Capitolo 10

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-Il gioco della bottiglia? Furetto ti va di scherzare? Non sono dell'umore giusto ora e poi il gioco della bottiglia in due non si è mai visto. Passeranno 400 anni prima che la bottiglia indicherà uno di noi- rispose sarcastica la ragazza ma doveva ammetterlo, quell' idea di Malfoy la incuriosiva tanto dicendo che era solito giocarci con Zabini in una versione decisamente più alcolica.

-Calma ,Mezzosangue! Mi pare ovvio che non useremo la bottiglia ma a turno sceglieremo tra obbligo e verità.- ribatté Malfoy guardandola.

*Ok Hermione ora rilassati, fai un bel respiro e te ne vai prima che proponga chissà quale obbligo sconcertante*

-D'accordo Malfoy mi hai convinta! Ma ti avverto fai una mossa falsa e ti schianto all'istante- disse la grifona indicandolo con l'indice.

-Perfetto Granger, cominciamo!-

***

Kate passeggiava lungo il lago nero, adorava quel posto! La rilassava, ottimo per staccare la spina dopo 24 ore passate tra libri e in compagnia di Draco che la fissava con le sue paranoie e i suoi scherzi con Zabini e Nott contro i tassi del primo anno. Fortunatamente mancavano pochi giorni e avrebbe dato i suoi esami di recupero.

-Kate!- la chiamò una voce poco distante da lei. Era Blaise! Parli del diavolo e spuntano le corna.

-No ti prego Blaise se sei venuto per raccontarmi come avete fatto a rifilare gli Schiopodi Sparacoda a quei poveri tassi risparmiatelo-

-Bhè si in effetti mi piacerebbe parlare delle nostre ardue imprese ma sono venuto per parlare di altro- rispose ghignandò.

-Odio quando ghignate! Che facce di bronzo che avete! Prima o poi ve lo rovino quel faccino che vi ritrovate- rispose guardando verso il cielo. Che stress!

-Oh non ne saresti capace- ghignò per stuzzicarla

-Oh si invece, almeno la piantate di tenermi sveglia la notte con i vostri stupidi giochetti notturni- rispose la ragazza alquanto irritata.

-Ti ricordo signorina vi-rovino-il-faccino che sei stata tu a chiedermelo per evitare che lui si portasse qualche nuova ragazza in camera- ribatté il ragazzo guardandola. Lei ricordava benissimo di quella richiesta, non era gelosia, assolutamente no! Ma ogni volta una ragazza diversa, escludendo Pansy, la alquanto irritava. Così quella sera Blaise propose quello stupido giochetto a shot.

-Si ma questo non significa che dovete tenere sveglia pure me, perché secondo voi dovrei svagarmela di più la sera. Oltretutto, ieri sera, vi avevo detto che se mi addormentavo era vostra premura riportarmi nella MIA stanza e invece stamattina mi sono svegliata con te tutto euforico a girovagare per tutta la stanza in mutande -concluse la ragazza più che adirata.

-Oh lo so, ero uno spettacolo-ghignò provocandola.

-Piantala! Anche no!-

-Inoltre ho anche vinto-

-Solo perché Draco ti ha fatto vincere- disse la ragazza stizzita accelerando il passo per avviarsi verso il suo dormitorio. Era sabato e il giorno dopo non ci sarebbero state le lezioni ma doveva andare a letto presto se domani voleva svegliarsi presto per scrivere due rotoli di pergamena sui lupi mannari per la lezione di Difesa Contro le Arti Oscure

-Comunque tra meno di 20 giorni la scommessa finirà, prepara i galeoni e tante pergamene per i compiti di Erbologia che presto farai al posto mio-

-Si si questo lo vedremo.- concluse lasciando Blaise davanti l'entrata della sala comune Serpeverde. Doveva fare qualcosa, non avrebbe fatto i compiti a quell'idiota di Zabini. C'era solo una cosa da fare...

***

Ancora non riusciva a capire come aveva potuto accettare di giocare a quello stupido gioco, oltretutto con Malfoy, seduti sul pavimento, al centro della stanza da più di due ore e si erano chiesti di tutto, dai colori preferiti alla loro giornata più imbarazzante.

-Allora Malfoy, qual è la cosa peggiore che ti è successa la scorsa settimana?- domandò incuriosita la ragazza.

*sicuro ora mi dirà qualche scherzo idiota fatto con Zabini oppure la Parkinson e la Greengrass che gli vanno dietro come cagnolini*

-La scorsa settimana durante gli allenamenti dei tassi sono stato colpito da un bolide e ho passato il resto della giornata in infermeria insomma tutto nella norma- concluse venendo interrotto dalla ragazza che iniziò a ridere allungata sul pavimento.

-Granger non è divertente per niente se penso al mio bellissimo faccino rovinato- disse il ragazzo indicando il suo viso.

-Oh immagino Malfoy- ricominciando a ridere.

-Muoviti Granger, obbligo o verità?-

-Scelgo obbligo- rispose la ragazza. Il ragazzo scaltramente fece comparire il suo solito ghigno.

*ecco ora comincia a farmi veramente paura. Coraggio Hermione, cosa potrà chiederti di così tanto scandaloso?*

-Mezzosangue, devi sapere che quest'estate mi sono allenato tantissimo a Quidditch e pensa ora riesco a prendere il boccino in meno di 4 minuti-rivelò il ragazzo guardandola.

-Non ti credo Malfoy! È una delle tue solite bugie!-

-Mi dispiace deluderti Granger ma qui non ci sono bugie. È tutto vero!-

-Lo fai solo perché vuoi prenderti gioco di me. -  disse la giovane cercando di tenere testa al Serpeverde.

-Ah si? Bene alla partita di domani contro i Tassorosso vedremo se sono tutte bugie. Ma se riuscirò a prenderlo in meno di 4 minuti dovrai baciarmi. Ma non un bacio tra bambini Granger, un bacio come si deve- ghignò il ragazzo sistemandosi allo stesso tempo la sua impeccabile camicia bianca.

-Vuoi scherzare Malfoy? Io non ti bacerò mai.-

-Vorrei ricordarti Granger che hai scelto obbligo e non puoi tirarti indietro.-

*Ecco come non detto* pensò la ragazza ormai sbiancata di colpo. Cominciò a sudare e a fissare attentamente Malfoy che stava aspettando la risposta. È impossibile finire la partita ancora prima di cominciare. Si sta prendendo gioco di me.

-D'accordo Malfoy! Accetto! Ora devo andare. Domani dovrò aiutare Kate nello studio, come ben sai- disse la ragazza mentre si alzava da terra dopo aver giocato quasi 3 ore. Si avviò verso la porta ma Malfoy la chiamò

-Ci vediamo alla partita Granger! Ah e ricordati che domani siamo di ronda - la salutò il ragazzo e lei si limitò ad annuire dopodiché sparì.

*Ottimo Granger! Le cose cominciano a farsi interessanti* pensò guardandola allontanarsi dall'entrata della Stanza delle Necessità.

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