"Ho consumato 21 grammi di felicità
Per uso personale per andare via di qua
Senza più limiti, senza più lividi
Un po' più liberi
Ho consumato 21 grammi di felicità
Per sognare ad occhi aperti come anni fa
Quando anche se non c'era niente ne bastava la metà
21 grammi di felicità"Fedez
Oggi iniziano le audizioni di Xfactor 9. Sono chiuso nel mio camerino circondato da truccatrici e solo quando mi lasciano solo riesco a rilassarmi. Il camerino di Mika é davanti al mio e riesco a sentire la sua voce allegra ma non capisco cosa dice. Ripenso a tutti i momenti che abbiamo passato insieme nelle ultime settimane e non posso credere che un'amicizia così forte sia nata da una serata da ubriachi, da un bacio che lui nemmeno ricorda. Sospiro. Qualcuno bussa. -Avanti- urlo. La testa riccioluta di Mika sbuca da dietro la porta bianca. -Hello, Fede- dice allegro mentre si siede sul divano nero. I riccioli perfetti, il sorriso luminoso e gli occhi vispi gli danno quell'aspetto da eterno bambino. É perfetto. -Tu é nervoso- sorride. -Non sono nervoso- mento. Sono molto nervoso. Socchiude gli occhi e mi guarda attentamente. Il suoi occhi puntati su di me mi fanno arrossire. -Io sono Freud tu non puoi mentire a me-. Si alza dal divano e viene verso di me. Sono sicuro che il mio cuore si é fermato. Mi da un bacio delicato sulla guancia e sento la faccia bruciare. -A dopo- dice uscendo dal camerino. Mi vuole morto.
Mika
Esco dal camerino e non posso credere di averlo salutato in quel modo, ma sul momento non ho pensato a quello che facevo. Siamo amici, puó sembrare un gesto da amico? Maybe.
Rovineró tutto se continuo così. Devo smetterla. Mi chiudo la porta alle spalle e mi siedo sulla poltrona in attesa che vengano a chiamarmi per iniziare. Prendo il telefono, compongo il numero di Andreas. Dopo alcuni squilli risponde.
-Mika- dice freddo. L'ultima volta che ci siamo sentiti abbiamo litigato, non riusciamo più ad avere una conversazione normale da settimane. -Come va?- chiedo cercando di sembrare tranquillo. -Benissimo- risponde. -Senti ti ho chiamato per chiarire ma se non vuoi nessun problema!- alzo un po' troppo il tono della voce. -Che ci succede Michael?- chiede triste.
-Non lo so...- sussurro. -Okay...quando torni a Londra?- chiede con tono più sereno, ma ci scommetto sta fingendo. -Non lo so, sono molto impegnato. Mi dispiace- dico. Si crea un silenzio imbarazzante. -Ho qualche giorno libero, se vuoi vengo a Milano- dice. -Certo, sarebbe fantastico- faccio finta di esserne felice ma non lo sono. -Perfetto ti faccio sapere quando arrivo, a presto- dice e sembra meno freddo. Chiudo la chiamata. Che cosa mi sta succedendo? Un anno fa sarei stato al settimo cielo per una visita di Andreas mentre adesso mi sento solo...vuoto.Fedez
Le audizioni iniziano. Come previsto il clima al tavolo dei giudici é sereno. Ci divertiamo un sacco. Ma più di tutti io e Mika. Ci troviamo proprio bene insieme. Ridiamo, scherziamo come se fossimo amici da una vita. Ogni volta che si gira a guardarmi, ogni sorriso, ogni pacca sulla spalla il mio cuore perde un battito. Sono quasi certo che di quei piccoli gesti ce ne siano stati almeno venti. Credo di averli involontariamente contati.
Finito di registrare mi sento più confuso che mai. Forse devo parlare con Mika. Forse devo dirgli di quel bacio e di quello che ha significato per me. Di quello che lui significa per me. Perché credo di aver capito che non é solo un amico. Vado verso il suo camerino. Busso timidamente alla porta senza ricevere risposta. -Mik ci sei?-
Sento dei rumori e poi la voce di Mika. -Entra- dice. Apro piano la porta. Ha una faccia distrutta ma é comunque bellissimo. -Stai bene?- chiedo. Mi guarda per qualche secondo. -Si si, sono solo stanco. Emh meglio se vado- dice dirigendosi verso la porta.
-Michael- quando pronuncio il suo nome per intero sussulta, l'unica volta in cui l'ho fatto é stato prima di quel bacio ma lui non lo puó sapere. -Ti devo parlare- dico serio. Si gira e mi guarda dritto negli occhi. -Ti prego- sussurro. Lui annuisce poco convinto mentre si siede sul divano. Inizio a guardarmi intorno e non ricordo più nulla del discorso che mi ero preparato -Io...Ah!- urlo per la frustrazione e lui ridacchia. -Oh grazie a Dio un sorriso!- dico più calmo. Torno serio. -Dunque, tu non ricordi nulla della nostra prima uscita? Di quando ti ho accompagnato a casa? Tu sei caduto e..- mi blocco quando vedo il suo volto diventare pallido e i suoi occhi sgranarsi. Lui ricorda tutto. Ne sono certo.
-Ricordi tutto vero?- dico cercando di stare calmo. Lui abbassa lo sguardo. -Perché cazzo mi hai mentito? Perché mi hai detto che non ricordavi nulla?-urlo. Sembra spaventato.
-Mi dispiace...io non volevo- dice senza guardarmi. -Cosa non volevi? Mentirmi? O il bacio?- quando dico l'ultima parola sussulta. Ci pensa qualche secondo e si morde il labbro. -I don't know..entrambi credo, tu aveva promesso me che non mi lasciava fare cazzate, mi dispiace ho rovinato tutto. Io non voglio perderti.- dice e vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime. Lo guardo sorpreso, ha detto che quel bacio é stato una cazzata. Sento il mio cuore frantumarsi.
-Per me non é stata una cazzata- dico serio. Mi guarda sbalordito.
-Cosa vuoi dirre?- accenna un sorriso. Vado verso di lui. -Non hai rovinato nulla, ci ho messo un po' per capirlo e per ammetterlo con me stesso ma so che tu per me non sei solo un amico..- non riesco a finire la frase perché la labbra di Michael sono sulle mie e sono sicuro che questa é la ventunesima volta in cui il mio cuore perde un battito.Ecco il quarto capitolo, cosa ne pensate? Fatemi sapere.
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