Capitolo 34

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Era finalmente arrivato il giorno della partita di Quidditch. E come disse Ginny alla prima partita

Le partite tra Serpeverde e Grifondoro sono sempre le più avvincenti.

E aveva ragione. Hermione, Kate e Terry raggiunsero la tribuna. Le squadre avevano appena raggiunto il campo sfrecciando sopra le loro scope.

-Ovviamente oggi quell'idiota di tuo cugino non prenderà quel boccino in soli 3 minuti- disse Hermione prendendo posto accanto a Kate.

-Già quella volta gli era servito solo per vincere quella scommessa- rispose Kate guardando suo cugino e Zabini insieme gli altri giocatori Serpeverde.

-Una stupida scommessa!-

-Non lo pensavi fino a poco tempo fa!- esclamò ironicamente Kate. Era inutile, sentiva puzza di bugia lontano un miglio quella ragazza.

-I tempi cambiano- rispose la Granger. Ma chi voleva prendere in giro! Non poteva cambiare i suoi sentimenti dall'oggi al domani, era praticamente impossibile! Ma se lui voleva fare lo stupido orgoglioso, lei avrebbe fatto di peggio. Dopotutto lei era Hermione Granger!

-Possibile che dovete mandare tutto in aria per un' incomprensione insignificante?- chiese Terry intromettendosi nella conversazione.

-Non è così semplice Terry. A me danno fastidio i suoi comportamenti da ragazzo geloso perché non ha nessun diritto di vietarmi di stare con i miei migliori amici. Se ha intenzione di mettere la testa a posto ne riparleremo altrimenti arrivederci e tanti saluti Malfoy!-

La conversazione in quel momento si interruppe, Hermione preferì non andare oltre. Era tempo perso. Ma non era il momento di pensare a Malfoy, la partita stava iniziando.

-Benvenuti all'ultima partita di Quidditch di questo nuovo anno. In questa partita si sfideranno Serpeverde e Grifondoro per aggiudicarsi la coppa! I giocatori si schierano mentre Madama Bumb va a centrocampo per dare inizio all'incontro.- disse lo speeker seduto sulla tribuna insieme ai professori mentre gli altri studenti iniziarono ad applaudire e a fare il tifo per le loro squadre.

-Mi raccomando voglio un gioco pulito.....Da tutti voi!- esclamò Madama Bumb guardando i giocatori uno ad uno. Dopo, con un calcio alla cassa liberò i due bolidi.

-Ecco i bolidi seguiti dal boccino d'oro. Ricordate, il boccino vale 150 punti. Il cercatore che acchiappa il boccino, pone fine alla partita......la pluffa viene liberata e inizia la partita.- concluse lo speeker dopo che la professoressa lanciò la pluffa in aria.

-Harry, ti rendi conto che questa sarà la nostra ultima partita?- disse Ron 3 minuti dopo l'inizio della partita, eccitato e triste al tempo stesso.

-Già! Mi mancherà acciuffare il boccino sotto gli occhi di Malfoy. Anzi visto che ci stiamo glielo prendo pure questa volta. Non credo che voglia battere il record di nuovo.- concluse Harry Potter cambiando la sua direzione verso la parte opposta e afferrare io boccino una frazione di secondi prima di Malfoy.

-Dannato Potter!- esclamò Malfoy atterrando con la scopa dopo Harry.

-Harry Potter conquista 150 punti con la cattura del boccino d'oro. Grifondoro vince la coppa di Quidditch!- esultò lo speeker seguita dal resto degli studenti.

-Bhe Potter, questa vittoria te la concedo, sei stato più veloce di me.- disse Malfoy stringendogli la mano. -Non ti ci abituare.-

-Non c'è pericolo Malfoy! Comunque ti aspetto stasera con Zabini, Nott e le sorelle Greengrass alla festa per la vittoria su alla torre del Grifondoro-

-Vuoi scherzare Potter? Ti sembro il tipo che si intrufola nella tana del nemico?-

-Ci saranno anche studenti di altre case. E poi non scocciare Malfoy e muoviti a chiarire con Hermione-

-Ci penserò!- concluse il giovane Malfoy allontanandosi dal campo insieme al suo inseparabile amico Blaise Zabini. Harry Potter si girò verso gli spalti, dove una ragazza aspettava la fatale sentenza, Kate. Harry alzò il pollice come a dirle: Verrà! Ora pensa tu al resto! E la ragazza annuì.

***
-Draco sei sicuro che sia una buona idea?- chiese Theodore Nott al suo fianco seguito da Zabini e le sorelle Greengrass.

-Si! Invito da parte di Potter. Su, ora entriamo!- li incitò entrando per primo raggiungendo Ginny e Terry. La stanza venne ingrandita con un incantesimo per permettere agli studenti delle altre case di partecipare. Dato che era il loro ultimo anno e la loro ultima partita, Harry e Ron chiesero alla McGranitt un piccolo strappo alla regola. Stemma della casa vincitrice ovunque e ragazzi che ballavano sulla pista.

-Oh finalmente sei arrivato Malfoy! Mancavi solo tu!- disse la Weasley.

-Dove è la Granger?-

-Sta finendo di prepararsi e Kate la sta aiutando.- rispose Terry Steeval indicando le scale che portavano al dormitorio femminile.

-Bene!- rispose Malfoy raggiungendole. Ora il problema era trovare la stanza giusta ma avrebbe riconosciuto le loro voci, ne era più che certo. Finché non vide Kate uscire dalla stanza.

-Oh ce ne hai messo di tempo....guarda tu che mi tocca fare! Ora entra e parlate come si deve e tu vedi di mettere la testa a posto.- disse Kate cercando di non essere scoperta da Hermione.

-Ci proverò!-

-Devi farlo, è diverso! O ti butto dalla Torre di Astronomia. Ora raggiungo Terry sotto. A dopo!-

-A dopo! E grazie- rispose Malfoy vedendola raggiungere la sala comune.
Draco girò la maniglia e aprì la porta. Hermione Granger era seduta sul suo letto mentre si spazzolava i suoi capelli ricci.

-Kate e ora cosa hai.....?- ma non riuscì a terminare la frase che la ragazza notò la nuova presenza

-Ciao Granger!- la salutò ironicamente il ragazzo con un ghigno stampato in faccia.

-Cosa ci fai qui? Esci subito!-

-Mi piacerebbe Granger ma vedi.....io e te abbiamo un conto in sospeso non credi?- disse Malfoy chiudendo la porta alle sue spalle.

-Non abbiamo nulla da dirci Malfoy e ora sparisci!- ribatté Hermione raggiungendo la porta, finché Draco non le afferrò il polso.

-No aspetta!-

-Non mi interessa, non voglio parlare-
-La pianti di fare la bambina orgogliosa e parliamo civilmente?-

-Ma guarda da che pulpito viene la predica!- esclamò la Granger chiudendo la porta alle sue spalle e raggiungere di nuovo il letto. Aveva gli occhi lucidi, stava per piangere e Draco capì che era il momento di agire. Così prese un respiro profondo.

-Però, come vedi, ora sono qui per gettare l'ascia di guerra e far la pace. Non mi interessa di Weasley ma mi manca la mia Granger!- disse avvicinandosi a lei. Hermione spalancò gli occhi. Draco Malfoy sapeva essere dolce quando voleva.

-Come faccio a crederti? Chi mi dice che da ora in poi ti comporterai diversamente?-
Draco Malfoy le prese il volto candido tra le mani e la baciò.
Un bacio per dirle "scusa"
Un bacio per dirle "mi sei mancata"
Un bacio per dirle "é colpa mia"
Un bacio per dirle "sono uno stupido"
Un bacio per dirle "ti amo Hermione!"

Dopo essersi staccato da quelle labbra, asciugò le lacrime, si alzò dal letto tendendole la mano.

-Ora scendiamo sotto e pensiamo solo a divertirci! Ricominciamo da qui!-

Hermione afferrò la sua mano e con le dita saldamente intrecciate scesero nella Sala Comune per raggiungere gli altri.

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