Capitolo XLIII

6.9K 449 216
                                        

-Lei è una ragazza che mi perseguita da un po' di tempo.- Disse Cam serio.

Il mio cuore batteva fortissimo, tanto che pensai potesse esplodermi il petto da un momento all'altro.

Abbassai lo sguardo.

-Ei!- Fece Cameron prendendomi il viso con una mano e alzandolo in modo che lo guardassi negli occhi.

-Tutto bene?- Chiese poi.

Annuii e subito lo baciai.

Non potevo immaginare la mia vita senza di lui e la sola sensazione di poterlo perdere mi aveva distrutta.

Avvolse le sue dita nelle mie e mi tiró più vicina a sé.

Il bacio si fece via via sempre più intenso e i brividi presero il controllo delle mie emozioni quando mi sfioró il collo.

Cam mi spinse leggermente e iniziammo a camminare verso il letto mentre ci baciavamo.

La porta della camera di aprí improvvisamente.

-Cameron, c'è il manager.- Esclamò Sierra poi si fermó.

-Scusate ho interrotto qualcosa?- Chiese.

-No....- Dissi io arrossendo.

-Vaffanculo eh.- Disse Cam scontroso, mi diede un ultimo bacio e poi uscì dalla stanza prendendomi la mano.

Scendemmo al piano inferiore.

Un uomo sulla cinquantina, dall'aria distinta ma simpatica ci aspettava in soggiorno. Stava parlando con mio padre e Gina.

-Oh, eccolo!- Disse quando vide Cam, alzandosi con un sorriso.

Mi lasció la mano e io rimasi dietro di lui.

-Salve!- Cam gli diede la mano felice di vederlo.

Appena mi vide, il manager cambiò espressione, mi diede la mano e sforzó un sorriso.

-Allan.- Si presentò.

-Lau...- Mi bloccó e continuó lui il mio nome.

-Laura Ferrari, lo so.- Disse.

-Em, okay.- Era stato più imbarazzante di quanto mai avrei potuto immaginare.

L'uomo mi guardó da testa a piedi e poi si giró ignorandomi verso Cam.

-Come sta la mia superstar?- Disse tornando a sorridere.

Pensai fosse una persona molto strana.

-Allora, il tour inizia domani e volevo dirti che saró con voi per tutta la sua durata!- Esclamò Allan.

Lasciai il soggiorno perché irritata dal comportamento di quell'uomo e andai in cucina.

Dovevo partire per tutta l'estate e non avevo ancora preparato le valigie.

Mi preparai un panino con le cose che trovai in frigo e mi sedetti sul tavolo aspettando che finissero di parlare nella stanza accanto.

-Grazie mille Allan. Ci vediamo domani mattina.- Esclamò mio padre dopo un po' e da capii che il manager se ne stava andando.

Cameron entrò in cucina con un sorriso e mi guardó mentre mangiavo tranquilla.

-Tutto bene? Te ne sei andata...- Disse.

-Scusa, mi sentivo di troppo.- Risposi.

-Scusalo, non è una cattiva persona eh...- Disse Cam riferendosi ovviamente ad Allan.

Annuii e mi alzai.

-Vado a casa a preparare la roba per domani.- Dissi afferrando le mie cose appoggiate sul davanzale dietro al divano.

I Viners // Nash Grier & Cameron Dallas (#WATTYS2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora