Chapter 23

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"Rose.. Rose.. Rose.. Rose..".
Luke continua a seguirmi come un cagnolino e a chiamare ogni cinque secondi il mio nome da quando l'ho lasciato come un cretino nel corridoio.
Si, l'ho cronometrato! U.u
"Ti prego, rispondimi almeno"- mi ferma per il polso.
"Che diamine vuoi?"- gli chiedo usando un tono un pò troppo alto e al limite dell'esasperazione.
"Mi stai evitando come la peste"- ma che genio!
"Ah davvero? Non me ne sono accorta"- dico sarcastica.
"Capisco che forse avrei dovuto intrommettermi e dire qualcosa.."- non lo lascio finire.
"Forse?! Stai scherzando!"- dio se lo prenderei a schiaffi.
"Come vuoi, ma te la stai prendendo un pò troppo secondo me. Non ci è mica scappato il morto!"- mi dice.
"Okay"- dico e lo rimango di nuovo impalato.
"Okay cosa?"- dice raggiungendomi poco dopo e fermandomi.
"Okay, forse hai ragione. Me la sto prendendo troppo ma.."- questa volta è lui che mi interrompe.
"Ma cosa? Ma non ti va di passare di nuovo per la mia ragazza, giusto?"- mi dice con una punta di odio, di rabbia nella voce.
"Stai fraintendendo tutto"- gli dico sorpassandolo con gli occhi lucidi. Lui non può capire.
Nessuno mi può capire.
"E allora spiegamelo, perché io non ci sto capendo piu niente"- dice esasperato.
"I-io.."- Luke si posiziona di fronte a me, attendendo una mia risposta -"n-non posso dirtelo".

Me ne scappo via da lui, raggiungendo il bagno al secondo piano, lo stesso bagno fuori al quale ho conosciuto Benji.

Mi rintano in uno dei bagni, assicurandomi di chiudere a chiave la porta per poi scivolare con tutto il mio corpo lungo la parete.
Non mi importa se non è il massimo dell'igiene, del resto neanche la mia mente lo è.

Me la sono presa tanto non perché ho qualcosa contro Luke, non potrei mai, lui è stato il mio ragazzo per quattro mesi e mezzo e non mi ha mai fatto mancare l'affetto, mi sono sempre sentita amata da lui.
La verità è che me la sono presa tanto perché la mia vita fa schifo, perché mi sono innamorata del mio migliore amico e lui non osa neanche immaginare una cosa del genere, non può neanche immaginare come mi sento quando sto con lui.
È il vederlo lì, che si complimentava per me dopo giorni che a malapena mi rivolgeva la parola,è quello che mi ha fatto più male, mi ha fatto male perché mi ha rivolto la parola credendo che mi fossi fidanzata.
Forse potrò sembrare una pazza, ma volevo, io desideravo vivamente che mi dicesse qualcos'altro, che si ribellasse.

Senza neanche accorgermene mi ritrovo a singhiozzare con il viso invaso dalle lacrime.
Porto le gambe al petto poggiando la testa sulle ginocchia, cercando di rilassarmi.
Perché proprio in momenti del genere mi vengono in mente dei ricordi di quando eravamo piccoli?

I singhiozzi non vogliono proprio saperne di lasciare il mio corpo e le lacrime continuano a rigare il mio viso.
Ma sono proprio quei singhiozzi attirano qualcuno.
Sento dei passi avvicinarsi alla porta dietro la quale sono accovacciata.
"C'è nessuno?"- quella voce. Quella voce è la cosa che più amo al mondo ma che allo stesso tempo odio, la odio perché mi fa sentire protetta, al sicuro.
Vi chiederete 'com'è possibile?'
Beh, a me a volte basta anche solo ascoltarla quella voce per tranquillizzarmi, per farmi credere che andrà tutto bene, è una cosa che mi da sicurezza, che al sentirla la associ subito alla parola 'casa'. Sono pazza, lo so.
"C'è nessuno?"- bussa alla mia porta.
Trattengo il fiato. Non voglio vederlo, però ho una voglia matta di tuffarmi tra le sue braccia, di lasciarmi cullare da lui.

Prova ad aprire la porta ma è chiusa.
"Hey, tutto bene lì?"- chiede ma non riceve alcuna risposta da me.
Inizia a picchiare le mani vicino al vetro della porta sempre più forte e a me viene da piangere, inizio a singhiozzare di nuovo.

Inizio a singhiozzare perché a separarci c'è solo una porta, una misera porta. Ma per me vuol dire molto perché equivale allo stesso muro, alla stessa barriera che ci sta dividendo da più di un mese.
"Rory?"- dice ad un tratto.
Spalanco gli occhi. Come ha fatto a riconoscermi?
Batte le mani con prepotenza e per poco non butta giù la porta.
"Rory rispondimi, ti prego"- posso sentire tutta la preoccupazione nella sua voce che si inclina verso la fine della frase.
Mi copro il viso con le gambe.
"Rory ti avviso, non me ne vado finché non mi apri questa maledetta porta, piuttosto la butto giù"- un sorriso spunta sul mio viso automaticamente a quelle parole.
"Lo so che sei tu, ti prego aprimi"- chiede sull'orlo dell'esasperazione.
Perché è così che si finisce a stare con me, ci si esaspera.

"Vattene"- gli dico finalmente.
"No, non me ne vado"- mi dice determinato.
"Ti prego.."- deglutisco e faccio un respiro profondo -"lasciami in pace.. Voglio stare sola"- gli chiedo con un filo di voce.
Poggia la testa contro la porta, lo posso vedere attraverso il vetro opaco.
"No"- afferma deciso -"io non ti lascio qui a piangerti addosso senza saperne almeno il motivo".

• • • • • •
E si, mi fermo sempre sul più bello. Sorratemi!
Spiegatemi perché uno si deve alzare alle sette per entrare a scuola alle otto e uscire alle nove.. Ma adesso sono in vacanza finalmente!

I Brashton a Sydney insieme aaaww 😍
Ora vado che devo uscire, alla prossima!
BaCi
-Mary Xx

Just Friends? || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora