Capitolo 1

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Ebony's pov.

La sveglia suona costringendomi ad aprire gli occhi.
Mugolò,non volendo alzarmi. Mi rigiro su me stessa per alcuni minuti,decidendomi poi ad alzarmi ricordandomi,purtroppo,di avere la verifica di Matematica la terza ora.

Dopo essermi vestita un pò alla cazzo,prendo il mio zaino nero e mi dirigo in cucina per fare un pò di colazione.
Esco di casa,già in ritardo, ma sinceramente non m'importa più di tanto.
Chi avrebbe voglia di andare a scuola?
Tiro fuori il pacchetto di sigarette prendendone una fra le labbra,l'accendo e sbuffo il fumo davanti a me.

Arrivata alla fermata,mi siedo sulla panchina continuando a fumare la mia adorata sigaretta. E poi eccoli lì.
Genn e Alex. I ragazzi più silenziosi di tutto il mio istituto. Sono poche le volte,che ho sentito le loro voci e visto i loro sorrisi. Non mi accorgo di fissarli finché gli occhi azzurri ghiaccio di Genn incontrano i miei.
Distolgo subito lo sguardo,buttando la cicca di sigaretta a terra,vengo salvata dalla mia vergogna,dal pullman che arriva.
Salgo subito,e mi siedo perdendomi tra le note di Ed.
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Esco dall'aula di Matematica,per fortuna la profesoressa oggi è stata assente,per problemi famigliari.
In quel momento ho pensato per un attimo,che Dio esistesse davvero e che tutte le mie preghiere erano state esaudite.
Cammino verso al mio armadietto,andandomi ogni tanto,a schiantare contro qualche ragazzina del primo anno.
Non sono una ragazza molto socievole,come si può intuire,amo stare da sola. Apparte che con la mia migliore amica.Dorothy. Lei è tutto il contrario di me,lei riuscirebbe pure a comunicare con Genn e Alex in persona.
"Fai attenzione,Cristo!" sento urlare dietro di me,mi giro per vedere la scena.
Come non detto,parli del diavolo e spuntano le corna,Genn ha le spalle ricurve e i pugni stretti al lato dei suoi fianchi e la sua chitarra a terra. Il povero ragazzo,che si è andato a schiantare contro Genn quasi trema dalla paura e si piega in ginocchio per raccogliergli la chitarra.
"Brutto figlio di p..." ringhia Genn,piegandosi sul ragazzo.
"Hei! No fermo!" Urlo lasciando cadere i libri a terra,scaraventandomi su il biondino per fermarlo.

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