-Lei è una ragazza che mi perseguita da un po' di tempo.- Disse Cam serio.
Il mio cuore batteva fortissimo, tanto che pensai potesse esplodermi il petto da un momento all'altro.
Abbassai lo sguardo.
-Ei!- Fece Cameron prendendomi il viso con una mano e alzandolo in modo che lo guardassi negli occhi.
-Tutto bene?- Chiese poi.
Annuii e subito lo baciai.
Non potevo immaginare la mia vita senza di lui e la sola sensazione di poterlo perdere mi aveva distrutta.
Avvolse le sue dita nelle mie e mi tiró più vicina a sé.
Il bacio si fece via via sempre più intenso e i brividi presero il controllo delle mie emozioni quando mi sfioró il collo.
Cam mi spinse leggermente e iniziammo a camminare verso il letto mentre ci baciavamo.
La porta della camera di aprí improvvisamente.
-Cameron, c'è il manager.- Esclamò Sierra poi si fermó.
-Scusate ho interrotto qualcosa?- Chiese.
-No....- Dissi io arrossendo.
-Vaffanculo eh.- Disse Cam scontroso, mi diede un ultimo bacio e poi uscì dalla stanza prendendomi la mano.
Scendemmo al piano inferiore.
Un uomo sulla cinquantina, dall'aria distinta ma simpatica ci aspettava in soggiorno. Stava parlando con mio padre e Gina.
-Oh, eccolo!- Disse quando vide Cam, alzandosi con un sorriso.
Mi lasció la mano e io rimasi dietro di lui.
-Salve!- Cam gli diede la mano felice di vederlo.
Appena mi vide, il manager cambiò espressione, mi diede la mano e sforzó un sorriso.
-Allan.- Si presentò.
-Lau...- Mi bloccó e continuó lui il mio nome.
-Laura Ferrari, lo so.- Disse.
-Em, okay.- Era stato più imbarazzante di quanto mai avrei potuto immaginare.
L'uomo mi guardó da testa a piedi e poi si giró ignorandomi verso Cam.
-Come sta la mia superstar?- Disse tornando a sorridere.
Pensai fosse una persona molto strana.
-Allora, il tour inizia domani e volevo dirti che saró con voi per tutta la sua durata!- Esclamò Allan.
Lasciai il soggiorno perché irritata dal comportamento di quell'uomo e andai in cucina.
Dovevo partire per tutta l'estate e non avevo ancora preparato le valigie.
Mi preparai un panino con le cose che trovai in frigo e mi sedetti sul tavolo aspettando che finissero di parlare nella stanza accanto.
-Grazie mille Allan. Ci vediamo domani mattina.- Esclamò mio padre dopo un po' e da capii che il manager se ne stava andando.
Cameron entrò in cucina con un sorriso e mi guardó mentre mangiavo tranquilla.
-Tutto bene? Te ne sei andata...- Disse.
-Scusa, mi sentivo di troppo.- Risposi.
-Scusalo, non è una cattiva persona eh...- Disse Cam riferendosi ovviamente ad Allan.
Annuii e mi alzai.
-Vado a casa a preparare la roba per domani.- Dissi afferrando le mie cose appoggiate sul davanzale dietro al divano.

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I Viners // Nash Grier & Cameron Dallas (#WATTYS2016)
FanfictionLaura, una ragazza italiana di 16 anni, si ritrova a dover cambiare stato e vita per il lavoro del padre. Il trasferimento è nella bellissima Los Angeles, Stati Uniti d'America, dove conosce molte nuove persone e perde la testa per due ragazzi, migl...