Capitolo 29

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Lia's pov
Sbatto la testa contro l'armadietto. Sta andando tutto storto. Per dimostrare a Lucas che mi fido di lui ho perso Sean, l'unico ragazzo che ho seriamente amato. Non pensavo che si sarebbe arrabbiato tanto, ma se mi ha buttato fuori dal gruppo vuol dire che è proprio infuriato. Sa che per me il gruppo è la cosa più importante che esista, non avrebbe senso tutta questa messa in scena altrimenti.
Di certo ieri non intendevo dire che per me loro sono una perdita di tempo.
Reprimo un urlo e facendomi coraggio mi stacco dall'armadietto. Sistemo lo zaino in spalla e mi avvio verso la mensa. Non ho intenzione di fermarmi lì a mangiare, prendo giusto qualcosa al volo e poi scoverò un angolino in cortile dove nessuno mi possa disturbare.
Mentre cammino sento una figura avvicinarsi al mio fianco.
-Lia, come stai?-
Volto la testa e osservo Lucas. Mi fermo e lui lo fa di conseguenza.
-Secondo te, come sto? Ho appena perso le due cose più importanti della mia vita-
-Quel ragazzo, Sean se ti ha trattata così vuol dire che non tiene a te-
-Oh, no credimi tiene molto a me. Sono io che mi sono affezionata a te.-
-Vorresti dire che è colpa mia?- Alza lievemente il tono di voce e allarga le braccia.
-No. Spero solo che tu abbia capito che se non ti avevo detto chi ero un motivo c'era-
-Lo so, ti ho giudicata frettolosamente. Dovevo cercare di capirti.-
-Sarebbe successo comunque. Sono sempre stata l'anello debole della band-
-Non è vero! Tutti ti amano- Riprendiamo a camminare. Fatico un po'a stare al suo passo, cammina molto veloce.
-Mi amano tanti quanti mi odiano. Ricordi Lia la cozza? -
-Certo che è proprio un bel paradosso : la mattina ti insultano e la sera ti sbavano dietro.-
-Falsi- Mormoro. Arriviamo davanti alla mensa, do una veloce occhiata attraverso l'oblo della porta ma non noto nè i ragazzi nè Marco.
Entro più sollevata e mi metto in fila seguita a ruota da Lucas.
-Cosa credi di fare ora?- Afferro un vassoio e una tovaglietta di carta, pesco dal barattolo un pacchetto di posate di plastica.
-In che senso?- Mi volto confusa.
-Con la band, ti vuoi arrendere? -
-Non lo so, è ancora una secchiata d'acqua gelida. Devo ancora abituarmi anche solo all'idea.-
Sento il cigolio della porta della mensa aprirsi e all'improvviso tutta la mensa si ammutolisce. Mi alzo in punta di piedi e guardo oltre le spalle di Lucas.
Sono appena entrati Marco e il suo gruppo. Tra di loro c'è anche Sean.
Appena lo vedo mi faccio piccola piccola contro il petto di Lucas.
Marco e gli altri ci passano accanto e raggiungono un tavolo al centro della sala.
Mi scosto leggermente da Lucas e mi avvicino al bancone dato che è il mio turno. Prendo il vassoio con il mio pranzo e mi allontano dalla coda. Aspetto che anche Lucas abbia ordinato per poi avvicinarmi all'uscita.
-Lia!- sento chiamarmi. Non riconosco questa voce.
Mi volto e vedo Marco corrermi in contro con uno strano sorriso sul volto.
-Vieni con me- Mi toglie di mano il vassoio con il pranzo e lo getta a terra. Sbarro gli occhi ma non faccio in tempo ad aprire bocca che Marco mi afferra per un polso e mi trascina con se-
Tutta la mensa è calata in un silezio di tomba, tutti gli sguardi sono rivolti verso di noi e per la prima volta in settimane ho paura di Marco.
-Mi fai male! Mi lasci?!- Mi ignora completamente e continua a camminare imperterrito.
Ci avviciniamo al tavolo al centro della mensa dove è seduto anche Sean. Il suo sguardo è fisso nel mio, è cupo e impercrustabile. È sicuramente deluso per ieri, ma non potevo fare altrimenti e non me la sono sentita di scegliere tra lui e Lucas.
-Allora,Lia, non ti ho mai presentato i miei amici- Calca particolarmente il mio nome con una strana scintilla negli occhi.
Un ragazzo si alza dalla sua sedia e si avvicina a me a passo felpato. Mia alza il mento con due dita e mi scruta. Mi sottraggo al suo tocco e mi nascondo dietro i capelli. Abbasso lo sguardo e fisso il pavimento. Una mano fradda torna a toccarela mia pelle obbligandomi ad alzare nuovamente il mento.
-Guardami quando ti parlo- sibila Marco. -Ma non credo che tutti questi volti ti siano sconosciuti... noti qualcuno di familiare?-
Cammina attorno a me e si posiziona dietro alla mia schiena. Posa una mano sul mio fianco mentre con l'altra indica davanti a sé.
-Guarda, proprio lì-
Seguo la direzione del suo braccio incontrando il volto di Sean. Mi irrigidisco immediatamente.
-Lo conosci bene lui vero? Forse lo conosce meglio la parete della tua camera- Sussurra l'ultima parte e posso già immaginare ciò che intende. Si stacca da me efruga nel suo zaino, tira fuori un mucchio di fogli. I miei fogli. Li lancia sul tavolo davanti a Sean. -Guarda un po' le dichiarazioni di Lia per Sean- Sul suo volto si forma un sorriso malizioso, afferra uno dei fogli -Sean, ti amo.
Sean sei la mia vita. Come farò senza di te?- Si porta una mano al petto con fare tragico mentre imita una vocina stridula.
Sento una lacrima formarsi ma lotto per trattenerla.
-Sean non dici niente? Hai davanti una tua ammiratrice!- Sean mi fissa e il suo sguardo se possibile è ancor più infuriato di prima. Raccoglie i fogli e si alza. Non riesco a trattenere la lacrima e prima che qualcuno possa dire altro mi volto e corro verso l'uscita. Tutti in me sa mi squadrano e lasciano fuggire risate fragorose.
Esco fuori dalla mensa dove tutto è iniziato e dove tutto è finito.
Non ho perso solo Sean ora anche Marco.

#Ciao ragazze, eccomi con un nuovo capitolo. Oggi abbiamo raggiunto 1k di ☆ Vi ringrazio davvero senza di voi ora non sarei qui♥ Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Cosa ne pensate della nuova copertina? #

Ti amo ma non so chi seiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora