Passarono le ore e mi ritrovavo lì, a passeggiare mano nella mano con Alessandro, fino a due ore fa il mio migliore amico, ora...non lo sapevo neppure io.
"driiin-driiiin"
<<Scusa un attimo>> disse alessandro.
<<Pronto?>> <<Va bene, certo! Arrivo.>>.
lo guardai, ma lui chiuse il telefono lo mise in tasca e ricominciò a camminare.
<<Non hai detto che dovevi andare?>> chiesi io timidamente.
<<La strada è per di qua... tu non devi seguirmi ok?>>-
La sua voce era dura, fredda, quasi mi faceva spavento.
<<OK... allora io vado... fatti sentire tosto!>>
<<Ciao amore!>> disse lui.
Io mi ero girata, ma mentre mi allontanavo non sentivo i suoi passi.
Mi girai e lui mi disse:<<Sei tutta rossa! Vieni qui su!>>
Andai verso di lui e mi bloccai a pochi passi da lui.
<<Sono ancora rossa?>> dissi
<<Ahahah si, lo sei. Ma, sei rossa perchè ti ho chiamata...ecco...amore?>>
<<No! Ma cosa dici! Mi hai già chiamata molte volte così!>>
<<Ma non ti avevo mai baciata prima di chiamarti così.>>
Io ero muta, lo fissavo, non riusciva ad uscirmi neppure un filo di voce.
<<Ahahaha dai su scherzo! ahahahah ma quanto te la prendi! Comunque ora vado! è importante... ci sentiamo bella!>> disse Alessandro e dopo mi baciò.
Io tornai verso casa e per ora di pranzo ero lì.
<<Ciao mà!>> dissi io.
<<Ciao tesoro. c'è già il piatto a tavola! Su, muoviti!!!>>
Andai a tavola e non mangiai molto non so perchè. Il pomeriggio passò in uno schiocco di dita.
Erano le nove e mezzo di sera e mi decisi a mettermi qualcosa di decente addosso e a scendere giù in cortile.
<<Ci vediamo dopo mà. Io vado in cortile!>>dissi io e poi chiusi la porta.
<<Federìììì! Sei venuta? Che bello!!!>> disse Michele.
<<Ciao regà!>> esclamai.
Mi divertii e non pensai a niente, neppure ad Alessandro, non si era fatto sentire per tutto il pomeriggio ed ero confusa, ma con i ragazzi giù mi divertivo e tornavo bambina, il mio più grande sogno. Non sarei mai voluta crescere, è una cosa orribile, ma purtroppo succede, a tutti, che si voglia o no.
Tornai a casa a mezzanotte, ma non riuscio a dormire così chiamai mio padre.
<<Ciao papà!>> dissi
<<Ciao Federì! Come va a Roma? tutto ok?>>
<<Si certo! E a te?>>
<<Beh tutto bene, fin quando non me hai svegliato! Ahahaha!!>
<<Ahahaha! scusa, ci sentiamo domani ciaoo!!!!>>
Mi stesi sul letto e senza un motivo ben preciso cominciai a piangere. Riuscirò ad andare avanti nella mia vita! Roma, stare con la mamma, la lontanaza di Alessandro... riuscirò a superare tutto... è una promessa!
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so kiss me
Romancee quando si avvicinava così a me, con il suo naso che sfiorava il mio, oddio.. lì quasi perdevo i sensi, il mio stomaco faceva le capovolte e la mia mente s'immaginava quello che più volevo... un suo bacio...ma...