"I get this feeling I can't miss
you're getting harder to resist
and maybe by the time I know
it'll be too late to let you go
who knew my heart could beat so quick
my life I gave away for this
don't care what anybody sees
I know I am doing this for me"Fedez
La prima conferenza stampa di Xfactor 9 é appena finita. La giuria di quest anno é una vera figata. C'é un clima sereno e credo che ci divertiremo molto. La risata del ragazzo alto in fondo alla sala mi distrae dai miei pensieri. Mika. Capelli ricci, sorriso mozzafiato, occhi luminosi. Come puó tanta bellezza appartenere ad una sola persona?
Si gira verso di me e i nostri occhi si incrociano. Abbasso subito lo sguardo e cerco di concentrarmi su quello che mi sta dicendo Alessandro. -Fede? Ma mi stai ascoltando?- dice Ale ridendo. -Si, scusa mi sono distratto- dico imbarazzato. I suoi occhi azzurri si concentrano su un punto alle mie spalle e un sorriso si allarga sul suo volto. Una mano si appoggia sulla mia spalla e sento un brivido. -Hello guys!- dice Mika con voce allegra. -Sono molto contento di farre parte di questa giuria anche questo ano devo dirre- sorride.
-Il tuo italiano non é migliorato molto Mik- lo prendo in giro. Lui mi guarda con un finto broncio.
-Io parlarre italiano benissimo, tu zitto- fa finta di essere offeso ma non riesce a trattenere un sorriso. Il sorriso più bello che abbia mai visto. -a te mancherà Morgan?- chiede Alessandro a Mika. Il secondo prima della risposta é carico di tensione.
-Maybe un po'- dice sincero. Ale annuisce. Si crea un silenzio imbarazzante. -Va bene ragazzi io vado ci vediamo alle audizioni- dice Elio. -Si, anche io vado, ciao a tutti!- dice Alessandro prima di uscire dalla porta. -Fede, ti va se andiamo a bere qualcosa?- chiede Mika con un sorriso incerto. Sono sorpreso dall'invito ci conosciamo da più di un anno ma non abbiamo mai approfondito il nostro rapporto, non ci possiamo neanche definire amici. -certo perché no- dico con troppo entusiasmo.Mika
Sono contento che Fedez abbia accettato l'invito. L'anno scorso non abbiamo avuto modo di conoscerci veramente. Lui litigava continuamente con Morgan. Magari quest' anno sarà diverso. Al tavolo dei giudici ci sarà sicuramente un' atmosfera migliore e senza tutta la tensione dell' anno precedente.
-Possiamo andare in un bar che conosco, é tranquillo e nessuno ci riconoscerà- propone Federico.
-Certo, va benne- dico sorridendo.Guida veloce lungo le strade di Milano e il vento freddo che entra dal finestrino mi spettina i capelli. Lui é concentrato sulla strada e mi prendo qualche minuto per osservarlo. I piercing, i tatuaggi gli danno un' aria da duro che sono certo é solo per facciata. Non avevo mai fatto caso a quanto fosse bello.
-Puoi smetterla di fissarmi- dice sorridendo. Divento rosso e abbasso lo sguardo. -Si, certo scussa- borbotto imbarazzato.
Lui ride, non lo avevo mai visto così sereno. Parcheggia davanti a un piccolo bar. Scendo velocemente dalla macchina e sento il suo sguardo su di me. Forse non era una grande idea quest'uscita.Ci sediamo su due sgabelli e ordiniamo due birre. -A te mancherà Morgan?- domando ironico. Lui scoppia a ridere, una risata sincera e molto forte. -Sei proprio stronzo- dice ancora sorridendo. Ricambio il sorriso. Abbiamo sciolto un po' di tensione finalmente! -Sono certo che questo ano sarà davverro diverso- dico. Lui mi guarda per un secondo con un'espressione seria. -Lo spero- dice guardandomi negli occhi. L'arrivo delle ordinazioni interrompe quello sguardo un po' troppo intenso.
Fedez
Siamo alla quinta birra e fuori inizia a fare buio ma non importa. Mi sento leggero, forse per l'alcol, forse per le risate, forse per Mika e per il suo sorriso luminoso. -Tu sa io no reggo benne alcol- dice il libanese. -Tranquillo ti controllo io, non ti lasceró fare cazzate, promesso- dico sorridendo. -Io posso dirre te una cosa, no sapere nessuno, é segreto- dice lui più serio. -Certo ormai ci siamo detti praticamente tutto- dico alzando gli occhi al cielo. Lui fa un sorriso -Io no amo Andy, Andreas mio ragazzo you know. Io smesso di amare lui.- dice con tono triste. Vedo i suoi occhi diventare lucidi. -No, ti prego non piangere- dico alzandomi in piedi. E quando lo abbraccio per consolarlo do la colpa all'alcol. Poi lui inizia a cantare sottovoce e non ricordo di aver mai sentito una voce più bella. -I can be your butterfly
love you so hard that I could die-
Mi stacco dall'abbraccio per poterlo guardare negli occhi.
-non ho mai sentito questa canzone, é molto bella- dico accennando un sorriso. -Neanche io la conoscevo- dice serio. Lo guardo confuso. -Mi é venuta in mente orra- spiega. -Sai dovremmo fare una canzone insieme- dico. Lui sorride raggiante. -Si, é ottima idea!- dice entusiasta.
Passiamo ore interminabili a scherzare e ridere. Mika prende il telefono e guarda l'orario.-Oh God! Sono le 3 di notte!- dice quasi urlando. -Dobbiamo andare a piedi non possiamo guidare- dico io serio. Lui si alza dallo sgabello ma lo prendo per un braccio.
-Aspetta, prima di andare ti posso dire anche io un segreto Mik?- domando. Lui sembra sorpreso ma annuisce convinto. Sono sicuro che é troppo ubriaco e domani non ricorderà nulla.
-Neanche io amo Giulia- dico. Lui sgrana gli occhi. Dopo averlo detto mi sento più leggero. Lui accenna un sorriso e mi stringe in un abbraccio che sono felice di ricambiare.Camminiamo verso casa in silenzio. Mika non riesce neanche a camminare dritto e non c'é l'ombra di un taxi. Arriviamo davanti al suo appartamento.
-Grasie Fede di avermi accompagnato a cassa- si stacca dalla mia presa e cerca di camminare da solo ma inciampa nel marciapiede e cade a terra.
Inizia a ridere. -Mik ti sei fatto male?- dico cercando di farlo alzare ma lui mi prende un braccio e mi fa cadere sopra di lui. La sua risata é contagiosa. Sono ancora sopra di lui e non riusciamo a smettere di ridere. Poi mi guarda serio e i suoi occhi si incatenano ai miei. -Federico- sussurra. E solo allora mi rendo conto di quanto siamo vicini, troppo vicini. -Michael-. Ci avviciniamo piano senza rendercene conto uno perso negli occhi dell'altro. I nostri respiri si confondono. Le sue labbra sottili si posano sulle mie e il mio cuore batte troppo forte. É un semplice bacio a stampo che dura qualche secondo. Ci rendiamo conto di quello che é appena successo e ci alziamo velocemente in piedi.
-buonanotte Federico- dice serio scomparendo dietro una porta.
-buonanotte Michael- sussurro ormai rimasto solo. Quello che é successo é proprio un bellissimo disastro.