7. Let's Do It.

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Riflettei su cosa poteva farci suo padre. Non volevo mettere in mezzo nessuno ed invece eccoci qui, con anche Shawn coinvolto. Non volevo accadesse tutto questo. Dovevamo sbrigarcela io e Matt, da soli.

Non ho notizie di mia madre da mesi e non so nemmeno se mio padre sia ancora vivo. Saranno insieme? Dove saranno? Come li tratteranno? Mi viene il voltastomaco solo al pensiero. Mi mancano da morire. Dopo anni mi trovo mio padre in casa raccontandoci tutti i fatti, nemmeno il tempo di abbracciarlo che sono corsa via. Dovevo restare un altro po' con lui? Mi sento in colpa. Ha sofferto veramente tanto...  si è aperto con noi dal primo momento anche se con difficoltà ed io l'ho compreso, l'ho perdonato. Ma vorrei abbracciarlo, dirgli che va tutto bene e che ritorneremo quelli di sempre. Ma ne avrò la possibilità?

Tengo stretta al collo la collana che mi ha regalato la mamma tutti i giorni, è l'unico modo che ho per sentirla vicina. Non abbiamo mai avuto un rapporto fiori e rose ma, ripensandoci, mi sono resa conto che le ho sempre risposto un po' acidamente o scazzata. Magari avrà pensato che non le volevo bene? E se non avrò l'occasione per dimostrarglielo e dirglielo fino alla fine dei giorni?

Vorrei solo tornare alla mia vita, con una casa, mio fratello ed i miei genitori che finalmente chiariscono tutto ciò che è successo, ma comunque sapendo che sono felici e soprattutto in salute. Rivedere mia madre e mio padre assieme, dopo tanto tempo ed avere una famiglia unita come sempre desiderato.

Spero solamente che nel caso si trovassero nello stesso posto mio padre abbia detto tutto quello che ha passato a mia madre, e che lei lo abbia perdonato come abbiamo fatto noi.

Spero siano in grado di farcela.

E se coinvolgerá anche me e mio fratello in questa storia? Spero di no.

Ma farei di tutto pur di salvare la mia famiglia e farla pagare a quel bastardo.

Mi venne un lampo di genio, ripensando a quando abbiamo incontrato Parrish.

-E se andassi da Parrish che mi insegna a combattere e come usare la pistola?- me ne uscii di punto in bianco. - Ancora pensi a quel Parrish? Ti stacco la testa- rise mentre il suo braccio circondò il mio collo e con l'altro mi stropicciò i capelli. Urlai divertita cercando di contrattaccare.

Quando mi lasciò continuai a parlare. -Dicevo per saper maneggiare una pistola e saper difendermi così che poi posso andare a recuperare i miei.- mi guardò stupito. - Tu sei matta. Solo nei film le persone fanno queste cose- scosse la testa -ma lasciarti andare dai tuoi genitori da sola non se ne parla proprio. Vengo con te.- annunciò.

-No. Non voglio che qualcuno ti faccia male per colpa mia.- Shawn non era d'accordo. - Verrò a tutti i costi. Non importa quello che pensi ma io voglio proteggerti. Non posso lasciarti andare in questo modo.- prese le mie braccia.

-Dillo che è per Parrish- rise alzando gli occhi al cielo. - Anche per colpa di Parrish, ma quello è in secondo piano- risi dandogli una piccola spinta.

Osservai Shawn dall'alto al basso.

-Ma come hai fatto a ricordare tutto in poco tempo?- stavamo camminando sul marciapiede con un suo braccio sulla mia spalla. -Non so...  è stato come quando accendi una lampadina. Non so spiegare. Osservando il parco mi ricordavo dei minimi particolari del posto, come a scuola...  solo che poi mi sono venute in mente altre persone che prima non ricordavo e... - lo interruppi.

-Ho capito, ho capito. Ma aspetta! Dobbiamo avvisare tutti! Devo chiamare Matt, Nash, tua mad- dissi cercando frettolosamente il telefono in borsa ma lui mi fermò. Lo fissai dubbiosa.

-Lasciamo del tempo per noi no? Sono tutti fuori casa adesso.- mi disse sottovoce in modo provocante all'orecchio e lentamente misi in tasca il cellulare.

-Cosa vorresti fare Shawn? Non ho capito.- dissi maliziosamente prendendolo in giro.

-Non so, tu che dici?- ghignò. - Dico di aprire la porta visto che siamo davanti casa.- guardò la casa cacciando fuori dalla tasca le chiavi ed aprì.

-Vado a preparare il pran- non feci in tempo a finire la frase che Shawn mi prese la mano strattonandomi davanti a se e iniziandomi a baciare molto passionalmente. Con le mani scese pian piano su tutta la mia schiena, fino ad arrivare al mio sedere, che strinse con poca eleganza. Circondai il suo bacino con le gambe, facendomi così tenere in braccio. Salimmo le scale, tenendomi sempre ben salda a lui, fino ad arrivare davanti la sua porta. 

Mi fece scendere e chiuse la porta a chiave, per poi prendere il mio viso con le mani e continuare a baciarmi. Si direzionò verso il letto. Mi sdraiai su esso con lui sopra di me. Diede piccole spinte col bacino per far sentire il suo essere su di me. Le sue mani arrivarono all'orlo della mia maglia, trascinandola in alto così da sfilarla.

Velocemente, si tolse la sua maglietta per poi passare ai miei pantaloni.

Cominciai a ridacchiare dolcemente, vedendo la sua fretta. - Che c'è?- si fermò di scatto -non vuoi? Scusa io non..- stava per riprendere la maglia da terra ma lo fermai. - Sto ridendo perché sono felice.- alla mia frase si addolcì e si fiondò sul mio collo facendomi venire un brivido.

Rimanemmo in intimo. Si alzò dal letto per prendere il pacchetto di preservativi nascosti nell'armadio. Tornò da me mangiandomi letteralmente con lo sguardo. Si leccò le labbra e si avvicinò delicatamente a me. - Sei sicura?- annuii togliendo i miei slip. Shawn abbassò le sue mutande e mise il profilattico intorno al suo essere piuttosto grande.

Con un bacio entrò in me e gemetti al contatto. Era dannatamente piacevole per essere la prima volta, anche se all'inizio qualche dolore c'era.
Strinsi il lensuolo più che potevo, mentre Shawn dava leggeri baci sul collo e sulle labbra chiedendomi se doveva smettere o continuare ma non lo fermai.

Quel lieve dolore ad un tratto svanì e provai ancora più piacere. Shawn lo notò subito e ne approfittò per comiciare a dare spinte più veloci.
I nostri respiri erano affannati. Le mie mani erano sulla sua schiena, che graffiavo sempre più a causa delle sue spinte sempre più forti e veloci.

Dei gemiti uscivano dalle nostre labbra ripetutamente, finchè non arrivammo all'apice del piacere.
Inarcai la schiena, premendo il mio petto sul suo per poi ristendermi sul letto.

Uscì da me, e lasciando il preservativo sul comodino si mise accanto a me sotto le coperte abbracciandomi. Mi diede un casto bacio sulla fronte, incrociò la sua mano con la mia ed ancora con il fiato irregolare mi disse:

-Ti amo Ver Espinosa.-

-Ti amo anch'io Shawn Mendes.-


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Votate TANTO e Commentate TANTO come sempre.

V xx


Mission Recovery || s.m. Sequel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora