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Corriamo verso la macchina di Franco, e lui parte a razzo verso l'ospedale.

Va così veloce che devo mantenermi ai bordi del sedile, ho paura di volare via!

Arriviamo in men che non si dica all'ospedale, ed entriamo subito.

Ci dirigiamo verso la stanza di Paulo, che troviamo con pochi sforzi.

"Io ti aspetto fuori, sai che non posso entrare" mi dice Franco.

Annuisco ed entro io, sperando che sia successo qualcosa di buono.

Ma il tono di voce di Alicia durante la telefonata prometteva tutto il contrario.

Appena entro Alicia si fionda tra le mie braccia e scoppia a piangere.

"Che è successo?" le chiedo.

Non riesce a rispondere, balbetta parole che vengono interrotte da singhiozzi, e io non so davvero cosa pensare.

"Le spiego io" dice un dottore, vedendo la mia faccia confusa.

"Va bene" rispondo.

"La situazione del ragazzo è peggiore del previsto. Pensavamo che si sarebbe risvegliato in poco tempo, ma i suoi parametri vitali si sono bruscamente abbassati. Ora lo dobbiamo portare nel reparto di terapia intensiva. Le possibilità che ha di farcela sono una su dieci, ma noi ci proviamo. In fondo è un calciatore, e ai calciatori si insegna di lottare fino all'ultimo."

Non posso crederci.

Paulo, perché non lotti?

Scoppio anch'io a piangere e abbraccio di nuovo Alicia.

"Potete stare ancora cinque minuti a testa con lui, poi nel reparto di terapia intensiva non potrà avere visite" conclude il dottore, ed esce dalla stanza.

Io e Alicia decidiamo che i primi cinque minuti li passerò io con lui, e poi lei.

Vedo Alicia uscire dalla porta, quindi ora siamo soli.

"Paulo, ho solo cinque minuti per parlarti. Non posso mai dirti quello che voglio realmente dirti in cinque miseri minuti, quindi ascolta bene le mie parole! Tu devi farcela. Hai superato tanti di quegli ostacoli, è così difficile superare anche questo? Pensa a me, a tua madre, ai tuoi compagni di squadra e ai tifosi. Devi farcela, per noi. Per loro. Già sono finiti i cinque minuti, verrò a trovarti quando mi daranno il permesso. Voglio vedere i tuoi occhi azzurri aprirsi, e vedere il tuo sorriso stupendo. Di nuovo."

Lo bacio sulle labbra, dolcemente.

Su quelle labbra ghiacciate, quasi prive di vita.

Mi alzo piangendo ancora di più ed esco dalla stanza, lasciando il posto ad Alicia.

Ora sta a lui decidere se lottare o se non farlo, ma se dovesse scegliere la seconda io non saprei cosa fare.

La vita, senza di lui, che senso avrebbe?

Scuoto la testa per togliermi dalla mente quei pensieri, e mi accorgo che Franco mi sta guardando preoccupato.

"Ti ha detto tutto?" gli dico, cercando di non singhiozzare.

"Sì" risponde, abbassando lo sguardo.

"Andiamocene, per favore."

Andiamo verso la sua auto e partiamo.

"Dove vuoi andare?" gli chiedo.

"Fidati di me, è un posto dove vado quando voglio stare da solo" risponde.

you skilled into my heart 2 // paulo dybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora