Due giorni dopo.
Shawn sarebbe uscito nel pomeriggio ed io non riuscii molto a dormire poiché stavo aspettando solo quel momento.
Era mattina e c'era un sole che spaccava le pietre. Mi vestii rapidamente ed andai al parco vicino casa. Il nostro parco. Vidi da lontano le altalene vuote, così mi ci avvicinai e mi misi sopra una di esse. Presi le cuffiette e cominciai ad ascoltare musica in riproduzione casuale.
"Everybody gets high sometimes, you know.
What else can we do when we're feeling low?
So take a deep breath and let it go
You shouldn't be drowning on your own.And if you feel you're sinking,
I will jump right over into cold, cold water for you"Ridacchiai ripensando a qualche sera prima, quando Shawn si presentò completamente ubriaco sotto la finestra, a notte fonda, solamente per vedermi.
Non mi resi conto di aver versato qualche lacrima, ero così concentrata a pensare a lui che santo cielo, sono solamente due giorni e mi manca dannatamente tanto. Non so come abbia fatto quando non mi rivolgeva parola. Fermai l'altalena e chiusi gli occhi facendo un grande respiro visto che le lacrime erano ingestibili.
Aprii subito gli occhi quando sentii un leggero tocco sulla mia schiena. Tolsi velocemente le cuffiette girandomi dall'altra parte per vedere chi fosse.
Vidi una bambina, che mi stava scrutando da cima a fondo. Avrà avuto circa cinque o sei anni. Avevala fronte aggrottata ed uno sguardo dubbioso ma anche triste. Era una bambina magrolina, con degli occhi nocciola bellissimi che mi ricordarono Shawn, dannazione.
Aveva un cerchietto rosa sulla fronte che raccoglieva i suoi capelli biondo cenere.
-Perché piangi? Ti sei fatta male?- chiese accarezzandomi il braccio, cercando una possibile ferita. Scossi la testa. -Non mi sono fatta male tesoro.- sforzai di sorridere.
-Allora perchè piangi?- chiese mettendosi davanti a me.
-Mi manca tanto una persona- dissi e la bambina, con le sue fragili manine, passò le sue dita delicate sulla mia guancia, per togliere le lacrime in eccesso.
-È tra gli angeli?- domandò guardando il cielo.
-No, è solamente lontano, ma tra poco torna.- misi una ciocca dietro l'orecchio sorridendo.
-Allora dovresti essere felice, mio papà è tra gli angeli, infatti mamma qualche volta fa come te.- quella frase spezzò il mio cuore in mille pezzi. -Ma lui non torna.- guardò verso il basso, calciando dei sassolini che le si trovavano davanti.
-Se è tra gli angeli vuol dire che è anche qui.- puntai il mio indice sul suo petto, esattamente dove si trova il cuore. - Anche mamma dice così, è quella laggiù.- indicò la mamma che vedendo sua figlia indicarla la salutò dolcemente.
-È una donna forte.- dissi sottovoce e la bambina si girò di scatto.
-Eh?-
-Niente.- ridacchiai per la sua ingenuità che mi fece molta tenerezza.
La bambina si posizionò sull'altalena accanto la mia. - Come ti chiami?- mi chiese.
-Ver, tu?- guardai la bambina dolcemente.
-Wendy.- alzai le sopracciglia in segno di stupore. - È un bellissimo nome.- la bambina rise timidamente.
-Giochiamo insieme?- rimasi colpita dalla sua domanda, sinceramente non me l'aspettavo.
-Ehi eccoti, non ti trovavamo più!- disse Matthew seguito da Ethan e Grayson.
-Ti eri persa?- mi chiese Wendy. -No, ma non avevo detto dov'ero- le feci l'occhiolino e lei ridacchiò.
-Volevamo andare a pranzo fuori- Matthew si appoggiò sul palo della luce davanti alle altalene.
-Quindi non puoi giocare?- disse la bambina tristemente. Solo in quel momento Matthew si rese conto della presenza della bambina. - Ciao bellissima come ti chiami?- disse dolcemente andando verso la bambina.
-Wendy, volevo giocare con la tua amichetta.- disse scendendo dall'altalena.
-È la mia sorellina- disse guardandomi. -A cosa volevi giocare?- continuò, chinandosi verso Wendy per stare nella stessa sua altezza.
Alla bambina le s'illuminarono gli occhi dalla gioia. - Nascondino!- disse con un sorriso gigante.
-Conto io!- disse Ethan alzando la mano in aria.
-E loro chi sono?- chiese Wendy guardando velocemente prima uno e poi l'altro.
-I miei cugini.- risi visto che aveva una faccia confusa. - Ma sono uguali!- gridò indicandoli mentre loro risero.
-Posso contare insieme a te?- si avvicinò ad Ethan che acconsentì. Wendy gli diede la mano ed Ethan cominciò a dirle qualcosa che la fece ridere. Con i bambini diventa un ragazzo dolcissimo.
-Iniziamo!- urlò Grayson sfregandosi le mani, pronto per giocare.
-Uno, due, tre...- cominciarono a contare insieme attaccati ad un muretto.
Mentre ero intenta a cercare un nascondiglio, vidi la mamma della bambina ridacchiare, credo stesse pensando "guarda questi ragazzi a cosa sono dovuti arrivare".
A pochi passi dalle altalene si trovava un castello di legno per bambini, così, mi nascosi lì dietro.
***
Ethan e Wendy avevano finito di contare e già avevano trovato Matthew e Grayson. Mancavo solo io. Sentii dei piccoli passi avvicinarsi e quando vidi la bambina risi visto che presa dalla gioia cominciò a saltellare verso la tana perché mi aveva trovata.
-Tana per Ver!- urlò la bambina.
-Hai trovato tutti!- disse Grayson dando il batti e cinque a Wendy, la bambina più felice al mondo in quel momento.
Si sentì la mamma chiamarla, visto che era ora di pranzo. Lei si girò e le chiese cinque minuti per salutarci. - Ciao fratelli uguali e fratello di Ver- li salutò sventolando la mano.
Poi si girò verso di me. Mi venne incontro ma si fermò poco prima per chinarsi. Prese una margherita che spuntava in mezzo al prato e me la porse. Mi abbassai, per guardarla bene negli occhi. Wendy mise la margherita dietro il mio orecchio.
-Non buttare questo fiore, così quando ti mancherà quella persona, guardi il fiore e pensi a me.- sorrise.
-Grazie, è un bellissimo fiore.- sorrisi dolcemente.
-Sei simpatica- disse Wendy di punto in bianco. - Anche tu tesoro- accarezzai i suoi capelli lisci come la seta.
-Quindi siamo amiche?- domandò ed io annuii. Wendy si buttò su di me, dandomi un forte abbraccio, così ricambiai. -Quando rivedi quella persona la saluti anche per me?- annuii.
-Certo, gli dirò anche che sei una bambina bellissima e simpaticissima- le feci l'occhiolino.
-Come si chiama la persona che ti manca tanto? Mio papà si chiamava Peter.- Wendy sorrise. Non le si levava mai il sorriso dalla bocca. Che bella l'ingenuità, a volte.
-Si chiama Shawn.- Shawn Peter Raul Mendes. Augh.
-Dagli il fiore okay?- annuii.
-Okay- sorrisi dolcemente.
---
Ho una nuova storia che pubblicherò quando sarà il momento su Dylan O'Brien. Si chiama Mute Problem.
QUINDI VOTATE COMMENTATE E SE VOLETE SEGUITEMI ♡
Byeee
V xx
STAI LEGGENDO
Mission Recovery || s.m. Sequel
FanfictionI giorni passavano e lui non aveva intenzione di svegliarsi. Avevo perso le speranze... COMPLETA Mission Nerd Sequel. 2015 / 2016 REVISIONE: 2020