Capitolo 15

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Ebony's pov.
Esco di casa dirigendomi al campo della scuola per assistere alla partita di Basket che si teneva,come al solito,ogni sabato.
Arrivo lì giusto in tempo per trovare ancora del posto a sedersi,mi siedo agli ultimi posti degli spalti incrociando le gambe al petto guardando davanti a me.
“Oh chi si rivede.” sento una voce alquanto familiare di fianco a me,giro lo sguardo e gli occhi di Dorothy mi osservano con disprezzo mentre le sue amichette le dicono qualcosa all'orecchio. Ho sempre odiato le amiche con cui si frequentava,le ho sempre lasciato i suoi spazi ma forse fin troppo per permettersi di diventare la puttana della scuola. Sbuffo e giro lo sguardo,pregando di trovare almeno uno dei due ragazzi. Fissavo l'entrata del campo da almeno mezz'ora,ma dei ragazzi misteriosi che,stranamente,erano diventati miei amici,nessuna traccia. Entravano tutti,tranne loro. Sbuffo e cerco di non stare a sentire i commenti poco gradevoli,fatti su di me da quelle troiette.
Dopo l'esibizione delle cheerleader sento qualcuno sedersi di fianco a me,non mi giro nemmeno per vedere chi è.
“So che le odi. Anche a me fanno così. ” una voce dice,così giro lo sguardo e una ragazza bionda mi sorride.
“Lea,tu devi essere Ebony vero?” mi porge una mano che stringo dopo alcuni secondi di esitazione.
“Si,sono Ebony ma...” vengo interrota
“Seconda a destra,penultima fila. Era la mia ex migliore amica,mi parlava di ogni singola ragazza che facesse parte di quel gruppo. Così una sera sei saltata pure tu,nei suoi stupidi discorsi da oca.” spiega,mentre io giro lo sguardo verso la ragazza seduta davanti a Dorothy.
Mi giro di nuovo verso Lea,qualcuno finalmente che mi capiva.
“Siamo nella stessa situazione.” sospiro,accennando un sorriso
“So che ti stai annoiando,andiamo a farci un giro? Potremo conoscerci meglio.” si alza porgendomi la mano,l'accetto volentieri e scendiamo le scale degli spalti sotto lo sguardo attento di tutte le oche.
Una volta scesa,rivolgo un'ultimo sguardo a Dorothy che mi sta guardando.

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“Ho sentito che sei amica dei due tipi strani. Io dico,come cavolo fai? No sono seria! La vuoi una statua?” divaga la ragazza mentre io continuo a ridere come una deficiente,seduta su una panchina.
“Tutto sommato non sono così strani.” le sorrido,mentre mi stringo la mezza coda sulla mia testa.
“Ah a proposito. Stasera suonano in un locale,ti va di venire?” chiedo,ma subito mi pento ricordandomi che lo sapevo solo io questa specie di segreto. Mi maledico mentalmente,mentre spero che la ragazza neghi la mia offerta ma lei annuisce con un sorriso stampato in faccia.

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“Sei pronta?” urla Lea dal piano di sotto,si l'avevo invitata a casa mia per aiutarmi a prepare. Ovvio non mi sarei di certo messa tacchi a spillo e vestitino da troietta,ma avevo bisogno di compagnia e Lea sembrava ottima. “Si sono qua.” mi ero messa dei jeans neri strappati solamente sulle ginocchia e una camicia a quadri rossa e nera,scendo le scale e afferro il capellino nero di lana a terra. Me lo infilo mentre guardo Lea uscire dalla cucina con un bicchiere di acqua nera.
“Wow! Sei uno schianto.” mi fa l'occhiolino e io alzo gli occhi al cielo ridendo.
“Muoviamoci che siamo in ritardo.”
Dopo essere uscite di casa ci dirigiamo a passo svelto verso il locale. Quando entriamo dentro,un calore insolito ci avvolge e tiriamo un sospiro di sollievo ridacchiando entrambi.
Mi guardo attorno e noto un piccolo palco,do una pacca sulla spalla a Lea sul braccio facendolo cenno di avvicinarci al palco. Ci mettiamo poco dietro essendo già pieno di persone,si spengono le luci e tutto ha inizio.
Un ragazzo presenta chi si esibirà,ma non dice il nome di Alex e Genn. Per un momento temo di aver sbagliato locale,ma quando il presentatore annuncia “Ecco a voi,gli Urban Strangers!” escono loro con dei piccoli sorrisi stampati sul viso,aggrotto la fronte e Lea dice:
“Embhè.” un sorrisetto malizioso è stampato sul suo viso,io aggrotto la fronte e ridacchio.
Alex inizia a suonare note già sentite e in quel momento capisco che è Empty Bed. Sorrido e mi mordo il labbro quando gli occhi di Genn incontrano i miei,il mio cuore perde un battito e mi appoggio a Lea ridacchiando.

Empty Bed. [U.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora