Lia's pov
Ma perché sono stata così stupida da accettare?! Seriamente sono entrata in palla. Non so come mi devo comportare con lui, lo devo trattare come se non fosse che da 5 anni mi rende la vita impossibile oppure fare finta di niente e godermi la serata?
Una cosa è certa: non mi metterò in tiro per lui. Già è stato al quanto imbarazzante quando ieri mi ha vista con solo il top, per questo mi sono limitata a sostituire il pantalone della tuta con un jeans.
Sento suonare il campanello e dopo aver fatto profondi respiri apro la porta, trovandomi davanti un Marco in camicia e pantaloni eleganti.
- Emh... ciao- saluto imbarazzatissima sentendomi fuori posto.
-Ciao, sei pronta? - nella sua voce si sente lo stesso imbarazzo che provo io e non so perché ma la cosa mi rilassa.
Chiudo a chiave il portone e lo seguo verso la sua macchina.
- È tua la macchina?- domando sedendomi nel posto accanto al conducente.
-No è di mio padre. Quindi devo fare il bravo o chissà cosa potrebbe succedere-
-Un Marco che ha paura delle conseguenze... dove sei stato fin ora?- mi sono rilassata e riesco perfino a mantenere una conversazione. Non mi sarei mai immaginata in una situazione del genere con Marco. Neanche in una dimensione parallela.
-La cozza che fa battutte wow-
-Lo sapevo che era troppo bello per essere vero- sbuffo.
-Cosa?-
-Stavi quasi raggiungendo il record di un giorno senza chiamarmi cozza-
-Scusa... io neanche me ne sono accorto, è l'abitudine-
-Lo so- dico lasciando che la tristezza trasparisca nella mia voce.
-Come mai tutto elegante? - cerco di cambiare argomento.
-Non so pensavo di cambiare il look per una serata, tu invece l'hai variato. Jeans, mi piace-
Gli rivolgo un sorriso sincero che lui ricambia, ma quando mi accorgo di quello che sto facendo mi volto rossa in viso.
Il silenzio invade l'atmosfera fino a quando non parcheggia la macchina davanti a una pizzeria.
Scende e da vero cavaliere che in realtà non è mi apre la portiera permettendomi di uscire dall'abitacolo.
Lo seguo stando al suo fianco mentre varca la porta d'entrata dove ci accoglie un cameriere che ci fa accomodare all'inizio della sala.
Marco mi aiuta a sedermi e io trovo questa cosa totalmente falsa.
-Marco, non importa che tu faccia il gentiluomo non sei te. Sii te stesso e non parlo di quello che fai vedere a tutti ma come sei veramente-
Mi sorride e poggia una mano sulla mia che prontamente sposto appena entra in contatto con la sua.
-Mi sembrava carino, ma hai ragione tu-
Sfoglio il menù giusto per evitare il suo sguardo anche se so benissimo cosa prenderò.
Arriva il cameriere che prende le nostre ordinazioni e ci lascia nuovamente soli.
-Salsiccia e cipolla? Sul serio?!- mi chiede Marco con un sopracciglio alzato.
-Sì tanto non devo baciare nessuno-
-Chi te lo dice?-
Be' me lo dice il fatto che oggi Sean non lo vedrò ma lascio per me questa risposta.
-Lo dico io-
-Io non ne sarei poi così sicura-
-Cambiamo argomento-
-E va bene-
-Vorrei parlare di stamattina-
-Sì...- mi fa cenno di continuare.
-Mi hai detto che ieri avevi risposto a una mia domanda in modo parzialmente vero be qual'è la domanda? -
-Perché ti tormento-
-E qual'è la risposta vera?- chiedo immaginando già gli insulti che mi affibbierà e intanto per preparami al peggio avvicino alle labbra il bicchiere della coca cola alla spina.
- La risposta vera è che mi piaci e sono stufo che tu non possa essere mia-
Sbarro gli occhi e il bicchiere che fino a un attimo fa era tra le mie mani ora è a terra in frantumi.
Tutti gli sguardi sono verso di noi ma uno in particolar modo brucia sulla mia pelle. Quello della persona da cui meno immagininavo che sarebbero potute uscire quelle parole.
Il cameriere corre verso di noi e si affretta a raccogliere il vetri frantumati. Marco si scusa, io invece sono immobile incapace di fare altro.
-Lia, vieni ti porto a casa-
Come un automa mi alzo e cammino fino alla sua auto.
-Ti prego dì qualcosa- mi dice lui disperato.
Giro il capo incrociando i suoi stupidi occhi marroni.
- Non so che dire-
-Be te lo dico io : in tutti questi anni ho fatto così perché non volevo che tu ti accorgessi dei miei sentimenti e non volevo che gli altri lo venissero a sapere per spifferartelo perché so che tu mi odi- prende fiato -Adesso dimmi solo che dopo quello che ti ho detto potremo provare a...-
-No- dico ferma e decisa.
-Non ci sono scusanti per quello che hai fatto in questi anni, tu neanche ti immagini quello che ho dovuto passare, le umiliazioni, la solitudine. No credo che tu non lo potrai mai capire-
-Ma... io-
-Portami a casa perfavore-
Marco's pov
No decisamente la seconda parte del piano non è andata bene. Non ci ha creduto o almeno non ha ceduto. Si è paralizzata e mi ha sputato in faccia quello che le ho fatto passare. In parte ha ragione, ma io speravo nel riuscire a liquidarla in fretta e invece la cozza me la sta facendo difficile.
Neanche quando arriviamo a casa sua si scioglie. Senza salutare ne niente scende di macchina ed entra in casa frettolosamente. Riparto subito e faccio un'improvvisata a casa di Tommaso.
Dopo più scampanellate mi apre mezzo nudo.
-Ho bisogno di parlarti-
-Veramente stavo facendo la doccia- e si indica i capelli pieni di schiuma.
-Vorrà dire che ti parlerò mentre ti lavi-
Lo seguo fino al bagno e anche se imbarazzato sbotto.
-La cozza me la sta facendo difficile-
-In che senso? -
-Nel senso che ho fatto la finta dichiarazione come da programma ma lei mi ha rifiutato-
Scosta bruscamente la tenda
-Cosa? Quella racchia fa la difficile?-
-Sì, mi ha detto che lei non può passare sopra a anni di torture-
-Be' ha ragione lo troveresti un po' strano anche te quello che le hai detto se fossi stato nei suoi panni-
-Sì,ma io voglio riuscire a conquistarla-
Riaccosta la tendina e sento che dice sotto il flusso dell'acqua -Perché ci tieni così tanto?-
-Perché voglio dimostrare ai ragazzi che nessuna mi può resistere-
- Anche se per ora...-
-Tommaso voglio consigli non prediche-
-Secondo me dovresti stupirla-
-Tipo? Un mazzo di rose? Cioccolatini? -
-Troppo scontati. Perché non ti dichiari davanti a tutti comprese quelle oche giulive che ti seguono ovunque? -
-Stai scherzando,amico? Sarebbe umiliante a bestia-
-Anche per lei a sentire di come ha reagito-
-Hai ragione. In fondo se voglio riuscire nel mio intento quella è la soluzione-# sono riuscita ad aggiornare anche oggi! Yes ✌ commentate e fatemi sapere se vi piace come si sta svolgendo la storia
un bacio al prossimo capitolo#
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Ti amo ma non so chi sei
عاطفيةLia: sfigata di giorno viene presa in giro da tutti i ragazzi della scuola. Di notte si trasforma in Chels, la cantante sexy dei Rock Mania. Marco: classico puttaniere della scuola e in prima linea quando si deve prendere in giro Lia. Ma cosa succed...