9. Ready To Run

5.7K 348 80
                                    

Passarono due mesi.

Due mesi dal risveglio di Shawn, due mesi dalla scomparsa di mio padre e due mesi che cercavo in ogni modo di trovare quel bastardo.

Il caso era ormai stato archiviato: il signor Dallas dopo esser uscito grazie ad una cauzione sparì, non facendo più trovare sue tracce. Diedero i miei genitori per morti. La famiglia Mendes ci prese in affido e non saprò mai in che modo sdebitarmi con loro.

Ethan e Grayson decisero di trovarsi un lavoro e trasferirsi momentaneamente nella casa in affitto accanto, così da non lasciarci soli e non pesare troppo alla famiglia Mendes. Non andammo con loro solo per un fatto di sicurezza.

Il mio pensiero fisso era quello di trovare i miei genitori. Ero sicura fossero vivi da qualche parte ed ero fermamente convinta di poter riuscire a salvarli. Continuai ad andare a fare lezioni sia da Tyler che da Parrish, sperando arrivasse presto l'atteso giorno.

Stanca dalla giornata, imboccai la via di casa e vidi da lontano Matt e Nash tornare a loro volta.

Non notai un suv nero, finché due persone scesero ed ognuno prese una persona. I due cercarono di ribellarsi ma senza conclusioni. Velocemente, buttarono i ragazzi dentro l'auto e chiusero la porta.

In tutto questo rimasi immobile, come un palo. Feci un respiro profondo e presi velocemente la pistola dentro la borsa.  Non volendo uccidere qualcuno, mirai alle ruote, che riuscii a prendere in pieno. Due colpi.

L'uomo che guidava scese con la pistola in mano puntandola sul mio esile corpo. Di corsa mi rifugiai dietro al primo muretto che trovai e sentii uno sparo: l'uomo cadde a terra inerme. Scese velocemente il secondo ma non fece in tempo che riuscii a prenderlo sulla spalla. 

-Che cazzo ti salta in mente?!- urlò Shawn davanti la sua porta di con la pistola in mano. Era stato lui a prendere il guidatore. 

Ed era così dannatamente eccitante.

Intanto dal suv cadde un altro uomo, con del sangue dal naso e bocca, per poi vedere mio fratello e Nash uscire sani e salvi.

Non rispondendo a Shawn corsi verso i due abbracciandoli. In pochi minuti arrivò la polizia, chiamata dai vicini. Parrish e Tyler scesero dalla macchina correndo verso di noi chiamando un'ambulanza per i due malridotti. Mi girai e andai verso Shawn.

- Perché avevi una pistola? E chi ti ha insegnato a usarla?- guardai la sua mano che era salda all'arma. - Potrei dire la stessa cosa- indicò la mia.

-Forse non ti ho detto proprio tutto.- abbassai lo sguardo. -Ed anche io- continuò lui grattandosi il retro del collo. -La fiducia è alla base di un rapporto- dissi sarcasticamente e lui ridacchiò. -L'ho fatto per proteggere te- sentimmo tossire.

-Parrish tu sapevi tutto?- chiesi all'agente che stava ammanettando il tipo che avevano picchiato Matt e Nash. - Mi avvalgo della facoltà di non rispondere.- disse portando l'uomo all'auto mentre Tyler si stava occupando degli altri uomini sui lettini dell'ambulanza.

-Dici che l'ho ucciso?- guardò preoccupato uno dei due uomini sul lettino. Tyler lo sentí e fece segno di no con la mano. Shawn si calmò.

Andai verso l'auto nera ed entrai. Vidi che le chiavi erano ancora attaccate. Aprii qualsiasi cassetto, controllai i sedili per vedere qualcosa. Niente. Dall'esasperazione guardai in alto per non piangere, e vidi il parasole. Lo aprii e cascò un foglietto: c'era scritto un indirizzo.

-Ho trovato qualcosa- dissi sottovoce a Shawn che si avvicinò e vide il biglietto bianco. Mi guardò stupito. -Che hai in mente?- disse guardandosi intorno. - Non hai capito? Voglio andare lì. Abbiamo tutto Shawn!- scosse la testa.

Mission Recovery || s.m. Sequel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora