La sera prima Francisca si era addormentata come un angioletto, era preoccupata per la sua vita, certo, ma il sapere che Raimundo l'amava e aveva fatto di tutto pur di salvarla la riempiva di gioia. Tutto sembrava riprendere la giusta direzione ma non sapeva ancora che cosa le avrebbe riservato la giornata di oggi.
"Francisca vieni, devo dirti una cosa..."
"Che succede padre? Non fatemi preoccupare!"
"Riguarda la sorella di tua madre.."
"Zia Alicia?"
"Sì.. Purtroppo è morta qualche giorno fa"
"Come morta?! Ma..." - chiese stupita
"È così figliola, era gravemente malata e ora è venuta a mancare"
"E quando sarà il funerale?"
"L'hanno fatto ieri mattina"
"E come mai non ci hanno avvisato?"
"In realtà l'hanno fatto ma ho preferito non dirtelo per non farti soffrire ora però le cose sono cambiate"
"In che senso? Oggi proprio non vi capisco..."
"Hanno aperto il suo testamento e c'era scritto che la villa a Madrid è intestata a te"
"A me?!" - era a dir poco entusiasta
"Sì sapeva che ti piaceva molto e ha desiderato lasciarla a te, però ha aggiunto anche una clausola"
"E sarebbe?"
"Devi partire oggi stesso per andare a Madrid e rimanerci fino a che non l'avrai sistemata a tuo gusto e lasciata in mani fidate"
"Ma padre è quasi Natale e non posso andare via ora"
"Se vuoi che la casa passi nelle mani di qualcun altro sei libera di farlo"
"No, non ci penso nemmeno! Abbiamo vissuto tanti momenti belli insieme a lei e mia madre, non posso permettere che la rovinino"
"Brava Chiqui, è così che ti voglio sentir parlare e ora muoviti e fatti aiutare da Leonor per preparare le valigie" - le diede un bacio sulla fronte e la lasciò andare.
Era sempre schiava di questi due emozioni: gioia e tristezza. Voleva molto bene a sua zia ma teneva moltissimo anche a quella casa, lì aveva vissuto momenti bellissimi insieme alle persone più importanti della sua famiglia: sua madre, suo padre, suo fratello e sua zia.
Ci mise ore a preparare i suoi bagagli, controllava ogni vestito, uno per uno per assicurarsi che fossero tutti perfettamente stirati e profumati.
"Sbrigati bambina mia! Non puoi continuare così o non partirai nemmeno l'anno prossimo"
"Lo so tata, ma è più forte di me, non riesco a vederli stropicciati" - rise e contagiò anche Leonor.
Per la gioia della sua tata aveva finalmente finito e scese in salone per salutare tutti quanti.
"Volevo salutare tutti, e dirvi che mi mancherete. Spero di tornare entro la mattina della vigilia, ma se così non fosse voglio farvi i miei migliori auguri"
"Grazie signorina, ma quelli che sentiranno la vostra mancanza saremo noi. Speriamo di vederla presto di ritorno per godere della sua allegria" - Francisca mostrò un enorme sorriso che fece scomparire non appena vide suo padre arrivare.
"Francisca..." - disse con tono di rimprovero - "Quante volte ti ho detto di non dare confidenza al servizio?"
"Scusate padre" - cercò di fare una faccia pentita ma diede un bacio a suo padre e scoppiò a ridere - "Tremenda!" - le rispose lui senza poter contenere una risata.
Dopo tutti i saluti partì felice per questa sua nuova avventura.
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Dear Santa: I want him
FanfictionDicembre 1865 Francisca e Raimundo vivono felici la loro storia d'amore quando un giorno un evento li separa.. Per sempre?