Chapter 20 pt.1

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Una settimana dopo..

Ciao Calum,
Forse non leggerai mai queste parole che stasera ho deciso di scriverti perché non so se troverò davvero il coraggio di darti questa lettera, non è facile per me.
Lo sai che sono un'eterna indecisa.

Forse potrai pensare che sono una pazza o una stupida perchè potevo benissimo parlarti da vicino e dirti tutto quello che mi frulla per la testa in questo momento, tutti i miei dubbi, tutte quelle parole che vorrei tanto urlarti in faccia.
Vorrei tanto dirti che mi sento messa da parte. Si, mi sento esclusa dalla tua vita da un momento all'altro.
Ti ricordi Samba, quel pupazzo di tigre bianca che da piccolo ti regalarono e che amavi da morire?
Ecco, mi sento come quel pupazzo con cui giocavi sempre ma che poi alla fine è stato sostituito da uno nuovo.

Mi sento quel pupazzo tanto amato e all'improvviso messo lì in quella scatola in soffitta ad ammuffire perché sei andato avanti, sei cresciuto e quel pupazzo ormai non ti serviva più, non sapevi più che fartene ma non volevi comunque sbarazzartene del tutto.

Io e te, Noi, noi abbiamo sempre cercato di condividere tutto.
Non avevamo segreti.
Tutti i peggiori scherzi, i peggiori insulti, i più caldi abbracci, le notti passate a guardare film a casa tua o a casa mia abbracciati, le più brutte litigate che terminavano con una lotta di cuscini e poi un abbraccio.
I nostri 'Ti odio', 'Non voglio più parlarti', 'Sei un cinese', sono andati leggermente a puttane.

Mi ricordo un episodio che ci fece litigare e poi subito far pace.
Eravamo all'ultimo anno delle elementari.
Eravamo seduti nello stesso banco di scuola, e come sempre, ci stavamo stuzzicando.

Nella lite tu tirasti il mio zaino per terra ed allora io ti diedi un pizzicotto sulla guancia, così tu mi prendesti il braccio e, stringendo i denti su di esso, mi lasciasti un livido. Ma non uno qualsiasi, era davvero spaventoso.
Così cominciammo a litigare e a lanciarci le peggiori offese.
Quella fu la prima volta che ti chiamai 'cinese'.
Mi ricordo che per fare la pace e per farti perdonare stavi andando a prendere la mia borsa, io però afferai la tua maglietta perché volevo fermarti e abbracciarti.
Non mi importava se mi avevi fatto male con quel morso.
La maglia però si strappò, e tu mi guardasti malissimo perché era la tua preferita, ci avevi messo dei mesi per convincere tua mamma a fartela comprare.
Ci rimasi davvero male, non volevo farlo, ma ad un tratto il tuo viso si addolcì e mi abbracciasti.
Così tutto tornò come prima.
Io avevo fatto del male a te e tu a me.
E così andava la maggior parte delle volte, non riuscivamo a litigare.

Ora non so in realtà cosa ci prende. Ma questa situazione non mi piace.
Non mi piace il fatto che non rivolgi più la parola a Luke, che non mi date una spiegazione di tutto questo, ma soprattutto non mi piace essere così vicina a te ma sentirmi così lontana.

Sai che ti voglio bene, e che vorrei poterti stringere tra le mie braccia tutta la vita.
Solo che ora come ora, tu non me lo consenti e io non riesco a farlo perché finalmente hai trovato qualcuno che ti ama e ti apprezza per come sei e ed io non voglio essere d'intralcio, non voglio che rinunci a lei perché forse provo qualcosa di più di una semplice amicizia per te.

Si, mi ci è voluto un per capirlo e moltissimo per convincermene.
Ma credimi, io non intralcerò mai la tua strada verso la felicità perché prima di tutto sono la tua migliore amica e poi perché so che sarebbe inutile, perché sono consapevole di non essere paragonabile a lei, sono consapevole che per te sono e rimarrò solo un'amica.

Ti lascio un bacio.
Mi manchi.
Sempre la tua migliore amica,
Rory


Metto la lettera in una busta per le lettere e ci scrivo sopra 'Per Calum'.

Arrivo a scuola e lo vedo da lontano, ha una busta simile alla mia in mano.
Si volta e viene nella mia direzione.
Forza Rory, puoi farcela.

Ci guardiamo, occhi negli occhi.
Man mano che ci avviciniamo ho il battito sempre più accelerato, credo che da un momento all'altro il cuore mi uscirà dal petto.
"Rose"- qualcuno mi prende per i braccio facendomi voltare.
"B-Benji"-cosa diavolo vuole proprio ora!? -"che c'è?"- gli chiedo acidamente.
Mi volto verso Calum.
Ha la sanguisuga attaccata al braccio, tanto per non cambiare.
Si volta e mi guarda ma la sanguis.. ,ehm, Chris gli fa girare la faccia verso di lei.
"Vieni, abbiamo un'ora buca, io e Fede ti facciamo ascoltare una delle nostre canzoni"- mi dice trascinandomi via.
Forse non è destino che io e lui ritorniamo a parlarci, ritorniamo quelli di una volta, forse non è destino che lui abbia questa lettera.
Così metto la lettera nella borsa e seguo Benji.

• • • • • •
Salve gente!
Sono completamente distrutta dopo tre ore di compito di storia e per di più sono dovuta tornare a casa a piedi.
Ora ho finito di mangiare e sono le quattro.
Mi dileguo. ¡Adios!
BaCi
-Mary Xx

Just Friends? || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora