Capitolo 20

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Hermione arrivò all'entrata di Malfoy Manor. Il maestoso Maniero una volta oscuro, tetro e tenebroso ora era lucente e brillante più che mai. Ai lati cresceva un enorme giardino pieno di fiori rose, mirto, tulipani e....alberi di mele verdi? Un elfo andò ad aprire la porta

-Come può aiutare Toby la signorina?- chiese a bassa voce l'elfo.

-Io sto cercando Draco Malfoy- rispose dolcemente la ragazza.

-Toby ora va ad avvisare il padrone del suo arrivo- disse l'elfo schioccando le dita e sparire.
Hermione entrò chiudendo l'enorme portone di legno davanti a lei aspettando l'arrivo di Malfoy, che non tardò ad arrivare.

-Granger!- esclamò il ragazzo in cima alle scale, quasi sorpreso di vederla.

-Ciao Malfoy!- rispose la ragazza -Non dirmi che non ti aspettavi la mia visita, Kate mi...- ma non riuscì a terminare la frase perché Draco la interruppe

-Si ho chiesto a Kate di dirti che volevo vederti, ma non pensavo saresti venuta veramente- ghignò avvicinandosi al suo viso. Hermione se possibile arrossí anche se non lo diede a vedere, abbassando lo sguardo. Draco, vedendola, abbassò lo sguardo verso di lei, portandole due dita sotto il suo mento e alzarle il viso.

-Che c'è Granger? Stai arrossendo per caso?- chiese sorridendo. Diciamo che la parola Malfoy vicino a sorridere sono due parole completamente opposte ma Hermione era sicura di averlo visto sorridere. Ed era un sorriso bellissimo. Ma si maledì di averlo pensato in quel momento poco opportuno. Draco Malfoy chiamò l'elfo, che si smsterializzò davanti ai loro occhi

-Eccomi padrone- disse l'elfo avvicinandosi

-Io e la signorina Granger siamo nel soggiorno, porta del te e qualche biscotto- ordinò il ragazzo.

-Toby va a prendere tutto padrone- disse sparendo improvvisamente ma prima che Hermione potesse protestare

-Malfoy...- iniziò, ma lui la interruppe.

-So come la pensi Granger, ma rimandiamo il discorso ad un'altra occasione- la ragazza storse il naso ma annuì. Draco prese la sua mano intrecciando le dita con le sue e si avviarono verso il soggiorno.
Il soggiorno, o meglio uno dei tanti, "ospitava" i ritratti degli avi della famiglia Malfoy, una serie di scale che portavano alle camere o alle altre zone del Manor. Draco ed Hermione si sedettero sulle poltrone e l'elfo servì il the. Hermione decise che era il momento di dargli il suo regalo.

-Malfoy, questo é un regalo per te, premetto che non sapevo cosa prenderti, non conoscendo molto i tuoi gusti. Poi però la sera della vigilia, mi é venuta un'idea. Spero ti piaccia.- disse prendendo il pacco vicino a lei e darlo al ragazzo che aprì in fretta. Era una sciarpa verde e argento di lana e molto morbida.

-La sera della Vigilia mi é venuta la brillante idea di farti una sciarpa, con i colori della tua casa e ho chiesto a Molly un aiuto per cominciare. Non sapevo proprio dove metter mano e....- ma non riuscì a terminare la frase che il ragazzo le prese il volto tra le mani e poggiò le labbra sulle sue, cogliendola di sorpresa. La ragazza schiuse la bocca, accogliendo la lingua del ragazzo, in cerca della sua poggiando le braccia dietro il collo del ragazzo.

-Granger, Granger a volte parli troppo- ghignò sulle labbra di lei.

-Io non parlo troppo Malfoy- ribatté quasi sbuffando ma lui la baciò di nuovo, in bacio più travolgente e passionale del precedente.

-Sei il mio guaio Granger- le disse accarezzando i suoi capelli. Hermione, se possibile, arrossí cercando di sfuggire al suo sguardo ammaliante. Draco, ancora in ginocchio davanti a lei, prese dalla tasca una scatolina e gliela mise fra le mani.

-Buon Natale Granger- le disse con un bacio sulla guancia. E lei che pensava che uno come Malfoy non le avrebbe mai fatto un regalo e ora lui era lì in ginocchio, davanti a lei, con una scatola di velluto fra le sue mani. Hermione la aprì. Era una collana, semplice, con una farfalla rossa. Semplice una bellissima. Hermione era molto felice. Il ragazzo davanti a lei era davvero cambiato e glielo stava dimostrando. Quel ragazzo per cui stava iniziando a provare qualcosa, perché anche se cercava di nasconderlo, tra di loro stava nascendo qualcosa di forte. Oltretutto gliela stava mettendo anche al collo.

-Grazie Malfoy- disse grata la ragazza baciandolo. Un bacio che valeva piú di mille parole, un bacio per digli grazie, un bacio per esprimergli tutto quello che stava provando in quel momento e che a parole non sarebbe stato abbastanza. La prese per mano e la portò a fare una passeggiata in giardino.

-Wow é bellissimo qui!- esclamò Hermione guardandosi intorno.

-Già, mia madre si é data parecchio da fare quest' estate- rispose Draco.

-E le rose bianche, le mie preferite-

-Lo so, me lo hai detto la prima volta che ci siamo incontrati nella Stanza delle Necessità Granger- disse scostandole una ciocca di capelli dal viso, gesto che fece arrossire la ragazza. Draco sorrise.

-Cosa farai la notte di Capodanno Draco?-

-Non so, ma in questo momento credo che mia cugina stia convincendo i tuoi amici a passarlo qui con noi al Manor-

-Davvero?- chiese sbalordita la ragazza. Draco annuì guardandola.

-Non che ci tenga cosí tanto a passare la notte di Capodanno con Lenticchia e lo Sfregiato, peró Kate ci tiene tanto e cercherò di chiudere un occhio. Ovviamente verranno anche Blaise e Theo-

-Verranno anche Pansy e le sorelle Greengrass?-

-Gelosa Mezzosangue?- ghignò il giovane Malfoy.

-Affatto furetto, solo una semplice curiosità- risposta che non convinse molto ragazzo ma decise di non andare troppo oltre.

-Comunque no Granger- disse voltandosi verso di lei e prenderla per la vita. Hermione sussultò ma poi si sciolse e mise le braccia attorno al collo del ragazzo, mentre lui si avvicinava al suo viso per depositarle un bacio a fior di labbra.

-Bene- rispose la ragazza ad un soffio dalle labbra del ragazzo che ghignò

-Vedi Granger? Sei gelosa?-

-E io ti ripeto che era solo una curiosità- anche se sapeva meglio di chiunque altro che un po' lo era davvero e non le piaceva vedere la Parkinson attaccarsi a lui. -comunque ho scoperto perché profumi di mela verde- disse guardando l'albero davanti a loro.

-Mmm si, da piccolo mi piaceva mangiarle a tutte le ore del giorno, a volte le calpestavo anche con i piedi-

-Crudele- disse avvicinandosi alle sue labbra. -Anche al terzo anno mentre Harry cercava di montare Fierobecco ti gustavi lo spettacolo mangiandone una-

-Bhe si, colazione più spettacolo, era uno spasso osservare lo Sfregiato mentre cercava in tutti i modi di cavalcare quella bestiaccia- disse alzandosi la manica della camicia mostrando la cicatrice.

-Ti é rimasta la cicatrice, però tu lo hai provocato e lui si é soltanto difeso.-

-Poi ne ho un' altra- disse indicando il suo naso -ti ricorda qualcosa?-

-Quando ti ho tirato il pugno. Non mi sono mai scusata.-

-Non te l'ho chiesto mia piccola Mezzosangue-
Hermione non poteva crederci. Draco Lucius Malfoy l'aveva chiamata "la mia piccola Mezzosangue". Quella parola che per anni é stata ragione di tante sue sofferenze ora detta da lui aveva un sapore più dolce, non la chiamava più in quel modo per insultarla anzi con quell' aggettivo davanti voleva quasi evidenziare la sua appartenenza a lui e la riccia non poté non arrossire di fronte a tutte quelle attenzioni che il ragazzo le stava riservando. Attenzioni soltanto per lei, che portò la riccia a sentirsi onorata. Lo baciò con passione, senza pensarci due volte, schiudendo le labbra senza che lui le chiedesse il permesso facendo incontrare le loro lingue che si cercarono con un urgenza e desiderose.

-Mm si diciamo che ti sei scusata abbastanza mia piccola mezzosangue - disse per poi riprendere a baciarla. 

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