capitolo 8

168 1 1
                                    

La mattina dopo mi svegliai sul tardi, la sera prima non avevo fatto nulla di particolare, non ero nemmeno uscita dalla mia camera, ma mi sentivo vuota, sfinita.

Andai in cucina e la mamma stava già preparando il pranzo. 

<<Cosa mangiamo?>> le chiesi.

<<Sto facendo la pasta. la pasta fredda.>>

<<Mi cambio e torno.>> dissi, quindi andai nel bagno, mi feci una doccia fresca, quindi andai in camera e mi misi le prime cose che avevo sulla sedia della scrivania. Vidi il cellulare sulla scrivania, vicino al PC e decisi di chiamare i genitori di Ale.

<<Pronto?>> disse il padre, con voce ferma, fredda.

<<Ehm, ciao, sono Federica...>> dissi. La mia voce era completamente diversa dalla sua, per la prima volta timida davanti a quella figura, insicura, debole...non so come riuscissi a parlare.

<<Oh, ciao. A cosa devo questa conversazione?>>

<<Bhe, devo farvi le condoglianze... insomma...>>

<<Non le accettiamo, soprattutto da te, ma... meglio che ci hai chiamati. Mia moglie deve parlarti.>>

Dopo poco tempo una voce, che somigliava più alla mia, debole, triste, rispose al telefono.

<<Federica, dopodomani ci saranno i funerali e vogliamo che tu parli di Ale, che tu scriva anche poche cose su di lui, ciò che ti ricordi. Ti chiamerò per sapere dove e quando la messa. Ciao.>>

Non ebbi neanche il tempo di dire "A" che chiuse il telefono.

Andai in cucina e senza aprire bocca cominciai ad apparecchiare la tavola.

<<Cosa hanno detto?>> mi chiese mia mamma.

Non so come ma lei sapeva sempre tutto, come cazzo faceva? Bah!

<<Devo scrivere una cosa su Alessandro per il suo funerale. Ma adesso preferirei cambiare argomento.>>

<<Già.  Ah, prima ha chiamato a casa Giorgia, la tua amica, voleva parlare con te.>>

<<La richiamerò dopo, grazie per l'informazione.>> dissi fredda.

Dopo pranzo andai in camera mia, la mamma era scesa per andare a lavoro e io ebbi il tempo di chiamare Giorgia.

<<Ciao beeeellezza!>> disse giorgia.

<<Ehilà>> dissi io, cercando di nascondere la tristezza.

<<So che qualcosa non va, non cercare di nasconderlo, proprio per questo stasera fatti bella... se va a ballà! E non dire di no, sennò ti picchio.>>

<<Oh Giorgia io non so se...>>

<<Okay, te vieni! HAHAH. Dai su, hai bisogno di un po' di vita! Alle undici e mezza giù! Un bacione.>>

Chiuse il telefono. Maoggi tutti sta mania avete?

Cominciai a scrivere la lettera... allora...

so kiss meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora