Empty Bed. [U.S.]

Capitolo 8

Ebony's pov.
Salgo lentamente le scale,strofinandomi le mani sul viso.
Una volta arrivata davanti alla porta della mia porta, esito un minuto prima di aprire. Sospiro,sapendo che là dentro c'è un Genn ubriaco e addormentato sul mio letto.
“Perchè tutto a me.” appoggio la testa sulla porta,chiudendo gli occhi.
Decido di entrare,così apro la porta guardando prima davanti a me. Faccio un passo avanti e mi chiudo la porta dietro alle mie spalle.
Il mio sguardo cade su una chioma bionda,le labbra carnose socchiuse,le ciglia appoggiate sulle gote. La camicia a quadri grigia scompigliata accanto a lui,mentre indossa solamente una maglietta nera. Mi avvicino e mi siedo sul letto,accarezzandogli i capelli accorgendomi della morbidezza di quest'ultimi. “Sei un caso perso Butch.” sussurro,mordendomi il labbro.
Mi tolgo i pantaloni e tengo la maglietta,m'infilo sotto le coperte coprendo pure lui.
“Notte” sussurro,poi mi giro dall'altro lato addormentandomi.
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Quando mi sveglio il letto accanto a me è vuoto,solo l'impronta del suo corpo.
Mi sposto i capelli davanti al viso e focalizzo meglio la camera,mi alzo dal letto sbadigliando.
Essendo convinta che se ne fosse andato,sbuffo sonoramente e sbiascico una cosa del tipo: “Sta casa è un hotel o cosa?”.
“Non me ne sono andato. Non sono così stronzo”
Quasi prendo un infarto,e i miei 20 anni di esistenza vanno a puttane quando lui esce dal bagno. A petto nudo. Aspetta che?!
“Sei scemo? Mi hai fatto prendere un infarto” mi appoggio alla parete,tenendomi una mano sul cuore.
“Ho provato a preparare colazione ma...ecco,ho fatto un casino.” dice camminando in cucina,aggrotto la fronte e sospiro quando vedo il disastro a terra. Latte sparso e una tazza andata in frantumi. “Mi è preso un conato di vomito e...” “si. Si okay ho capito.” lo fermo non volendo sapere i dettagli.
Mi abbasso prendendo i pezzi più grossi di vetro poggiandoli sul bancone.
“Mi dispiace che tu mi abbia visto in quello stato, ieri sera...” sembra dispiaciuto. Alzo gli occhi verso di lui e gli rivolgo un sorriso,ma si spezza quando ricordo le parole dette da lui. Abbasso di nuovo lo sguardo,continuando a raccogliere.

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