Capitolo 18

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<<Uhm, eccoci allora.>>

Niki mi sorrise e decise di accompagnarmi al portone.

Gli ridiedi il casco che mi aveva prestato e mi sistemai meglio lo zaino sulle spalle.

<<Grazie di tutto>> dissi voltandomi verso di lui.

Non potè fare a meno di notarlo mentre si mordeva il labbro infariore. Un cosa che mi faceva impazzire. 

Si voltò e mi sorrise. Eravamo davanti al portone, entrambi palesemente imarazzati.

<<Ecco, io...>> dissi abbassando lo sguardo. 

<<A domani, allora.>> disse, togliendo l'imbarazzo che si era creato poco prima.

Alzai la testa e gli sorrisi: <<A domani>>

Si avvicinò pericolosamente a me, e mi diede un leggero abbraccio, da amici.

Si avviò verso il suo motorino, e prima di realizzare il tutto mi ci vollero un po' di secondi.

Non lo conoscevo, ma mi aveva colpita dal primo istante in cui l'ho visto. Tutto di lui, è bello. I suoi occhi, la sua innata passione per Tumblr, i suoi capelli, che tocca di continuo. 

Uno strano rumore proveniente dal cortile mi fece tornare alla realtà, e cominciai a maneggiare le mie chiavi, fino a trovare quella giusta per aprire il portone. 

Mi avviai verso il cortile interno.

Appena svoltato l'angolo che porta dall'entrata al cortile, vidi Giorgia su un muretto, con le ginocchia al petto e le mani sul viso. 

Per fortuna non mi notò, e silenziosamente mi andai a sedere vicino a lei. 

Sobbalzò e si girò verso di me. Stava piangendo.

Sbarrai gli occhi e pensai a qualunque cosa potrebbe avverla ferita. 

<<Cosa...cosa è successo Giorgia?>> chiesi, con gli occhi sbarrati.

Lei si asciugò le lacrime e di tutta risposta mi avvolse le braccia dietro al collo e cominciò a singhiozzare sulla mia spalla. 

L'abbracciai anche io, carezzandole i capelli. 

<<Hey. Hey, Giorgia. Sai che con me puoi parlare. Cosa succede?>> dissi, cercando di sembrare il più tranquilla possibile.

<<Io...io>> cercò di dire tra i singhiozzi. 

Le asciugai una lacrima con il pollice e lei mi sorrise debolmente.

<<Oggi, ecco, è un mese che sto con Luca...>>

Non le diedi il tempo di rispondere che esplosi con un bellissimo sorriso. 

<<Ma...>>

<<Ma? Non ci devono essere 'ma.'>> dissi,

<<E invece ci sono.>> disse con la voce rotta da qualche singhiozzo. <<Sono andata alla sua scuola. Volevo semplicemente fargli una sorpresa. Abbracciarlo da dietro e vedere la sua reazione.>> disse, asciugandosi qualche lacrima. 

<<Ma...?>> la incitai, tenendole le mani. 

<<Ma quando sono arrivata lui stava abbracciando una ragazza.>> 

La mia bocca si spalancò, e i miei occhi la seguirono.

<<Era...era. Uhm, non so chi era. Ma si strusciava su di lui in una maniera orribile. Se lo sarebbe scopato se avesse potuto.>> Esplose. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 22, 2013 ⏰

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