Capitolo XL

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-Le fan... come reagiranno alla mia presenza nel tour?-

Nash mi guardava attentamente, come se stesse analizzando ogni singola parola che dicevo.

-Penso che ci si abitueranno, come con qualsiasi cosa.-

Abbassai lo sguardo.

-Forse...-

Nash si avvicinó a me con il busto.

-Non ti preoccupare.- Disse, poi continuó.

-Per Cameron?-

Improvvisamente mi sentii in imbarazzo.

-Non so... credo di aver paura di perderlo.- Dissi io.

-Mmh.- Disse Nash.

Non era una risposta. Sembrava quasi assecondarmi.

-Che succede?- Chiesi.

-Nulla, è che lo sai... Cameron è famoso, tante ragazze vorrebbero averlo e...-

-E mi lascerà per una ragazza famosa.-

-No Lau, non voglio dire questo.-

Il suo viso divenne preoccupato.

-Sei tu che meriti di più...- Disse lui piano.

Rimasi zitta. Cameron era il suo migliore amico e lo stava praticamente screditando.

-Perché dici così...- Sussurrai io guardandolo negli occhi, erano di un blu intenso.

-Non farti troppo imbambolare da lui.- Disse lui ferreo.

Non capivo perché continuava con questa teoria.

Forse era solo gelosia, o forse qualcosa di più...

-Che cosa intendi dire con questo?- Cercai una spiegazione.

-Vedi... conosco Cam da anni ormai, e credimi che non è il genere di...-

Nash si fermó perché lo schermo del mio cellulare s'illuminó facendo comparire il nome della persona di cui stavamo parlando.

-Dovresti rispondere.- Ero troppo presa dalla conversazione troncata a metá che nemmeno me ne ero accorta.

Annuii e afferrai il telefono.

"Dimmi!" Esclamai cercando di sembrare normale.

"Piccola, ho finito prima lavoro oggi, sono a casa, tu dove sei?" Mi chiese Cam tutto entusiasta.

"Sono alla pista di skate." Risposi immediatamente e sicura.

"Passo a prenderti?" Mi chiese.

Guardai Nash che non capiva ciò che ci stavamo dicendo.

"Va bene." Dissi io impreparata.

Ci salutammo e chiusi la chiamata.

-Cosa stavi dicendo?- Chiesi al ragazzo davanti a me.

-Em, nulla, devo... devo andare ora, c'è Hayes che mi aspetta fuori.- Disse lui togliendo lo sguardo dai miei occhi.

-Ma...- Rimasi allibita e lo vidi quasi correre via dal locale.

Era un ragazzo strano, ma mi avrebbe detto quella cosa a costo di estorcerglierla.

Mi alzai dal tavolo e uscii piano dal bar cercando con lo sguardo Nash che era sparito.

Vidi un auto parcheggiare davanti a me e subito il finestrino si abbassó.

I Viners // Nash Grier & Cameron Dallas (#WATTYS2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora