-Pronta?- disse Beckett sedendosi sulla sedia dall'altra parte del tavolo così da stare faccia a faccia.
-È nata pronta non lo vedi?- disse Castle facendomi una smorfia.
- Oltre al problema che hai avuto con quel ragazzo dobbiamo parlare di un'altra cosa. Quale vuoi per prima?- mise sul tavolo due cartelline color panna. Presi quella a sinistra, ancora non capendo a quale "altra cosa" si riferisse. Beckett aprì la cartella ed annuì leggendo.
-Bene, parliamo di un fatto accaduto circa due mesi fa. I tuoi genitori erano stati rapiti giusto?- annuii con la testa. - Da chi?- prese un quadernino e una penna da un cassetto sotto il tavolo.
-Il Signor Dallas.- appuntò il nome. - Da un giorno all'altro tutto si è risolto, e questo è molto strano sai?- mi guardò dritta negli occhi. - Dov'è Dallas adesso?- guardai dietro la sua sagoma per cercare mio fratello ma trovai soltanto uno specchio.
-Non c'è.- intrecciai le mie mani sopra il tavolo e cominciai a guardarle.
-Che vuoi dire con 'non c'è'?- si intromise Castle che fino a quel momento era rimasto in disparte all'angolino.
-È morto.- sospirai rumorosamente.
-Come fai a saperlo?- Beckett si tirò avanti con la sedia interessata all'argomento.
-Perchè l'ho ucciso io.- alle mie parole spalancò gli occhi insieme a Castle.
-Cioè tu sembri una dolci fiorellini e caramelle e invece sei yoyo ti uccido.- Beckett alzò gli occhi al cielo facendo finta di non sentire l'uomo seduto dietro di lei.
-Sono stata costretta, non sono quel tipo di persona.- cominciai ad andare nel panico.
-Allora dimmi come è andata.- annuii facendo un respiro profondo.
- Erano settimane che non avevo più notizie dei miei. Scoprii che Dallas era al centro di tutto, così trovammo il suo rifugio.- Beckett cominciò a scrivere. - Così abbiamo deciso di andare a riprendere i miei genitori.- venni interrotta.
-Con abbiamo chi intendi?-
-Io, mio fratello, i miei cugini, Tyler, Nash ed il mio ragazzo Shawn.-
-I sette nani- cominciò a ridacchiare Castle e non resistetti ad unirmi.
-Castle smettila, sto interrogando.- -Scusami.- si schiarì la voce.
-Shawn è il ragazzo che hanno portato stamattina qui vero?- continuò Castle e Beckett annuì.
-Eravate armati vero?- annuii di nuovo.
-L'equipaggiamento ve lo ha dato Tyler scommetto.- disse sicura di se. -Si perché?- risposi timorosa. - Solo noi possiamo usarle.- rimasi in silenzio non sapendo cosa dire.
-Poi cosa è successo? Continua.- mi incitò ad andare avanti con la storia.
-Siamo entrati tutti tranne Matthew e Nash che gestivano le cose elettroniche da dentro un furgone.- annuì. - C'erano un sacco di persone armate pronte ad ucciderci. Ce la siamo cavata, finché non siamo arrivati dentro un grande salone.- rabbrividii al ricordo. -Presero gli altri e li legarono a dei pali, tranne a me che ero al centro della stanza, con solo i polsi legati.- mostrai i polsi. - Dallas se ne andò per qualche minuto, e ne approfittammo per slegarci. Al suo ritorno, oltre a lui ed i suoi uomini c'erano anche i miei genitori.-
-Posso scrivere un libro sulla tua storia? Cioè, sembra perfetta per un libro. Magari lo chiamo "Mission Recovery" viste le situazioni.- si intromise Castle e Beckett sbuffò.
- Castle possiamo parlarne dopo?- si girò per guardarlo negli occhi. - Si giusto, ma era eccitante la cosa- ghignò.
-Tornando a te, c'erano i tuoi genitori?- annuii.
-Erano stremati... non so cosa gli abbia fatto, non ne vogliono mai parlare.- alzai le spalle. - Nel momento in cui si accorsero che eravamo riusciti a slegarci, con il furgone entrarono Nash e Matthew distruggendo il muro e lì cominciò la sparatoria con Dallas e qualche suo seguace.- presi fiato.
-Ad un certo punto proprio lui mi ferì in questi punti - feci vedere le cicatrici.-E pensavo che avesse ucciso anche Shawn visto che era steso a terra ed aveva sparato un colpo davanti ai miei occhi.-
-Si fa interessante.- si intromise ancora una volta Castle mettendosi seduto accanto Beckett spostando la sua sedia.
-Andai su tutte le furie e sparai.- cominciai a piangere. -Ero in un abisso di emozioni... rabbia, paura, tristezza... non mi controllavo più. Ma giuro non sono così.- Beckett mi guardò dolcemente -Stai tranquilla, ti credo. Tyler ci ha raccontato tutto nei minimi dettagli, volevamo vedere se le testimonianze fossero uguali.- mi sorrise e si sporse verso di me sussurrandomi:-Comunque ti capisco, ho passato una situazione simile.-
-La salma di Dallas dov'è ora?- continuò Castle ed io alzai le spalle. - Questo non lo so... mi ricordo solo di essermi svegliata in ospedale.-
-Va bene... ora parliamo dell'altro caso.- cambiò cartellina.
-È una storia tutta attaccata, ora continuo.- mi intromisi. - Oh, va bene.- annuì interessata.
-Più capitoli per me- disse contento Castle.
-Però aspetta, prima di continuare dobbiamo prendere una persona, aspetta qui con Castle... è un problema?- rivolsi il mio sguardo a Castle che faceva cenno di no con la testa.
-Nessun problema.- sorrisi e Beckett chiuse la porta.
-Ho visto delle foto di Shawn vecchie ed è diverso da adesso.- ridacchiai dalla sua osservazione. - Questa cara Ver si chiama pubertà, ed è qualcosa che ad Esposito non ha colpito... forse non sa nemmeno cos'è.- rise.
" Ehi, guarda che sono qui dietro e ti sento benissimo" disse una voce proveniente da un megafono in saletta.
-Oh, non lo sapevo scusami.- disse falsamente.
"Si, come ti credo"
-Dai Esposito, è una battuta mica una pallottola in posti non comodi.- cominciò a ridere.
"Ancora con questa storia? È stato un incidente perchè eravamo al buio."
"Davvero ti ha sparato nel di dietro?" sentii la voce di Matthew in sottofondo.
-Può rispondermi mio fratello?- Castle annuì, così io cominciai a parlare:- Tutto bene Matt?- dissi guardando verso lo specchio.
"Si, sei stata bravissima, ora manca la seconda parte" sentendo la sua voce mi calmai ancora di più.
-Ma chi doveva andare a prendere Beckett?- chiesi.
-Una persona che deve testimoniare con te...- si alzò dalla sedia.
-Per favore, non dirmi il ragazzo che..- il mio stomaco si rigirò dalla paura. - No, tranquilla.- mi calmai subito. - non si potrebbe fare una cosa del genere... hai mai sentito della vittima che confessa con quello che le ha fatto del male accanto?- scossi la testa. - Appunto.- continuò.
-Quindi chi è? Louis?- scosse la testa. - È ancora in ospedale e non è in grado di venire fino a qui.-
-Quindi l'unica persona che rimane è...- la porta si aprì e vidi subito una testa riccietta sbucare da dietro Beckett. - Ecco, siediti vicino a lei.- mi indicò prima di chiudere la porta e tornare al suo posto.
-Shawn- riuscii solamente a dire.
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Se avete qualche domanda da fare scrivetemi pure!
V xx
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Mission Recovery || s.m. Sequel
FanfictionI giorni passavano e lui non aveva intenzione di svegliarsi. Avevo perso le speranze... COMPLETA Mission Nerd Sequel. 2015 / 2016 REVISIONE: 2020