Capitolo 22

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“Io..” tenta di dire qualcosa Genn.
Lo fermo con un gesto della mano,abbassando poi lo sguardo piangendo silenziosamente.
“Davvero Ebony,non è come...” si avvicina,ma appena alzo lo sguardo indietreggia quasi come avesse paura.
“Non è come penso? È questo che vuoi dire? Genn sei serio?!” urlo in preda ad una crisi isterica.
Rimane in silenzio,un silenzio che fa male.
Sento una porta chiudersi dietro di me e capisco che sia Ylenia che Alex sono entrati dentro.
“Devi farti schifo! Sei un coglione,ti odio!” sputo quelle parole,mentre lui con la testa bassa si toglie il capellino.
“Tu e le tue promesse di merda,ficcatele in culo!” urlo con le lacrima agli occhi,prima di girarmi e andarmene. Ritornarmene a casa mia.
“Non cercarmi più. Non ci provare nemmeno!” piango talmente forte che il petto prende a farmi male.
Sento una goccia cadere sul mio naso,ma non è una mia lacrima sta iniziando a piovere e io sono da sola in mezzo alla strada. Mentre piango.
La vista è annebbiata e confusa,non vedo molto ma continuo a camminare a testa bassa.
Sono attratta in un modo eccessivo da Genn,ma avrei dovuto capirlo prima che mi avrebbe solo fatto soffrire.
La pioggia si fa sempre più insistente e io non m'interesso se domani sarò distrutta,in tutti i sensi,l'unica cosa che voglio ora è quella di non aver mai iniziato questa relazione.

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Genn's pov.

“Amico che cazzo hai combinato?” dice Daniel uscendo dal pub,sono seduto sul marciapiede mentre la pioggia mi bagna. Non l'interessa più di nulla,se non di lei in questo momento.
“Genn?” non dico nulla,giro soltanto lo sguardo.
“Oh mamma mia,che cazzo hai fatto? Pianto? Seriamente? Hai pianto per comesichiama?” ride. Loro ridono. Mentre io sono distrutto dentro e fuori. Sono un coglione,quella ragazza era tutto ciò di cui avevo bisogno e ora non c'è più.
“Vieni dentro. Ti prenderai una bronchite.” mi afferra per un braccio e mi trascina dentro mentre io tengo lo sguardo basso,non volendo vedere nessuno.
Sento lo sguardo di Alex su di me,ho paura. Paura di perdere tutto,di perdere di nuovo me stesso.
Per una serata intera non parlo,mentre tutti gli altri oltre a Alex e Lea,ridono prendendo in giro la mia unica salvezza.

Ebony's pov.
Sono seduta sul divano,da ormai 3 ore.
Non ho avuto la forza di cambiarmi,ho ancora i capelli fradici e i vestiti pure.
Ho paura di vedermi allo specchio,ho paura di non volerne più sapere di nessuno e diventare quella persona che ho sempre odiato essere.
Quella che se ne fregava di tutti, non le importava di nulla. Tutte le cose che non erano per lei,potevano anche bruciare. Tanto non erano sue.
Come in quel momento Genn. Non era mio,poteva andare anche a bruciare no? Era quello che volevo davvero? Vederlo soffrire,come ha fatto con me?.
Una lacrima riga di nuovo il mio viso,singhiozzo nuovamente. E per la quarta volta nella serata piango,fino poi ad addormentarmi.

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La mattina dopo sento il letto sotto il mio corpo,ma appena apro gli occhi mugolo per la troppa luce.
“Hei,sei sveglia?” chiede una voce femminile vicino a me,ho la testa che pulsa e tutti i muscoli sono doloranti.
Lea mi sta sorridendo tristemente,annuisco ma non proferisco parola.
“Alex si è fermato a dormire qua,spero non ti dia fastidio non gli andava di andare a casa e...”.
Faccio segno di non parlare più e mi alzo dolorante dal letto,le gambe mi tremano e voglio di nuovo piangere.
Posso sembrare esagerata,ma quando il ragazzo che ti ama ti tradisce con quella che per lui era solo un' "amica" non è bello. Soprattutto per una persona fragile e debole come me.
Lea mi guarda,poi sospira
“Ti vado a prepare la colazione,rimani qua.” mi fa sedere di nuovo sul letto io la guardo dal basso,con gli occhi lucidi poi annuisco e mi risdraio sul letto. Chiudo gli occhi e fingo che lui sia là,accanto a me.

Empty Bed. [U.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora