"Relax, take it easy
For there is nothing that we can do
Relax, take it easy
Blame it on me or blame it on youIt's as if I'm scared
It's as if I'm terrified
It's as if I'm scared
It's as if I'm playing with fire
Scared
It's as if I'm terrified
Are you scared?
Are we playing with fire?"Fedez
Quando mi sveglio mi ritrovo solo nel letto di Mika. Mi alzo velocemente. Quando entro in cucina lui é seduto con una tazza di té davanti ,che ha tutta l'aria di essersi sfreddata, e con lo sguardo perso nel vuoto. Lo osservo per un po' in silenzio. Quando si accorge di non essere solo sussulta per lo spavento.
-Oh my God! Tu ha fatto prendere me infarto!- dice alzando un po' la voce e portandosi una mano sul petto. Quando il battito del suo cuore torna alla velocità normale prende la tazza di té in mano e beve un sorso. Fa una faccia disgustata e si alza per mettererla nel lavandino.
-Come stai?- chiedo.-Meglio- sussurra. Osservo attentamente ogni suo gesto. Appoggia le mani al ripiano in legno della cucina e sospira. -Voglio che tu va via- dice freddamente. Abbasso lo sguardo sul pavimento. -Prima ascoltami- dico deciso. Si gira e mi guarda negli occhi, i suoi sono velati di lacrime. -Ti prego...- sussurra. -Mik prima mi devi ascoltare. Io non so cosa mi sia preso. É stata lei a baciarmi ma...- mi fermo indeciso. -ma tu ha ricambiato- conclude lui sorridendo amaramente. -Forse tu non ha dimenticato lei.- dice serio. Sgrano gli occhi. -Ma che cazzo dici? Io non amo Giulia. Non l'ho mai amata.- dico convinto. -Ma tu pensava di amarla- sussurra. Non capisco dove vuole arrivare. -Si, ma sei arrivato tu e hai cambiato tutto- faccio un passo verso di lui e lo vedo irrigidirsi. Resto spiazzato da quella reazione. -Fede...tu mi ami?- chiede. -Certo che ti amo!- forse il tono della mia voce é un po' più alto di quanto volessi. -E se ti sbagli? Come ti sbagliavi per Giulia?- chiede pensieroso. Resto senza parole. Dopo parecchi secondi di silenzio lui annuisce.
-No, Mik, io ti amo.Ti amo veramente. Senza dubbi.- dico convinto forse con un po' troppa energia. Mi avvicino a lui. Ma indietreggia con aria spaventata.
Ma che cazzo sta succedendo.. Lo guardo sorpreso.
-Perché stai scappando?- chiedo aggrottando le sopracciglia. Lui assume un'espressione strana.
-Mi vuoi dire perché stai facendo così? Non dirmi che é per la storia di Giulia perché non ci credo. C'é un altro motivo, Michael!- alzo la voce e lui si allontana lentamente per mettere più spazio possibile tra di noi.
Scuoto la testa incredulo. -Fede calmo- dice incerto. -Perché stai facendo così? Ascoltami!- urlo.
-Ho paura!- urla anche lui e scoppia a piangere. Resto stordito. -Paura? Di cosa?- chiedo confuso. -Io voglio te Mik. Non voglio Giulia.- dico.
Lui scuote la testa. -No é solo questo. Io...ieri ha visto come tu ha picchiato Andy e se non ti avevo fermato forse lo avresti ucciso. Forse tu no ama me abbastanza e non ci posso passare di nuovo- dice balbettando e delle sue frasi sconnesse si capisce poco e niente. -Cosa stai dicendo?- domando. -Che no volio che tu fa a me quello che ha fatto lui- dice abbassando lo sguardo e iniziando a singhiozzare. -Ma stai scherzando? Io non ti farei mai del male! Non ti picchierei mai! Sei impazzito! Non posso credere che tu pensi questo. Ti ho difeso.- sento la rabbia crescere. -Fede, tu no ha visto te ieri. Io ho visto la stessa rabbia di Andy nei tuoi occhi. Se noi litigare io non sa se tu ama me abbastanza per controllarti.- continua a singhiozzare. -Non puoi pensarlo veramente...- resto shockato. -Mika non potrei mai farti del male, ti amo cazzo! E lo so che sono un disastro e non un bellissimo disastro ma un disastro e basta. Ho fatto un casino. Ma mai potrei farti una cosa del genere.- dico avvicinandomi a lui e prendendogli il viso tra le mani.
-Guardami- sussurro a un centimetro dalle sue labbra. I suoi occhi sembrano fatti di vetro. Lo sento tremare sotto il mio tocco. -Io non posso...- dice.
-No posso permettere che succede ancora-sussurra. Mi allontano e mi passo una mano tra i capelli. Con uno scatto si porta le mani davanti al viso come per proteggersi. Lo guardo incredulo. -Pensavi che ti avrei colpito? Ti sei riparato con le braccia...oh mio Dio- inizio a camminare per la piccola stanza, cercando di riordinare i miei pensieri. -É assurdo! Giuro che troveró un modo per dimostrarti quanto ti amo. Ti faró fidare di nuovo di me.-