*toc toc*
Aprimmo gli occhi assonnati, ma nessuno aveva coraggio di alzarsi.
-Ragazzi perchè avete chiuso la porta?- appena sentimmo le parole della donna adulta, ci guardammo terrorizzati.
-Ma non dovevate tornare stasera tardi?- chiese Shawn assonnato.
-Si ma abbiamo fatto prima. Venite a cena?- mi guardò e scossi la testa non avendo fame.
-No mamma abbiamo mangiato molto a pranzo, grazie comunque.- sorrisi sapendo che non era vero. -Domani ti devo dire una cosa importante.- aggiunse per poi sorridere mordendosi un labbro.
-Dimmela ora- urlò da dietro la porta.
-No, aspetterai domani. Buonanotte dolce madre- rimise la testa sul cuscino.
-Buonanotte caro figlio.- si sentirono i passi allontanarsi e ci rimettemmo a dormire.
*la mattina seguente*
-Shawn! Adesso puoi dirmi quella cosa? Ho l'altra chiave, devo andare a cercarla per aprire questa maledetta porta?- diede un leggero schiaffo al legno.
-No mamma sto arrivando, un secondo- si alzò di scatto dal letto scordandosi di essere ancora perfettamente nudo. - Shawn! Prendi le mutande almeno- dissi sottovoce. Guardò verso il suo busto e spalancò gli occhi. Corse a prendere le sue mutande.
Intanto io avevo preso i panni che erano rimasti a terra e li infilai sotto le coperte. Misi le mutande e la maglietta, coprendomi fino alla pancia con le lenzuola bianche.
Feci un cenno a Shawn che avevo fatto ed aprì la porta.
-Ah finalmente.- la donna si girò verso di me -Ver, stai bene?- annuii, sperando non facesse altre domande. - Volevo dirvi che la colazione è pronta- disse tutta rossa in faccia e chiudendo la porta emise una leggera risatina.
Non capii del perchè si era messa a ridere ma Shawn si, visto si che era completamente irrigidito. Fece un cenno verso il mio comodino ed era evidentissimo il preservativo blu usato accanto la lampadina.
Comiciai a ridere e poi, guardandomi, cominciò a ridere anche lui mentre si stese vicino a me.
-Lo rifarei altre mille volte- mi diede un bacio casto sulla bocca per poi poggiarsi sul mio petto.
Alzai poco la testa per guardarlo meglio mentre gli accarezzavo i suoi capelli.
-Andiamo a fare colazione?- annuii e scesi insieme a lui.
-Famiglia- guardò i genitori ed i fratelli. -Amici- spostò lo sguardo verso gli altri. - Volevo dirvi che mi dispiace. Non volevo cambiare, non ero il vero me. Volevo soltanto essere accettato.- abbassò lo sguardo. Era tesissimo.
-Mamma, papà, mi dispiace di aver rotto il vaso quattro giorni prima dell'infortunio.- si girò verso la sorellina. - Aaliyah, nonno se n'è andato tre anni fa- la bambina sorrise cominciando a capire il punto.
-Nash, grazie di avermi sempre sostenuto. Da quando sono entrato nella scuola e preso di mira.- gli occhi di Nash erano arrossati.
-Matthew, sei stato l'unico vero amico che ho avuto.- sorrise anche lui con le lacrime agli occhi.
-Voi due, vi conosco da poco, ma cercate sempre di trovare quel pizzico di ironia in tutto e vi stimo per questo.- Ethan diede un piccolo pugnetto sulla spalla del fratello.
-Shawn.. stai dicendo che..- disse la madre cominciando a piangere. -Mamma, sono tornato- sorrise aprendo le braccia per accogliere la madre in un caloroso abbraccio.
Si unirono tutti. Chi sorrideva, chi piangeva e chi rideva.
-Dio Shawn quanto mi sei mancato.- la mamma continuava a dargli baci su tutta la faccia ma lui imbarazzato cercava di farla smettere.
Dopo aver passato del tempo parlando delle cose passate i suoi genitori andarono a chiamare tutti per la novitá.
-Ver- richiamò l'attenzione Shawn. -ho parlato di tutti tranne che di te. Non c'è stato tempo.- sorrise.
-Sei stata la ragazza che mi ha aiutato sin dall'inizio e che non mi ha abbandonato mai.- marcò l'ultima parola. - Mi hai amato, odiato e amato ancora nonostante tutto quello che abbiamo passato. E ne sono passate tante.- rise non staccando il suo sguardo da me: avevo il viso che andava a fuoco. - Non meritavi di essere trattata in certi modi e me ne pento amaramente. Spero tu possa perdonarmi un giorno.- giocherellava con le dita teso pensando al fatto di Kendall ed io giá cominciavo ad asciugare qualche lacrima.
-Oh. Mio. Dio.- entrò nel discorso Matthew entusiasta. - Ma dove lo trovi un altro ragazzo di questo tipo!- cominciò a tirare le guance a Shawn che infastidito si scansò.
-Matthew... - mi interruppe.
-PERDONALO DAI. Guarda che faccino che ha!.- alzai gli occhi non sopportandolo più.
-Matthew, l'ho perdonato e lo sa. Alcune cose non le avrei fatte sennò.- vidi con la coda dell'occhio Shawn sorridere con malizia.
In poche ore arrivarono rapidamente parenti di Nash e Shawn per vedere quest'ultimo come stava. Io, mio fratello ed i miei cugini andammo al piano di sopra sentendoci di troppo in quel momento di famiglia. Raggiunsi la camera dei miei cugini e mi sedetti sulla scrivania mentre Grayson per terra e Matthew e Ethan sul letto.
-Ieri abbiamo visto Cameron- si girarono tutti verso di me prestandomi tutta l'attenzione. -Shawn era già cosciente?- Matthew si sistemò meglio sul letto ed io annuii con la testa.
-Lui.. lo ha picchiato.- rimasero tutti e tre stupiti. -Ho paura di quello che potrà succedere. Non è la prima volta che si fa riconoscere dalla famiglia Dallas.- continuavo a girare i pollici nervosamente. - Quindi hai paura che possa succedergli qualcosa?- non dissi nulla, ma dal silenzio si capiva benissimo che era così.
La porta si aprì di scatto -Matthew facciamo un giro? Sono rimasti solo gli zii e nonna giù.- mio fratello si alzò e andò via insieme a Nash.
Mi alzai dirigendomi anche io verso la porta.
-Esco per una boccata d'aria.- annunciai ad Ethan e Grayson. Dopo aver preso la borsa scesi le scale ed aprii la porta ma venni bloccata da Shawn.
-Dove stai andando?- afferrò il mio braccio destro. Il tono era duro ma anche preoccupato. - A fare una passeggiata- ripresi il passo ma la sua mano non si staccava dal mio braccio. Lo guardai spazientita. -Voglio la verità.-aspettai qualche secondo prima di rispondere.
-Da Tyler- il mio sguardo era teso verso il basso non volendo affrontare i suoi occhi. - Tyler? Che centra?- sentii la sua voce confusa. Rialzai finalmente lo sguardo e misi le mani intorno al suo collo. - Shawn, non è niente di che.- mi guardò ancora più intensamente negli occhi. Voleva sapere altro.
-Devo solo andare a fare difesa personale, è da un po' che ci vado.- accarezzai i suoi capelli. Lo vidi alleggerirsi -Perché non dirmelo?- chiese. - E poi non avevi detto che dovevamo iniziarlo con Parrish?- chiese confuso. - Io... uhm... era una proposta. Non ne abbiamo più parlato quindi ho preso subito le lezioni.- annuì dandomi un bacio sulle labbra e lasciandomi di andare.
In realtá Tyler non era la mia unica tappa: dopo aver fatto difesa personale sarei andata in caserma. Tyler dopo la palestra sarebbe andato a fare il turno lì e mi avrebbe accompagnato. In caserma avevo appuntamento con Parrish per imparare come impugnare un'arma.
Grazie a loro ho trovato nuove piste sul caso. Pian piano sto arrivando a capire dove si trova il Signor Dallas.
Riavrò i miei genitori.
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V xx
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Mission Recovery || s.m. Sequel
FanfictionI giorni passavano e lui non aveva intenzione di svegliarsi. Avevo perso le speranze... COMPLETA Mission Nerd Sequel. 2015 / 2016 REVISIONE: 2020