Capitolo 3

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Ebony's pov.
Bussano alla porta,è l'ultima ora del martedì e io sono stanca morta. Per questo, poggio la testa sul banco,credendo che fosse la bidella ad aver bussato. Ma la voce è una voce già sentita e mi viene il magone,quando lui si affaccia allo stipite della porta e chiede ”Ebony può uscire un attimo?” mi guarda con uno sguardo glaciale,mi alzo sbuffando facendo strisciare la sedia per terra.
Esco fuori dalla classe e mi giro verso di lui,incrociando le braccia al petto.
“Dove sono i miei spartiti?” sussurra lui,con voce roca.
“Che spartiti?” domando facendo finta di nulla,continua a guardarmi malissimo ma io non mi scompongo.
“Quei spartiti,Ebony. Dimmi dove sono.” dice con voce più decisa.
Sbuffo e sciolgo le braccia, facendole cadere lungo i miei fianchi.
"Ancora? Ti ho detto che non lo so,perché lo chiedi a me?” “Giuro che se trovo i miei spartiti, dentro il tuo zaino...” dice puntandomi un dito contro.
“cosa vuoi farmi? Picchiarmi Genn? Davvero avresti il coraggio di farlo?” lo provoco io.
E forse non avrei dovuto farlo,perché mi spinge contro gli armadietti,e rabbrividisco quanto la pelle delle mie spalle tocca il metallo freddo. “No. Non lo farei. Ma so cose tue,che nessuno qui dentro sa. Ad esempio che hai avuto una relazione,con uno sfigato del primo anno e che stavate per farlo ma...ups ce lo aveva troppo piccolo” sussurra al mio orecchio,con voce sensuale trattenendo una piccola risata. Come faceva a sapere quelle cose? E perché non mi lasciava stare,in fondo erano solo degli spartiti.
“Come se tu ce lo avessi enorme! E come fai a sapere queste cose?” urlo infuriata spingendolo via.
“Mi sono scopato la tua migliore amica...aspetta come si chiama? Ah si Dorothy. Me la sono scopata,a patto che mo dicesse qualcosa su di te”. Sorride lui beffardo.
Mi sento mancare l'aria,il cuore non battere più e la testa girarmi troppo forte.
Alzo lo sguardo verso di lui,con gli occhi lucidi.
“Sei...sei solamente uno stronzo,Butch” dico tremando.
“È quello che si meritano le santarelline come te.” Biascicò,lasciandomi senza parole.
Mi spostai una ciocca di capelli neri dietro l'orecchio.
Prendo fiato e mi avvento sopra di lui.

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