3. Photos

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*Shawn's pov*

Vidi la ragazza chiudere la porta mentre parlava con quel Tyler. Non avevo sonno, così cominciai a leggere il mio diario, tappezzato di parole scritte da me. Lessi tutte le pagine e mi stupii di quanto potessi essere follemente innamorato di quella ragazza di nome Ver.

Quanto vorrei ricordare. Mi sento così solo...  fino ad ora sono riuscito a ricordare solo quattro persone che ora sono a casa. Qui è tutto così freddo, dal colore delle pareti al mio letto. 

E se non riuscirò a ricordare nulla? O se ricorderò ma avrò dei problemi, tipo di amnesia? 

Alcuni sperano di svegliarsi da un'amnesia scordandosi delle piccole cose stupide. Ma vorrei vedere se invece delle piccole cose scordassero la loro propria vita cosa farebbero.

Domani uscirò da questo posto orribile. Conoscerò qualcuno di nuovo? Dove mi porteranno?

Posando il diario sul comodino, vidi un cellulare. Lo presi e lo accesi. La batteria era al 45% ma poteva bastare. Il vetro era spaccato ma si poteva vedere benissimo la schermata: come sfondo home c'era una foto, dove eravamo ritratti io e la ragazza di prima, Ver. Era in bianco e nero. Io stavo seduto su un letto a leggere un libro mentre lei ha scattato il selfie mentre rideva facendo una smorfia. Nella foto ero assorto nella lettura, credo non sapessi stesse facendo una foto in quel momento. Osservai meglio ed avevo in mano proprio il diario che ero si trovava accanto a me.

Volevo cercare di ricordare, volevo vedere altro.

Andai nella galleria e trovai diversi selfie con lei o con degli amici. In qualcuna anche Nash. 

Il mio obiettivo finale era di scoprire chi fosse questo Cameron Dallas. Non capendo quale tra i tanti fosse, decisi di andare a cercare tra le chat. Cliccai su "cerca" e digitai il suo nome che comparì subito. Aprii la sua immagine profilo sperando di far tornare qualche immagine nella mia mente ma invano. 

Mi venne un lampo di genio.

Deciso, spensi il cellulare ed uscii dalla stanza, cercando Cameron. Anche se Ver mi ha detto di non farlo, volevo conoscerlo -Ragazzo! Ma dove sta andando? Torni a riposare!- mi prese per la spalla una signora per poi riportarmi dentro la camera. - Singora...- guardai il cartellino che aveva attaccato con una spilla sul camice - Annabeth, volevo solo parlare con Cameron Dallas.- mi rivolse uno sguardo interrogativo -Il ragazzo che ti ha ridotto così?- chiese ed io annuii. La donna guardò in alto con aria abbattuta - ragazzo, è stato dimesso almeno tre mesi fa-

Mi sentii un gran coglione. Posò il vassoio sopra un tavolino vicino al letto e venne verso di me-Non preoccuparti, è normale sentirsi spaesati i primi giorni.- mi accarezzò la spalla dolcemente.

-Annabeth! Muoviti! I vassoi non si portano da soli!-  stridulò dal corridoio una voce femminile. Riportai il mio sguardo verso l'infermiera che aveva alzato gli occhi. -Infermiera deliziosa- disse ironicamente.

-Non sforzarti troppo e non uscire a cercare persone a caso. Oltre a noi dottori e pazienti a quest'ora non trovi nessuno. Quando uscirai potrai cercarlo e chiedergli tutto quello che vuoi, buonanotte.- se ne andò chiudendo delicatamente la porta.

Scoraggiato mi misi sotto le coperte addormentandomi.

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Sentii una porta cigolare, così decisi di aprire gli occhi anche se ancora assonnati. Vidi una donna aprire le tende e la luce del mattino arrivò sul mio viso, coccolando con il calore dei raggi.

-Buongiorno amore mio, oggi esci!- esclamò mia madre aiutandomi ad alzarmi dal letto. - Hai preparato tutto quanto Shawn?- annuii mettendomi i capi d'abbigliamento.

Mission Recovery || s.m. Sequel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora