Capitolo 11

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Ebony's pov.
Ci fermiamo assieme ad Alex in un negozio di musica,ovviamente lui prende la chitarra e inizia a suonare le note di Cupid's Chokehold. Sorrido sentendo la sua voce,è così piacevole insieme alla chitarra. Formano un'armonia bellissima,che quasi mi verrebbe da sedermi a terra e dormire.
Non mi accorgo di essermi incantata quando lui posa la chitarra e mi sventola una mano davanti. “Hei,a che pensi?” mi dice,prima di prendermi sotto braccetto e portarmi davanti ad uno scaffale di cd d'epoca.
Ne prendo uno,notando tutta la copertina rovinata ci passo una mano sopra come per aggiustarla,quando la prima cosa a cui dovrei pensare di aggiustare è il mio cuore.
“A niente. Solo che cantavi bene e mi sono incantata” sorrido sincera alzando lo sguardo verso di lui.
“Grazie” sorride,mostrando quel sorriso così dolce che ti fa venire voglia di sorridere di più.
“Ti voglio bene.” sussurro,poggiando la testa sul suo petto stringendolo a me.
Quasi si strozza sentendo le mie parole,ma sussurra un piccolo "Anch'io." stringendomi a sè.
Dopo aver passato tutto il pomeriggio assieme,tra risate e cazzate,mi porta a casa. “Vieni a scuola domani?” chiede rimanendo sulla porta di casa mia,con le mani nelle tasche dei jeans.
“Of course” sorrido facendogli l'occhiolino prima di chiudere la porta. Una volta chiusa mi ci appoggio sopra e sospiro,lanciando la felpa sul divano.
Salgo le scale di camera mia,sentendomi come osservata così mi guardo attorno ma non vedo nessuno. Continuo a salire le scale e appeno arrivo davanti a camera mia,sento come dei lamenti e dei singhiozzi. Quasi mi spavento e faccio per uscire di casa,urlando per il terrore ma poggio la mano sulla maniglia e apro lentamente la porta guardando dentro.
Immaginavo fosse lui. Genn accovacciato a terra,sta piangendo. Tremando e ha le mani tra i capelli,quasi come se fosse disperato. Una parte di me vorrebbe correre da lui e abbracciarlo,consolarlo. Mentre l'altra parte e forse,quella sana, mi dice di rimanere ferma e guardarlo soffrire mentre piange. Ma una domanda mi sorge in mente: come ha fatto ad entrare?.
Scuoto la testa ed entro nella mia stanza,chiudendomi la porta alle spalle.

Empty Bed. [U.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora