Capitolo 21

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TRE GIORNI DOPO
Oggi è il mio compleanno. Il primo con i miei idoli. Ma non sarà l'ultimo.
Ormai mi trovo qui, a LA, da 7 mesi. 7 mesi.
Mi ricordo, come se fosse ieri, il giorno in cui ho messo piede a LA. Un sogno che si avvera. Incontrare i miei idoli, i BTR. Parlarci, scherzare, ridere. Non sono cose che capitano tutti i giorni. Sono opportunità che capitano una sola volta nella vita. Sono opportunità che vanno prese al volo, senza rifletterci sopra. Senza se e senza ma. Sono occasioni uniche, che vanno vissute al massimo, con tutte le forze e nel migliore dei modi.
Mi viene da ridere ogni volta che penso al giorno in cui ho lasciato l'Italia, per venire qui, in America. Non volevo venirci. Per 7 giorni ho provato a persuadere mia madre dall'idea di venire qui, per stare in Italia con i miei amici. Mi sbagliavo quando dicevo che non ci saremmo trovate bene. Invece, è dura ammetterlo, ma aveva ragione mia madre. Qui, ci troviamo bene.
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Sono le 11 di mattina e, stranamente, non si sentono rumori provenire dal piano inferiore. Di solito, si sentono i ragazzi urlare tra di loro per aver perso una partita ad un gioco di guerra. Ma non oggi. Oggi c'è silenzio in tutta la casa.
Io sono seduta sul divano, vestita, ad aspettare che torni qualcuno. Ma niente. Non mi piace stare sola.
Prendo il telefono e chiamo James, ma mi risponde la segreteria. Successivamente chiamo Carlos, Logan e Kendall, ma anche con loro la stessa cosa.
Io: "ma dove saranno finiti tutti?"
Fox salta sul divano e si siede sulle mie gambe, iniziando a leccarmi il mento.
Sorrido e inizio a coccolarlo dolcemente, mentre lui scodinzola felice. Gli piacciono le coccole. A chi non piacciono? A nessuno.
Ad un tratto sento sbattere violentemente la porta. Mi spavento leggermente e, successivamente, mi giro. È James.
Io: "Ehi. Tutto okay?"
James: "no.."
Lo guardo preoccupata. Guardo Fox, lo prendo e lo appoggio sul divano.
Mi alzo e con passo veloce mi avvicino a James.
Io: "cos'è successo amore?" chiedo preoccupata.
James: "il ristorante dove avremmo dovuto festeggiare il tuo ventesimo compleanno, ci hanno detto di no all'ultimo momento.." Dice infuriato e quasi strappandosi i capelli.
Io: "dai amore non è così grave. Dopotutto a me andava bene anche una serata tra di noi."
James: "ma sarebbe stato stupendo festeggiare il tuo primo compleanno a LA in qualche luogo sofisticato.." mi guarda dispiaciuto.
Adesso capisco perché in casa non c'era nessuno quasi sempre.
Stavano organizzando la festa per il mio compleanno.
Che dolci.
Io: "ma per me andava bene anche stare qui a casa. L'importante per me è che ci siate tu, Logie, Kendo e Los. Il luogo non è importante."
James: "per te non lo è, ma per me e i ragazzi lo è. Rendere questo giorno, il più bello della tua vita. Rendere questo giorno indimenticabile. Speciale. Unico."
Ma quanto può essere dolce questo ragazzo?
All'improvviso mi getto tra le sue braccia.
Io: "tu rendi tutto unico e speciale solo con la tua presenza"
James: "io non so che dire" mi abbraccia.
Lo guardo negli occhi.
Io: "non dire nulla"
Gli do un bacio a stampo mentre lui mi accarezza dolcemente il viso.
Ogni instante che passo con lui è qualcosa di unico. Indescrivibile.
James respira rumorosamente.
Io: "Ehi..tutto okay?"
James: "certo"
Io: "non ti vedo molto convinto.."
James: "hai ragione amore..scusami, ma devo andare..devo provare a fare l'impossibile per riuscire a trovare un locale carino incui festeggiare il tuo compleanno..e devo fare tutto in.." guarda l'ora sul cellulare "..in 7 ore"
Io: "amore, non sei solo..ce la farete" sorrido.
James: "già..lo troveremo ad ogni costo" sorride e mi lascia un piccolo e dolce bacio sulle labbra.
James: "ora però devo andare..ti amo"
Io: "vai..anche io, molto"
Sorride, accarezza Fox ed esce di casa.
Sola. Di nuovo sola in casa.
Per far passare più velocemente il tempo, decido di fare una passeggiata con Fox.
Prendo il collare, il guinzaglio e glieli metto.
Una volta aperta la porta, Fox si precipita fuori, scodinzolando felice.
Mentre passeggiamo, si sentono delle risate di bambini che si divertono, rincorrendosi tra di loro.
Sono adorabili.
Ad un tratto una dolce bambina mi si avvicina e carezza Fox dolcemente.
Sorrido dolcemente.
Io: "ciao..come ti chiami, bella bambina?"
La bambina sentendo la mia voce, alza lo sguardo verso di me, un po' spaventata.
Io: "tranquilla, non mordo"
Sorride un po' timidamente.
X: "m-mi chiamo...Alexandra" dice.
Io: "è un nome bellissimo" sorrido.
Alexandra: "e..voi?"
Io: "mi chiamo Francesca e lui.." indico il cane "...è Fox"
Alexandra: "è davvero un nome molto carino per un cucciolo" sorride mentre continua ad accarezzare Fox, il quale scodinzola contento. Ad un tratto mi guarda.
Alexandra: "Francesca, sei fidanzata?" dice timidamente e guardandomi negli occhi un po' impaurita pensando che mi sia arrabbiata.
Io: "si, sono fidanzata con James Maslow!"
La bambina spalanca gli occhi sentendo quel nome.
La guardo e mi preoccupo un po'.
Io: "tutto okay, Alexandra?"
Alexandra: "s-si, sei la fidanzata del mio idolo" dice dolcemente mentre sorride.
Io: "sei una Rusher anche tu?"
Alexandra: "si" saltella contenta.
Rido. È così dolce e divertente questa bambina. Mi fa tenerezza. La conosco da poco, ma è come se la conoscessi da sempre.
All'improvviso mi guarda con un po' di..ansia?! Credo di sì.
Alexandra: "che ore sono?"
Guardo l'ora sul cellulare.
Io: "sono le 17:04"
Si rattrista.
Alexandra: "...devo tornare a casa.."
Io: "tranquilla, ci incontreremo di nuovo. Un giorno."
Sorrido e anche Alexandra sorride.
Alexandra: "grazie" sorride e corre via.
Io e Fox torniamo a casa.
Lo porto nella cuccia sul retro e io corro in bagno a farmi una doccia.
Dopo 15 minuti, esco dalla doccia e mi asciugo. Successivamente vado in camera, mi petto l'intimo e vado verso l'armadio, nella speranza di trovare qualcosa di buono da mettermi.
Lo apro e guardo al suo interno..niente che posso starmi bene. Siamo alle solite.
Prendo un vestito rosso, con una fascia nera sul corpetto, senza bretelle, lo indosso e mi metto ai piedi delle ballerine dello stesso colore del vestito.
Vado nel bagno, mi aggiusto i capelli con spazzola e piastra e mi trucco leggermente.
Sono pronta.
Guardo l'ora e mancano 10 minuti alle 18.
Sento bussare alla porta, allora scendo e vado ad aprire.
JAMES POV
Si!! Ci siamo riusciti. Siamo riusciti ad organizzare il compleanno della mia ragazza. Sono contento ed emozionato, ma sono anche nervoso perché ho il presentimento che possa succedere qualcosa di orribile. Forse è la stanchezza che mi fa pensare certe cose.
Guardo l'ora. Mancano 15 minuti alle 18.
Mi viene la brillante idea di andare a prendere la mia ragazza.
Avviso i ragazzi, esco dal locale, entro in macchina, parto mentre premo sull'acceleratore.
Non sono molto distante da casa, infatti impiego solo 5 minuti ad arrivarci.
Spengo l'auto davanti casa, scendo e busso.
La mia piccola mi viene ad aprire poco dopo.
Wao!! È stupenda!!
La fisso senza dire. Anche lei fa lo stesso.
Dopo qualche minuto decide di parlare.
Francesca: "come mai sei qui amore?" chiede meravigliata di vedermi lì.
Io: "sono venuto a prenderti. Andiamo."
Sorrido e lei chiude la porta a chiave.
Insieme ci dirigiamo verso la macchina e, dopo che ci siamo arrivati vicini, entriamo, metto in moto e partiamo verso il locale.

#SpazioAutrice
Eccomi qua!! Dopo millenni aggiorno. SCUSATEMI, ma tra la scuola e il mio blocco dello scrittore, non sono riuscita ad aggiornare.
Anyways, spero che vi piaccia e mi scuso per eventuali errori.
Votate e commentate.❤️ xoxo

•UN AMORE IMPOSSIBILE• |IN REVISIONE| (Sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora