18. Drunk

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Stavo dormendo in camera mia finché non sentii qualcosa colpire la finestra. Mi alzai con i gomiti ma non vidi nulla, così mi sdraiai di nuovo sul letto.

I colpi si ripetevano sul vetro quindi decisi di andare a vedere alla finestra.

La aprii e vidi Shawn intento a tirare un altro sassolino che mi colpì in faccia. Mi lamentai sottovoce e lo vidi ridere. -Scusami- disse sottovoce.

-Shawn saranno le due di notte!- esclamai.

-Non fa niente, volevo vederti- barcollava un pochino.

-Sei ubriaco?- cominciò a ridere scuotendo la testa. Sbuffai prima di rispondere.

-Sali dall'albero, poi ti tengo io- vidi Shawn cercare di salire sull'albero ma senza successo. Lo vidi borbottare qualcosa di incomprensibile verso l'albero.

-Non fa niente, vengo giu io, tu sta zitto.- dissi mentre stavo chiudendo la finestra.

Scesi velocemente e silenziosamente le scale. Arrivai davanti al portone e lo aprii. Shawn era seduto sulle scalette dandomi la schiena.

-Ehi eccoti- sorrise alzandosi. - Andiamo su, tu fai silenzio okay?- annuì con il capo.

Stranamente non fece rumore ed appena entrai in stanza chiusi la porta a chiave. Shawn senza dire nulla si mise seduto sul letto. Mi venne un flashback delle prime volte che venne a casa... tutto impacciato con gli occhiali ed i suoi libri stretti al petto come scudo. Si alzò vacillando un po'.

-Ce la facevo a salire sull'albero- disse affacciandosi alla finestra.

-Non in queste condizioni- dissi.

-Volevo fare un po' come Troy, quello di High School Musical. Hai presente?- si girò a guardarmi maliziosamente e cominciò a venire verso di me. Prese le mie mani come per ballare. -Shawn che stai facen...-

-All I wanna doooo- comiciò a cantare.

-Shawn stai zitto!- alzai le mani cercando di tappargli la bocca ma ne approfittò per avvolgerle attorno al suo collo.

-Zitta e fai la mia Gabriella.- mise le sue mani intorno ai miei fianchi -Almeno fallo sottovoce- ridacchiai.

-Va bene, se questo è il problema- disse prendendomi in giro. -Is be with youu, be with youu- continuò ed io risi visto che era buffo e mi stava facendo il solletico.

-Non ti avevo mai sentito cantare.- dissi balbettando vista la ravvicinanza dei nostri volti.

-Perchè non mi hai mai visto ballare- alzò le sopracciglia e cominciai a ridacchiare.

-Sei ancora arrabbiata con me?- disse guardandomi fisso negli occhi. - Ne riparliamo quando sei sobrio okay?- annuì. - Ora è meglio che vai a dormire- gli diedi un bacio in fronte ed al contatto lui chiuse gli occhi e strinse delicatamente le mie mani.

-Ora posso essere anche ubriaco e domani scorderò tutto, ma ascoltami. Gli ubriachi dicono la verità no? Quindi credimi.- restai ferma ad ascoltare mentre teneva le mie mani ancora strette alle sue. - Non importa se domani non mi perdonerai o non mi rivolgerai la parola, ma voglio solo dirti che tengo a te più di ogni altra cosa.- prese un bel respiro.

-Oggi, quello che ho fatto a Louis e l'altro tipo è stato perché avevano ferito te; e se feriscono te, feriscono due volte me.- si schiarì la voce. -I..io so di non aver gestito bene la mia rabbia e me ne sono reso conto...  per un attimo, ho avuto paura di me stesso.- restò in silenzio come per nascondere un piccolo pianto.

-Avevo deciso di allontanarmi da te, per non farti avere più problemi, ma non ho resistito. Ti amo troppo.- A quelle parole, presi a coppa il volto di Shawn ed attaccai subito le mie labbra con le sue. Sapeva di vodka, ma non importava. Le nostre lingue si intrecciarono e sentii le farfalle nello stomaco. Mi strinse a se forte, quasi da togliermi il respiro, tanto da farmi capire quanto mi volesse.

Mission Recovery || s.m. Sequel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora