capitolo 4

243 2 0
                                    

Passarono le ore e mi ritrovavo lì, a passeggiare mano nella mano con Alessandro, fino a due ore fa il mio migliore amico, ora...non lo sapevo neppure io.

"driiin-driiiin"

<<Scusa un attimo>> disse alessandro.

<<Pronto?>> <<Va bene, certo! Arrivo.>>.

lo guardai, ma lui chiuse il telefono lo mise in tasca e ricominciò a camminare.

<<Non hai detto che dovevi andare?>> chiesi io timidamente.

<<La strada è per di qua... tu non devi seguirmi ok?>>-

La sua voce era dura, fredda, quasi mi faceva spavento.

<<OK... allora io vado... fatti sentire tosto!>>

<<Ciao amore!>> disse lui.

Io mi ero girata, ma mentre mi allontanavo non sentivo i suoi passi.

Mi girai e lui mi disse:<<Sei tutta rossa! Vieni qui su!>>

Andai verso di lui e mi bloccai a pochi passi da lui.

<<Sono ancora rossa?>> dissi

<<Ahahah si, lo sei. Ma, sei rossa perchè ti ho chiamata...ecco...amore?>>

<<No! Ma cosa dici! Mi hai già chiamata molte volte così!>>

<<Ma non ti avevo mai baciata prima di chiamarti così.>>

Io ero muta, lo fissavo, non riusciva ad uscirmi neppure un filo di voce.

<<Ahahaha dai su scherzo! ahahahah ma quanto te la prendi! Comunque ora vado! è importante... ci sentiamo bella!>> disse Alessandro e dopo mi baciò.

Io tornai verso casa e per ora di pranzo ero lì.

<<Ciao mà!>> dissi io.

<<Ciao tesoro. c'è già il piatto a tavola! Su, muoviti!!!>>

Andai a tavola e non mangiai molto non so perchè. Il pomeriggio passò in uno schiocco di dita.

Erano le nove e mezzo di sera e mi decisi a mettermi qualcosa di decente addosso e a scendere giù in cortile.

<<Ci vediamo dopo mà. Io vado in cortile!>>dissi io e poi chiusi la porta.

<<Federìììì! Sei venuta? Che bello!!!>> disse Michele.

<<Ciao regà!>> esclamai.

Mi divertii e non pensai a niente, neppure ad Alessandro, non si era fatto sentire per tutto il pomeriggio ed ero confusa, ma con i ragazzi giù mi divertivo e tornavo bambina, il mio più grande sogno. Non sarei mai voluta crescere, è una cosa orribile, ma purtroppo succede, a tutti, che si voglia o no.

Tornai a casa  a mezzanotte, ma non riuscio a dormire così chiamai mio padre.

<<Ciao papà!>> dissi

<<Ciao Federì! Come va a Roma? tutto ok?>>

<<Si certo! E a te?>>

<<Beh tutto bene, fin quando non me hai svegliato! Ahahaha!!>

<<Ahahaha! scusa, ci sentiamo domani ciaoo!!!!>>

Mi stesi sul letto e senza un motivo ben preciso cominciai a piangere. Riuscirò ad andare avanti nella  mia vita! Roma, stare con la mamma, la lontanaza di Alessandro... riuscirò a superare tutto... è una promessa!

so kiss meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora