strizzò l'occhio e tornò a sedersi al suo posto, circondato dalle oche che non la smettevano più di fargli i complimenti.
Ridicole.
Una voce mi risvegliò ulteriormente dai miei pensieri.
"Tutto bene? In fondo è solo un nove e mezzo, perché te la prendi tanto?" Ludovica mi guardava perplessa e a pensarci bene neanch'io sapevo con esattezza perché provassi tanto interesse per il voto Federico. Ma forse il 9 e mezzo non centrava.
"Ma forse non sei arrabbiata con lui per il voto..." incalzò la mia amica quasi mi avesse letto nel pensiero
" Cosa?" domandai distrattamente
"Sto dicendo che se ce l'hai a morte con lui deve essere per qualcosa di più che un semplice voto"
Mi voltai e la guardai negli occhi. La sua espressione era corrucciata e visibilmente insospettita.
Si vedeva che era preoccupata per me e questo mi diede il coraggio di prenderla per un braccio e trascinarla in bagno.
Le raccontai tutto, di come mi ero sentita prima e dopo averlo baciato, della battuta stupida di quell'oca, del nostro incontro in bagno, del suo starmi appiccicata trattandomi male, di mia mamma che credeva stessimo insieme e infine del sogno.
Fu liberatorio.

Federico's Pov
Camilla si alzò frettolosamente prendendo per il braccio la sua amica e sparirono, probabilmente in bagno. È lì che le ragazze vanno di solito quando hanno così urgenza, per un motivo o per un altro.
"Ma come hai fatto? Hai pagato la prof?" disse seriamente Jacopo.
"Ma che! Avrà sicuramente copiato" intervenne Harry
Grazie. Grazie davvero.
"Smettetela, uno non può prendere un bel voto senza imbrogliare?" domandai
"No!" risposero all'unisono i miei amici.
Idioti.

Suonò la campana e uscimmo tutti dalle classi, di Camilla nemmeno l'ombra.
Ma perché penso sempre a lei? Devo togliermela dalla mente.
Andai al mio armadietto e rimasi lì, immobile per qualche minuto. Ad un certo punto mi si avvicinò Shaila, una delle ragazze più false e stupide della scuola.
"Ehi Fede..." mi disse in tono malizioso "...che ne dici se dopo io e te...andassimo" la bloccai prima che potesse continuare
"Shaila non è proprio giornata quin..." le parole mi rimasero strozzate in gola.
Vederla mi lasciò senza parole. Come sempre. Ma questa volta la rabbia e la gelosia presero il sopravvento. Di nuovo.
Gabriel.
Erano abbracciati, lui la stringeva nelle spalle e lei con la testa nel suo petto ad occhi chiusi. Era bellissima. Al contrario quel ragazzo mi dava sui nervi, ma quel pomeriggio avrebbe conosciuto il vero Federico.
"Ci vediamo più tardi Ricciardi" urlai per farmi sentire
"Ricorda il secchio" mi rispose noncurante
Camilla sollevò la testa e mi fulminò con lo sguardo, uno sguardo pieno d'odio.
Mi distrusse con gli occhi.

«Il sorriso che mi ammazza»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora