Capitolo XLII

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-Non ci credo...- Dissi piano rigirandomi dalla mia parte.

Il mio cuore inizió a battere fortissimo, lo sentivo nel cranio e in gola.

-Dobbiamo ancora parlare.- Disse Cam.

Sarebbe stato lui il mio compagno di volo... per ben qualche ora.

-Non ho niente da dirti.- Dissi io.

-Io si.- Ribatté lui.

-Bhe, io non voglio ascoltarti.- Rimasi girata con la schiena verso di lui, non volevo incrociare il suo sguardo, sapevo che quel bel faccino mi avrebbe corrotta prima o poi.

-Per favore...- Mi sfioró il braccio e appena sentii il suo tocco lo rimossi.

Restai immobile mentre nella mia mente tutto il mondo stava girando.

I motori si accesero e poco dopo l'aereo si stava muovendo.

Avevo paura. Ero stata su tantissimi aerei ma il decollo mi terrorizzava sempre.

Guardai dietro di me, Aaron comparve da dietro il mio sedile e mi fece l'occhiolino.

Respirai profondamente e cercai di non pensare a nulla chiudendo gli occhi.

-Hai paura?- Mi chiese Cameron con sguardo preoccupato.

-Smettila di fare finta che t'importi di me.- Dissi per zittirlo.

Avevo bisogno di cooooooncentrazione e lui mi stava deconcentrando.

La velocitá dell'aereo aumento e lo fece sempre di piú per gradi finché una sensazione strana si fece spazio nel mio petto.

Trattenni il respiro.

Una mano si appoggió sulla mia e la strinsi fortissimo.

L'aereo era decollato.

Il cuore mi andó in gola e dopo pochi secondi tutto si raddrizzó.

Ricominciai a prendere fiato e solo in quel momento mi resi conto che stavo stringendo la mano di Cam.

Era cosí morbida... ma era di un infame.

Ritirai la mano e gli lanciai un occhiataccia stando zitta poi ritornai a fare la dura e impassibile.

-Non volevo andasse cosí...- Disse Cam improvvisamente dopo qualche minuto di volo.

Il mio cuore aveva finalmente smesso di battere fortissimo e lui lo fece ripartire.

-Te la sei cercata direi...- Risposi tenendo lo sguardo davanti a me.

-Non mi perdonerai mai, vero?- Mi chiese.

Feci di 'no' con la testa.

-Non credo proprio ahah!- Dissi scontrosa ed ironica.

Faceva bene l'attore, sapeva benissimo imitare un ragazzo buono e dispiaciuto.

Pultroppo non tutto quello che é bello fuori lo é anche dentro.

Sospirai e mi immersi nella musica delle mie cuffiette.

Era l'unico modo di staccare da quel mondo di delusioni e dal ragazzo che stava accanto a me.

**************

Mi svegliai su una superficie comoda e calda.

Aprii gli occhi e vidi una coperta grigia sopra tutto il mio corpo.

Ero sdraiata.

Mi alzai e sbattei con la schiena contro qualcosa.

I Viners // Nash Grier & Cameron Dallas (#WATTYS2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora