Capitolo 4

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Mi avvento sopra di lui,tirandogli piccoli schiaffi sul petto.
“Io ti uccido Genn!” si appoggia alla parete e mi guarda ghignando
“Quando hai finito,chiamami”
Sono tentata a dargli un calcio nelle palle,ma mi allontano guardandolo male. “Ti odio Butch.”
“È reciproco,Connar.”
Suona la campanella,ed escono tutti dalle proprie aule io che un minuto fa ero di fronte a quello stronzo mi ritrovo nella mia classe per riprendermi la mia roba.
Mi sento afferrare per il polso e mi giro, incontrando questa volta due paia di occhi marroni. “Ci tiene davvero a quegli spartiti,vieni a casa nostra oggi pomeriggio. Dopo scuola e riportaglieli”. Mi stupisco dalla tranquillità, con cui Alex,pronuncia queste parole.
Annuisco solamente ed esco da scuola,diretta alla fermata del pullman.
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Eccomi qua,davanti a casa loro. Mi tiro giù il capellino,spostandomi i capelli lunghi dietro le spalle.
“Entra” mi dice solamente Alex, lasciandomi entrare.
Mi stringo la borsa alla spalla,come se dovessero rubarmela.
Alex mi fa cenno di seguirlo,e mi porta al piano di sopra,apre una stanza che si rivela essere una stanza dedicata alla musica.
Chitarre,pianole e microfoni regnano dentro quella stanza. Seduto su una sedia,c'è ovviamente lui. Alza lo sguardo dalla chitarra,e tiene il mento rialzato facendo risaltare il pomo d'Adamo. Ghigna e posa la chitarra affianco a sè.
Senza dire nulla,tiro fuori gli spartiti passandoglieli. “Perspicace.” ironizza,passando una mano su i fogli.
“Voglio sentirvi cantare e...suonare” indico il tutto attorno a me. Per poi sedermi a terra.
Si guardano per un momento,poi guardano di nuovo me. “Che canzone?” domanda Genn.
“Empty Bed” dico sicura,tirando fuori di nascosto il telefono. Apro il registratore vocale.
“Immaginavo” ghigna Genn,riafferrando di nuovo la chitarra. Lo stesso fa Alex,iniziano i primi accordi e io premo play.
Le loro voci,sono fantastiche se messe assieme. Rimango a bocca aperta,quando finiscono.
Premo stop sul dispositivo e li guardo incredula.
“Siete stati...wow” non so come esprimermi.
“Grazie” sorride Alex,mentre Genn si passa una mano sulla frangia. “Questo non cambierà le cose fra di noi.” “lo so”. fingo un sorriso.

Empty Bed. [U.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora