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Il mio turno di notte era appena cominciato; cercavo di nascondere la stanchezza e il sonno per non ricevere rimproveri da Jeremy.
Quella sera l'ospedale fu pieno di persone, in fondo era sabato, e di solito il sabato sera dalle quattro alle otto (orario di visita), c'era sempre molta gente.

Come è solito da me fare, conclusi in fretta il mio lavoro: portai la cena in ogni stanza, che quella sera comprendeva brodo di verdure e per secondo un hamburger di tacchino con delle patate al forno; come frutta c'era una mela rossa.

Conservai per ultimo la stanza di Zak, perchè sapevo che avrei passato del tempo in piu lí.

-Posso?
Chiesi sporgendomi nella stanza, Zak era seduto sul letto intento a leggere qualcosa.
-Entra pure.
Disse senza distogliere lo sguardo dal suo libro.
-Cosa leggi?
Chiesi curiosa.
-Nicholas Sparks.
-Oh è il mio scrittore preferito.
Dissi accennando un sorriso timido.
-Beh anche il mio.
Rispose lui freddo.
Essere trattata in quel modo faceva un certo effetto.
Passerá, sará solo una serata 'no'.
Dissi al mio subconscio.
-Io vado, buon appetito e buonanotte.
Dissi uscendo dalla stanza.
-Sai per caso quando mi rimetteranno? Voglio dire, pur essendo stato in coma, mi sento bene, ho solo fatica a muovere la gamba sinistra.
Disse posando il libro sul "comodino" alla sua sinistra.
-Non lo so, ma ti farò sapere.
Dissi voltandomi e sorridendogli leggermente.
-potresti portarmi la cena qui? Non vorrei alzarmi, ho paura di non riuscire a camminare.
-Certo, in fondo è ancora presto per alzarsi.
Dissi, porgendogli la colazione sul letto.
-Beh io vado.
Dissi sospirano e dirigendomi verso la porta.
-Buonanotte.
Conclusi, chiudendogliela.
-Buonanotte Nina.
Aggiunse, senza degnarmi di uno sguardo.
Beh in fondo ha ragione, prima lo ami, poi lo eviti, ed ecco il risultato.

Cercai di non pensare a ciò che mi aveva detto il subconscio e proseguii il mio lavoro.

Erano le sette del mattino quando, dopo aver portato la colazione ad ogni paziente, presi le mie cose e andai a casa. Ero davvero sfinita e non vedevo l'ora di poggiare la testa sul cuscino.

Diana e Mike non erano in casa e sul tavolo c'era un bigliettino con su scritto

"oggi pomeriggio alle quattro sii pronta, dobbiamo uscire. Baci, Diana".

Avevo dimenticato che dovevo andare con lei in atelier per consigliarle un bell'abito da sposa.

-Adesso voglio riposare però.
Dissi a me stessa, dopo di che andai in bagno e feci una bella doccia fredda; indossai il pigiama e lasciai che i capelli mi accarezzassero la schiena.

Mi recai nella mia stanza e, dopo aver chiuso le tende e le finestre, mi portai sul letto e caddi in un sonno profondo.


Ore 16:00



-Nina?! Nina svegliati dobbiamo uscire!!!!!!
Sentii Diana che chiamava insistentemente il mio nome. Mi svegliai di scatto.
-Che ore sono?
Chiesi ansiosa.
-le 16:00, è tardi dormigliona!
Mi urlò ancora, mentre le coperte finivano per terra.
-Okay okay ora mi alzo, ora mi alzo!
Le dissi scandendo le ultime parole.

Dopo 10 minuti ero pronta e insieme ci dirigemmo in quel dannato atelier.
Ho sempre odiato quando le persone mi svegliano in quel modo, che nervi.
Dissi a me stessa.

Dopo quindici minuti arrivammo in atelier, e un sorriso comparve sul viso di Diana.

***

-Allora ti sposerai qui?
Le chiesi mentre aspettava l'aiuto del personale.
-Si, dovresti farmi vedere qualche locale in zona, e una chiesa.
Disse ridacchiando lei. Le tremavano le mani, ed era una cosa stupenda.
-Io non te l'ho detto ma...
-Cosa?
Chiesi curiosa.
-Oggi comprerai anche tu il vestito, sai che mi farai da testimone vero?
-si lo so, mi hai spiazzata, pensavo di doverlo comprare da sola.
-E che ci sono a fare io qui?
La abbracciai forte.
-Ti voglio bene.
Dissi.
-anche io Ní.
Mi sorrise.


***


-Allora? Come mi sta?
Chiese Diana facendo un giro su se stessa. Indossava un abito bianco molto ampio, che sulla gonna aveva fantasie ricamate, cosí come anche sul velo; l'abito aveva una scollatura a cuore ma non era volgare, anzi era davvero stupendo.
-S-sei bellissima!
Dissi balbettando. Era davvero stupenda. Il cuore mi batteva a mille, era come se in quell'istante mia sorella stesse provando abiti da sposa perchè si sarebbe sposata.
-Piace tanto anche a me.
Mi disse commossa. Una lacrima le rigò il viso.
-Hey.
Dissi avvicinandomi a lei.
-Guardati, sei stupenda.
Lei sorrise, e le lacrime non smettevano di scendere.
-Prendo questo.
Decise in fine con convinzione, facendo spuntare un sorriso contagioso.

***

-Diana ma è orrendo!
Dissi mozzando una smorfia. L'abito che stavo provando era a tubino, color senape e aveva una scollatura eccessivamente ampia.
-Ma cosa dici sei un incanto!
-È un matrimonio, non un party in discoteca!
-Ma dai guardati!!
-No, no e no!
Dissi mettendo il broncio.
-Quello mi piace!
Dissi indicando un abito color acqua marina, con una scollatura ampia e ricamata sulla schiena; era davvero elegante, incantevole.
-Oh mio dio ma è stupendo!
Disse fissandolo con la bocca aperta.
-Provalo!
Mi disse in modo frenetico, e feci come mi disse.
-Sei un incanto! Se fossi un ragazzo a quest'ora-
-Shhhhhhh!
Le dissi ridacchiando mentre lei continuava a farmi girare su me stessa.

Dopo aver preso i due abiti ed essere uscite dall'atelier, la portai in giro nei locale e infine scelse un ristorante a stile impero.
La portai nella chiesa del quartiere londinese e la data prevista per il matrimonio era "25/09/14 ore 11:00 a.m.".
La data in cui Mike e Diana si sono messi insieme.

*****

-Finalmente a casa!
Esclamammo una volta varcata la porta dell'appartamento.
-Nina non è finita qui!
-Cosa c è ancora!?
Chiesi gettandomi sull'enorme divano bianco che si trovava nel salone accanto alla camera da letto.
-C'è l'addio al nubilato!!
-Eh?
Chiesi alzandomi di scatto dal divano.
-Beh ho in mente alcune cosette, del tipo spogliarellisti.
Disse ammiccando.
-Hey hey hey, frena! Vorresti tradire Mike il giorno prima di sposarvi?
-Non sto dicendo questo ma passerò l'ultima serata come se non fossi fidanzata! Alla Don Jon mmm.
-Mi fai paura!
Dissi ridacchiando.
-Due spogliarellisti, uno per te e uno per me.
Disse indicando una volta me stessa e una volta se stessa.
-E ci sarà divertimento puro, alcool, fumo... Le solite sbronze no?
-Diana tu vorresti dire che?..
-Si Nina, martedí io e te, al Ministry of sound, con due spogliarellisti, alcool e musica.
Affermò convinta.
-Beh a pensarci bene non è male.
Dichiarai passando una mano sulla guancia.
-Non vedo l'ora di divertirmi.
Conclusi eccitata all'idea di Diana. Chissà in cambio cosa avrebbero fatto Zak e Mike. Ridacchiai al sol pensiero, poi mi recai in bagno e mi preparai pr andare a dormire.

-Nina non ceni stasera?
Mi chiese Diana mentre uscivo dal bagno in pigiama. Notai che Mike non c'era, ma non mi preoccupai, di sicuro sarà con Zak.
-No Tesoro, ho davvero tanto sonno e non ho voglia di mangiare.
-Ma dai solo un morso!
Disse porgendomi un po di pizza. -Devo ammettere che è davvero squisita.
Dissi mangiandone un altro po. Decisi cosi di sedermi e cenare con lei.
-E Mike?
Chiesi.
-È da Zak in ospedale. Staranno organizzando o parlando anche loro per il celibato.
-Mmmmmm chissá cosa ci aspetta!
Chiesi dandole un piccolo colpetto con il gomito.
-Shhhhh.
Mi disse, era al quanto nervosa.
-sono gelosa io eh!
-Ma avrai due brasiliani martedí!
Le dissi ammiccando e lei mi sorrise.
-hai ragione!
Concluse con voce malefica e ammicando.



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