capitolo 1

315 4 0
                                    

Cominciavo ad abituarmi a Roma, molto lentamente ma mi abituavo.

Un giorno mia madre mi portò forse una delle notizie più stupide che in quel periodo avrei voluto sentire.

entrata in camera ha detto:<<Ecco qui!>>

<<Cosa?>> chiesi io.

<<La lettera. Della tua iscrizione a scuola!>> aveva un sorriso a 36 denti, ma io non ci trovavo niente di interessante nell'andare a scuola se non c'era papà che mi veniva a prendere con il suo suv da campagna, e se mi vedeva mano nella mano con un ragazzo mi fissava di continuo e se io mi giravo faceva una faccia assente e guardava da tutt'altra parte.

Ora andrò in una scuola diversa da quella dell'anno scorso. Frequento il liceo artistico, il mio sogno!

L'anno scorso ero una delle migliori in classe e spero che anche quest'anno sarà così. Altra scuola, altri amici, altri professori e tutto il resto.

Ormai erano due settimane che ero a Roma, due settimane che non vedo né mio padre, né Alessandro, né i miei cavalli, tutta la campagna ecc ecc...

Vedo solo macchine e bus che passano, ragazzi che fanno casino sotto casa fino alle 2 del mattino. Sono i ragazzi del cortile interno del mio condominio e sembrano gli unici qui che hanno la mia età. Ieri uno di loro mi ha fermata e mia ha detto:<<Ehi tu! Bella ragazza vieni un attimo qui.>>

Mi girai e, dato che mi ero ritirata mezz'ora prima a casa, mi diressi verso di loro. Nel caso avessero fatto i cretini avevo una borsa abbastanza pesante e quindi non avevo problemi.

<<Cosa volete?>>

<<Oh niente, il fatto è che.. non ti abbiamo mai vista prima d'ora qui>> disse il ragazzo che mi aveva chiamata.

<<Eh già>> aggiunse un altro <<Che ne dici se rimani un po' con noi, almeno avrai qualcuno con cui stare quando sei sola qui.>>.

<<mmh... andata! Siete fortunati stasera. Comunque..non ci siamo presentati, io sono Federica. Ho 16 anni e mi sono trasferita qui il 12, ecco perché non mi avevate mai vista prima.>>

<<Oh bene! Federica... bel nome! Io mi chiamo Diego e ho 17 anni!>> disse il ragazzo che mi aveva chiamata.

<<Io sono Michele, 16 anni come te! Piacere!>> disse un altro.

<<Ehhh Michele non ci provare!>> disse un ragazzo seduto su un muretto. << Scusalo, ma sai come sono i 16enni... e dopo tutto anche io sono così, anche io ho 16 anni e mi chiamo Francesco. Lei è Giorgia e lui è Luca.>> disse indicando due ragazzi.

<<ehm... sembrate simpatici! Magari potremmo essere amici... voi andate a scuola vero?>>

<<Ovvio! Se non ci andassi i miei mi avrebbero già uccisa!>> disse ridendo Giorgia.

<<Si, qui andiamo tutti a scuola. Siamo dei bravi ragazzi!>> disse con uno strano sorriso Diego.

<<Ah bene! Io da settembre andrò al Liceo artistico ehm... il nome non lo ricordo! ahaha ha fatto tutto mia madre, ma dice che è qui vicino!>>. dissi io.

Ero piuttosto felice di aver incontrato quei ragazzi. Quella sera mi sono divertita un sacco. Non mi divertivo così da due settimane, in fondo ero ancora piuttosto rattristata dal fatto della separazione e per aver dovuto lasciare tutti i miei ricordi lì in campagna.

Il tempo volava e quando presi il telefono perché mi era arrivato un messaggio da Alessandro ho visto che era mezzanotte meno venti minuti. Mia mamma mi avrebbe uccisa! Dovevo muovermi a stroncare il discorso.

<<Ehi Federì! Che c'hai?>> disse Francesco.

<<Oh niente... scusate ragazzi ma io devo salire se no mia madre mi spella. Ci vediamo domani no? Buonanotte a tutti ragazzi e grazie per la serata mi sono divertita un sacco.>>

<<Ciao Federica! A domani... vieni alle nove di sera giù... siamo sempre qui! Notte!>> dissero in coro tutti i ragazzi e poi io sparì nel portone. Corsi per arrivare all'ascensore e quando mia mamma aprì la porta disse: <<Signorina! Ben tornata eh! Da quando ci si ritira a mezzanotte? Roma te da alla testa?>>.

<<Scusa mà. Sono stata nel cortile con dei ragazzi che ho conosciuto stasera. Giorgia e Michele vengono all'artistico e molto probabilmente saremo in classe insieme. Ora ho sonno, scusa. Ne parliamo domani a colazione...Notte!>> non feci in tempo per sentire la risposta di mia madre che già ero entrata in camera. Mi spogliai e appena mi stesi sul letto e non appena rilassata un pochino mi addormentai in un baleno.

so kiss meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora