Capitolo XLII

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Un odore famigliare mi sveglió.

Alzai il viso dalle coperte bianche che mi sovrastavano e vidi davanti a me un luogo in cui non avrei mai pensato mi sarei potuta svegliare.

Era la camera di Nash.

Appena mi vidi allo specchio che riempiva l'enorme parete davanti a me, appoggiai la gamba nuda a terra e mi scoprii completamente vedendo che avevo soltanto una maglia addosso.

Solo in quel momento ricordai quello che era accaduto quella notte.

Mi stropicciai gli occhi, pieni di trucco sbavato.

Quando li riaprii comparve davanti a me Nash, con i capelli tutti spettinati, seduto a terra, con in mano un vassoio.

-Ti ho portato la colazione.- Esclamò.

Sul vassoio c'era una tazza rosa enorme, piena di latte, accanto un cucchiaio e una scatola di cereali.

Mi scappó un enorme sorriso.

-Grazie.- Sussurrai con la voce roca.

Nash mi fece l'occhiolino e si alzó poi afferró una felpa e me la lanció insieme a dei suoi pantaloncini corti.

Una donna sbucó improvvisamente dalla porta quando stavo mangiando i cereali a gambe incrociate sul letto.

-Lau, volevo solo dirti che se vuoi rimanere a pranzo non c'è problema.- Disse velocemente e sparí dietro la porta ridendo.

Guardai male Nash e scoppiammo a ridere.

-Ma cosa?- Dissi io infilandomi un cucchiaio di cereali in bocca.

-Le ho detto che eri qui, a quanto pare le stai simpatica.- Disse Nash alzando le spalle.

-O forse sembra che abbiamo fatto chissà cosa dato che ho i tuoi vestiti addosso ahah.- Risi io.

-Forse ahah.- Disse lui ridendo.

Ritornai seria pensando alla notte che era appena passata.

-Volevo ringraziarti per quello che hai fatto per me.- Dissi poi alzando lo sguardo verso Nash.

Anche lui tornó serio.

-Ma lo sai che puoi contare su di me.- Disse lui.

Lasciai la tazza sul letto e mi alzai per dargli un abbraccio, se lo era meritato.

Affondai con il viso nel suo petto, le sue braccia mi avvolsero e il suo profumo riempí le mie narici.

-Devo parlare con Cam...- Dissi io sospirando quando finii di abbracciarlo.

-Forse è meglio.- Annuí Nash.

Non capivo da che parte stava.

Sospirai e mi risedetti sul letto mangiando.

Nash si ributtó sulle coperte accanto a me e accese la televisione avvolgendosi con il piumino.

Guardai l'ora, era quasi mezzogiorno.

-Posso tenere la tua felpa? Metto i miei pantaloni e vado da Cam.- Dissi io improvvisamente.

-Va bene. Dopo dimmi com'è andata.- Annuii.

Mi avvicinai a lui e gli stampai un bacio in guancia, poi mi dileguai correndo giù per le scale gridando un 'Grazie'.

Skylynn mi vide e mi corse incontro appiccicandosi come al solito alla mia gamba.

-Ciao cucciola.- Le accarezzai i capelli biondi tutti spettinati.

-DEVO FARTI VEDERE UNA COSA.- Disse la bambina sedendosi a terra e rimanendo con il suo corpo avvolto sulla mia gamba così da non farmi andare avanti.

I Viners // Nash Grier & Cameron Dallas (#WATTYS2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora