Capitolo 33

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Stava per iniziare il suo turno di ronda e Draco Malfoy si stava avviando verso la torre di Astronomia. Ogni volta era quello il loro luogo di incontro, sicuro anche quella sera l'avrebbe trovata lì ad aspettarlo. Le avrebbe parlato, sì sarebbe stata l'occasione giusta. Arrivò alla fine delle scale a chiocciola ma tutto si aspettò tranne di trovare quell'idiota di Michael Corner ad aspettarlo.

-Corner cosa diamine ci fai qui?- chiese il giovane Malfoy.

-Mi pare ovvio Malfoy, Hermione Granger non è potuta venire e la McGranitt mi ha chiesto di sostituirla per non farti ispezionare il castello da solo. Allora Malfoy, ti sembra corretto far aspettare una ragazza?- si alzò da terra Corner incrociando le braccia al petto.

-Da quando sei diventato una ragazza Corner? Ultimamente sono rimasto parecchio indietro con il gossip della scuola.-

-Davvero molto spiritoso Malfoy! Tu non sapevi di trovare me al posto di Hermione, quindi in caso contrario, avresti fatto aspettare pure lei.-

-Ti avverto Corner che non ho tempo da perdere con te. Visto che ci sei ci divideremo i piani. Tu i primi 2 e io i restanti. Poi una volta finito, sparisci dalla mia vista!- esclamò Malfoy iniziando la sua ispezione. Era arrabbiato, furioso. Che bisogno c'era di far venire Corner? Poteva benissimo farcela da solo! Non aveva bisogno di nessun aiuto, soprattutto da quel buffone. Ma chi si credeva di essere? Se la Granger non si sarebbe presentata, problemi suoi, avrebbe perlustrato tutto da solo. Certo non si sono ancora chiariti ma in questo momento, per Draco, stava diventando l'ultimo dei suoi problemi. Forse ora non ha più tutta questa voglia di parlarle. Riprese la sua ronda e dopo due ore rientrò nel suo dormitorio.

***
-Hermione posso entrare?- chiese Ron appoggiato alla porta della sua stanza.

-Certo Ron, vieni!- acconsentì la ragazza invitandolo a sedersi accanto a lei sul letto.

-Allora mi dici che è successo? Quando sei arrivata eri una furia.-

-Bhe un po' lo sono ancora. Riguarda Draco.-

-Ecco lo sapevo. Il solito buffone!- esclamò esasperato Ron Weasley.

-Calmo Ron, il problema.......- ma non riuscì a terminare la frase che lui la interruppe subito.

-Non è possibile che ogni volta deve fare l'idiota. Lo so, mi hai detto che è cambiato ma è pur sempre Malfoy!-

-La pianti di parlare così ti spiego?- chiese lei mettendolo a tacere definitivamente. Silenzio. -Oh Godric ti ringrazio! Allora, come ti dicevo, il problema è che lui crede che tu sia ancora innamorato di me, che provi ancora qualcosa. È geloso! Ma la sua, è una gelosia infondata!-

-Ma tu gli hai spiegato che tra noi c'è solo un grande affetto fraterno?-

-Si, ma lui crede che la stessa cosa non valga pure per te- rispose lei in modo schietto.

-Se provassi ancora qualcosa, non pensi che farei di tutto per fartelo capire?-

-Infatti è ciò che gli ho spiegato io. Ma lui è di coccio e continua a non capire. Poi oltretutto ci mancava il finale della commedia a mettere i bastoni fra le ruote. Perché non va bene, perché Mirandolina non deve sposare Fabrizio.-

-Ma sta fuori? Mirandolina non é te! E quella è solo una stupida innocente recita. Ora che hai intenzione di fare?- chiese Ron accarezzandole una spalla come a volerle infondere coraggio.

-Ecco, non lo so. Devo pensarci.-

-Va bene! So che farai la scelta giusta, dopotutto, sei Hermione Granger. Ora vado, buonanotte!- si congedò uscendo dalla porta.

-Buonanotte Ron.- lo salutò a sua volta.

***
Erano passati 10 giorni. Il giovedì come da accordo, si erano incontrati per l'ultima prova. Andarono perfettamente e si conclusero, con grande sorpresa di Kate, anche prima del previsto. Almeno è filato tutto liscio come l'olio. Draco ed Hermione da quel giorno, non si rivolsero più la parola. Forse non avevano avuto l'occasione di chiarire oppure il loro orgoglio aveva sempre la meglio sulla parte razionale. Ginny si occupò di aiutare Kate con i costumi e il trucco e Terry si occupò, con l'aiuto di Neville, degli effetti speciali.

-Manca solo una settimana al giorno dello spettacolo. E io non mi sento psicologicamente pronta!- dichiarò Kate raggiungendo Ginny seduta in biblioteca a leggere.

-Come scusa? Di cosa stai parlando?- chiese Ginny cercando invano di continuare la sua lettura.

-Ecco, mi mancherà tutto questo. Le prove, le risate, tutte quelle volte che Zabini e Draco mi hanno fatto arrabbiare.....-

-Vero! È stata una bella esperienza che ha unito tutte le case, aldilà dei vari pregiudizi. Hai fatto un ottimo lavoro! Non era ciò che volevi?-

-Si è vero! Dimostrare che nessuna casa è superiore ad un' altra e che sono tutte uguali tra loro. Eh Salazar tutte queste divergenze soprattutto tra Serpeverde e Grifondoro devono finire. E ce ne vuole se lo dice una di loro.- decretò Kate esasperata.

-Wow, ripeto, a volte penso che il cappello abbia sbagliato a smistarti.- esclamò sbalordita e sorpresa Ginny legando i suoi capelli in una coda alta.

-Io amo la mia casa, anche se Draco a volte mi dice che il cappello avrebbe dovuto smistarmi a Grifondoro. Ma mi piace essere una Serpeverde, solo certe cose non le tollero!-

-Lo so anche se dalla fine della guerra molte cose sono cambiate!-

-Una guerra voluta da un pazzo e i suoi seguaci che ha portato disastri-

-Non è colpa tua Kate-

-Lo so ma quella guerra si poteva benissimo evitare.-

Ginny capì che in fondo Kate aveva ragione. Una guerra che sicuramente poteva essere evitata e che invece non aveva portato altro che dolore, morte e distruzione a causa della mente malata di un povero pazzo e dei suoi seguaci. Una guerra che le aveva strappato i suoi amici ma soprattutto il suo Fred. Le mancava Fred, le sue risate, le sue battute, i suoi scherzi.

-Comunque ho saputo che tuo fratello Bill ha avuto una figlia. Auguri!- si congratulò la ragazza

-Sì! Si chiama Victoria perché è nata il giorno della ricorrenza della guerra. George mi ha scritto una lettera e mi ha detto che é proprio una bella bimba. Spero di poterla vedere presto. Porterà molta gioia e spensieratezza nella nostra famiglia. Ci vuole!- dichiarò la Weasley felice e sorridente per questo nuovo evento.

-Sicuro, i nonni la vizieranno parecchio. Che bello, sono molto contenta! Comunque Ginny, dobbiamo raggiungere la Sala Grande, tra poco è ora di mangiare.- disse la ragazza alzandosi dalla sedia e sistemandosi la gonna seguita dall'amica.

-D'accordo, andiamo!-

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