15. Who is?

4K 246 83
                                    

*Un mese e mezzo dopo*

Ero sul letto, accarezzando i capelli ricci di Shawn. La sua testa era sul mio petto ed il suo respiro leggero, visto che stava dormendo.  Era venuto a casa mia perché avevo un po' di febbre ma nulla di grave.

Shawn cominciò a muoversi animatamente nel sonno cominciando a borbottare qualcosa. Muoveva la testa velocemente ed il suo respiro cominciò ad accelerare. Intrecciai la mia mano con la sua e dal contatto serrò gli occhi emettendo un gemito di frustrazione. Con uno scatto si mise seduto sul letto rimanendo con la testa abbassata verso il materasso. Si passò le mani sul viso per poi girarsi verso di me e abbracciarmi, cercando di regolare il respiro.

-Shawn, tutto bene?- chiesi preoccupata.

-È solo un incubo.- disse calmandosi e staccandosi da me.

-Vuoi parlarne?- scosse la testa. Rimasi in silenzio, dandogli il suo spazio. Sapevo avrebbe parlato. -Ti ho rivista lì, davanti a Dallas... ma stavolta non finiva bene la storia.- squillò il mio telefono facendoci pensare ad altro.

Da: Louis

"Ehy Ver! È da un pò che non ci sentiamo.. sono tornato per il compleanno di mamma e stavo pensando di andare prima a prendere un caffè oggi pomeriggio da Starbucks. Che dici?"

Vedendo il messaggio rimasi un pò sorpresa. Non mi aspettavo un ritorno all'improvviso.

-Chi è?- chiese Shawn sporgendosi per vedere la schermata del telefono. - È Louis.- dissi confusa.

-E perché solo dopo mesi si fa sentire? Da quando lui e Cassie sono partiti non si sono fatti più sentire.- era abbastanza irritato. - Non ne ho idea...  ha detto di vederci da Starbucks.- alzai le spalle. - Non puoi, sei ammalata.- disse ovvio.

-Allora lo faccio venire qui.- cominciò subito a scuotere la testa e ridere.

-Bella questa battuta, davvero.- alzai gli occhi.

-Ma cosa pensi che faccia con Louis?- sbuffai -anche se volessi ci sono i miei a casa, incluso Matthew.-

Shawn si alzò dal letto e si diresse verso la porta. -A proposito di Matthew, noi andiamo a fare una cosa visto che ora arriva Louis.- si allontanò urlando il nome di mio fratello così da farlo uscire dalla camera.

Così ripresi il telefono e risposi a Louis.

Da: Ver

"Ehy! Non mi aspettavo questo messaggio sinceramente... però accetto l'offerta, a patto che vieni da me visto che ho la febbre un po' alta."

Mi rispose dicendo che sarebbe arrivato in poco tempo.

Era passata un'ora. Ero seduta sul divano a guardare l'Ellen Show. Shawn e Matthew erano usciti, papà era fuori ad occuparsi del giardino e mamma a lavorare in cucina con il suo portatile. Suonò il campanello ed andai ad aprire. -Louis!- lo accolsi a braccia aperte e lui ricambiò l'abbraccio.

Era vestito con una felpa colorata dell'adidas, jeans a pinocchietto e vans nere, come una volta. Aveva i capelli scompigliati a causa del vento. - Hey come stai?- aveva sempre quel sorriso stampato in faccia.

-Beh, ne sono passate tante..- guardai dietro di lui, sembrava esserci qualcosa di diverso.

-Ti sei fatto l'auto nuova? È bella.- vidi movimento all'interno. Realizzai. -C'è Cassie!? Perché non me l'hai detto?- corsi verso l'auto ma prima di aprire la portiera Louis mi fermò con una presa al polso forte. Lo guardai interrogativa. - Non c'è Cassie, avrai visto male. Sono solo.- alzò le spalle mettendosi le chiavi della macchina in tasca.

-È rimasta in Italia?- dissi con tono malinconico. -Beh ecco...  non poteva venire perché lei è.. uhm... - cominciò a muoversi dall'imbarazzo.

-Cassie è incinta? E quando me lo volevate dire!- urlai di gioia. - Come la o lo chiamate?- Louis rise per la mia reazione. - È un maschietto, lo chiameremo Freddie.- voltò il suo sguardo preoccupato verso la macchina.

-Freddie è bellissimo, mi piace! Poi voglio le foto eh- ridacchiai.

-Salve!- salutò mio padre.

-Salve- disse Louis abbastanza confuso.

-Chi è?- mi chiese sottovoce.

-Mio padre.- sorrisi guardando l'uomo intento a tagliare l'erba.

-Quello vero?- si rigirò a guardarlo. - Quello vero. Louis, sono successe molte cose che ti devo raccontare. Entra- chiusi la porta e mi sedetti sul divano.

*Shawn's pov*

-Ci sta dicendo che non possiamo risalire alla persona con il DNA del piccolo?- il dottore scosse la testa. - Ci dispiace ma possiamo solo comparare.- guardò dietro di se al richiamo di una infermiera - Con permesso, arrivederci.- salutò per poi andarsene.

- Adesso siamo di nuovo punto e a capo.- sbuffò Matthew poggiandosi sul bancone dello studio.

Mandai un messaggio a Ver, chiedendole se stesse andando tutto bene con Louis. Mi rispose dopo cinque minuti tranquillizzandomi.

Vidi Tyler da lontano, forse a cercare la madre. Matthew mi guardò e credo stesse pensando alla mia stessa cosa. - Ehy Tyler, tutto bene? L'ultima volta che ti abbiamo visto sei andato via di corsa... - disse Matthew andando subito al punto.

-Ragazzi! Oh si, tutto bene. Scusate ma ero corso da mia madre perchè mi avevano colpito sulla clavicola con un coltellino e stavo perdendo molto sangue. Mi dispiace.- ci fece vedere la cicatrice che aveva. -E scusatemi se non vi ho più ricontattato... ho avuto dei problemi in centrale.-

-E perchè non ce l'hai detto subito?- mi passai una mano sul volto dalla stanchezza.

-Non volevo farvi preoccupare...  ma ditemi, come sta Ver?- si guardò intorno.

-Qualcuno aveva messo incinta Ver. L'aveva drogata.- abbassai lo sguardo.

-Potrebbe essere stato Parrish?- chiese all'improvviso Matthew.

-Parrish? Lo conosco troppo bene e non farebbe mai una cosa del genere, ma se volete vedo che posso fare.- sorrise.

-Tyler! Sei in ritardo! Ma che figlio ho educato io... - arrivò la madre e lo prese per una spalla portandolo via.

-Andiamo via anche noi- ridacchiai mettendo una mano sulla spalla del mio amico ed andando verso l'uscita.

Parcheggiai davanti casa di Ver e vidi una macchina nera accostata a quella di Matthew. C'era qualcuno dentro ma non ci feci molto caso. Matthew suonò al campanello e notò anche lui che qualcuno ci stava fissando in quella macchina.

-Io vado.- lo fermai per un braccio. - E che fai? Gli dici di smetterla di guardarti?- ridacchiai. - Quello non sembra proprio uno sguardo normale.- mi guardò un po' impaurito mi rigirai verso l'auto e quel ragazzo ci stava fissando un piccolo ghigno.

-Entriamo- disse Matthew aprendo la porta ma ci ritrovammo di fronte Ver e Louis ridendo.

-Shawn da quanto tempo! Che bello rivederti così in forma!- mi stava dando una confidenza che non avevamo mai avuto. Mi abbracciò sussurrandomi all'orecchio "stai attento a Ver". Lo guardai confuso ma annuii.

-Matthew come va?- disse dandogli un abbraccio e dicendogli qualche altra cosa, forse la stessa che ha detto a me. - Tutto bene- sorrise per poi annuire e guardarmi.

-Ora devo andare, a presto ragazzi!- entrò nella sua auto nera e se ne andò.

-Quell'auto nera.- disse Matthew.

-Si infatti prima mi pareva di aver visto una persona dentro ma Louis ha detto che non c'era nulla.- disse Ver alzando le spalle e rientrando in casa. 

Mi girai verso Matthew. -Da quell'essere dobbiamo stare attenti.-

------

Chi ci sarà in quella famosa auto nera?

Tempestate di like e commenti il capitolo. Byeeee

V xx


Mission Recovery || s.m. Sequel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora