Capitolo 24 - 25 dicembre 1865

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Raimundo aveva trovato alcuni passaggi, poi aveva dovuto continuare a piedi ed era lungo il tragitto da percorrere! Era ancora distante da Puente Viejo ma aveva la speranza di poter arrivare entro sera, sarebbe andato direttamente a La Villa, aveva bisogno di rivedere Francisca.

Lei aveva passato una bella serata insieme a suo padre ed altri parenti, avevano mangiato tantissimo e tutti si erano ritirati tardi nelle loro camere. Si era appena svegliata con un filo di mal di testa, Leonor entrò in camera sua - "Buongiorno Francisca!"

"Tata!" - le sorrise

"Ti ho portato la tua colazione, hai fame?"

"In realtà non molta, ieri sera ho mangiato moltissimo e ora ho lo stomaco sottosopra, come se fossi in ansia, non so..."

"Vedrai che un po' di spremuta d'arancia e un po' di pane ti faranno bene" - appoggiò il vassoio sul comodino e si sedette nel letto vicino a lei che nel frattempo si era intristita - "Che succede bambina mia? È Natale e giù ci sono tutti i tuoi regali che ti aspettano!"

"Senza Rai per me non è Natale... Io voglio lui tata"

"Vedrai che arriverà" - le accarezzò la guancia - "meritate di stare insieme. Forza bambina mia, fai colazione che io ti aspetto in salone per aprire i regali. Ce n'è anche uno grande grande!" - Francisca non resisteva alla tentazione di aprire i regali, specialmente se erano grandi.

"Dove pensi di andare furbetta? Fai colazione e poi scendi" - la guardò male ma obbedì mentre Leonor scoppiò a ridere ed uscì.

Era pronta. Con un vestito bellissimo color bordeaux, scese le scale di corsa (come al suo solito) e andò da suo padre per fargli gli auguri - "Buon Natale padre"

"Anche a te Chiqui, spero che questi regali possano tirarti su un po' il morale visto che non possono darti la felicità completa..."

"Grazie padre, vi voglio tanto bene"

"Anche io bambina, anche io!" - si abbracciarono a lungo confortandosi l'uno con l'altra poi lui si staccò e le segnalò tutti i pacchi.
Sotto gli occhi attenti di Enrique e Leonor, aprì ogni regalo. In quello più grande c'era una bellissima poltrona della quale si era innamora mesi prima, negli altri c'erano: vestiti, spille, fermagli per capelli, stivali per cavalcare ed altro ancora.

"Anche io ho un regalo per voi, aspettatemi qui" - si guardarono divertiti e aspettarono curiosi, Francisca tornò con due pacchetti che diede ai rispettivi proprietari. Enrique fu il primo ad aprirlo e dentro trovò una bellissima cravatta - "Grazie Chiqui è stupenda!"

"Sapevo vi sarebbe piaciuta! E voi tata, cosa aspettate? Avanti apritelo!" - obbedì a Francisca e al suo interno trovò un vestito molto elegante - "Ma bambina... Cosa ti salta in mente?"

"È per voi! Perché siate la tata più bella di tutto Puente Viejo"

"Oh, vieni qui figliola!" - la strinse tra le sue braccia e le diede un grande bacio sulla guancia - "Grazie davvero!" - le diede un altro bacio - "In realtà ho anche io un regalo per te!"

"Per me? Da parte vostra?"

"Sì bambina!" - le tese il pacchetto e Francisca lo aprì.

"Ma..." - si portò una mano alla bocca dallo stupore e qualche lacrima rigò le sue guance.

"L'ho fatto per te figliola, perché possa essere di buon auspicio" - Francisca le si gettò in braccio e pianse - "Tata!"

Dear Santa: I want himDove le storie prendono vita. Scoprilo ora