Mi trovavo in biblioteca già da un pò nell'intento di riuscire a svolgere una relazione per la prossima settimana, sfogliavo distrattamente le pagine del vecchio libro impolverato cercando di concentrarmi ma proprio non ci riuscivo. Erano passati cinque giorni da quando non vedevo Harry, solo un messaggio. In questi cinque giorni ero ritornata alla mia quotidianità, alla mia solita e noiosa vita, avevo incontrato Will ci eravamo salutati a malapena, mi dispiaceva davvero tanto ma aveva sbagliato a dire determinate cose e volevo che capisse il suo sbaglio da persona matura che è, era il mio migliore amico praticamente da sempre ne avevamo passate di tutti i colori insieme e di certo non volevo che questo rapporto si rovinasse. Avevo deciso di dargli il suo tempo per permettergli di riflettere. Alzai gli occhi dal libro osservando lo spazio intorno a me sentendomi osservata, era da qualche giorno che mi sentivo cosí in realtá a volte addirittura avevo l'impressione che mi seguissero ma non ero ancora arrivata al capo della situazione non capendo se era solo una stupida impressione o la realtá. Sbuffai infastidita continuando a sentire quella strana sensazione sulla pelle, mi voltai lentamente notando un ragazzo snello che mi fissava, lo osservai; aveva dei folti capelli biondi, indossava un maglione bianco e dei pantaloni cachi, quando i nostri sguardi si incontrarono si voltò con uno scatto brusco, tornò a fischiettare silenziosamente afferrando un libro a caso dal grande scaffale facendo finta di niente. Alzai entrambe le sopracciglia quando si voltò nuovamente nella mia direzione e spostando nuovamente lo sguardo quando i nostri occhi si incontrarono. Lo scrutai attentamente prima di alzarmi con disinvoltura avvicinandomi a passo lento volendo indagare, quando lo affiancai si irrigidí.
"Cosa stai cercando?"
"Hum io hum.." era impacciato davvero tanto, sul suo viso comparvero delle piccole sfumature di rosa mentre girava lo sguardo sullo scaffale evitando il mio sguardo.
"Sono qui per un libro, si mi serve un libro" sei in una biblioteca è logico che cerchi un libro cosa vuoi trovare dei dolciumi?
Annuii cercando di trattenere una risata, sistemai il mio libro al suo posto.
"Io- io sono Timmy" allungò una mano verso di me arrossendo sempre di piú, era buffo ma carino, gli strinsi la mano sorridendogli dolcemente.
"Io sono Samantha"
Portò una mano sulla punta del naso sistemando i grossi occhiali al loro posto prima di sorridermi timidamente. Aveva praticamente la faccia da ebete.
La suoneria del mio cellulare mi distrasse, mi scusai con Timmy con un cenno della mano ed estrassi l'oggetto metallico dalla mia borsa.
*Allontanati immediatamente da lui o qualcuno gli farà male.
Torna a casa.
-Harry*
Impallidii.
"Tutto bene?"
"Certo, io-io devo andare adesso."Sorrisi velocemente prima di allontanarmi dal ragazzo. Come faceva a sapere che parlavo con Timmy? Le parole di Zayn rimbombavano nella mia testa. Solo all'ora capii, qualcuno mi teneva davvero d'occhio e questo qualcuno riferiva tutto ad Harry.
Salutai cordialmente la vecchia signora al bancone ed uscii, il vento gelido di Londra punzecchiò le mie guance, una scossa elettrica invase il mio corpo quando sorpassai un ragazzo alto e muscoloso fuori dalla biblioteca. Camminai lentamente girandomi un paio di volte per osservarlo; il ragazzo estrasse il cellulare dalla tasca e se lo portò all'orecchio osservandomi attento. Era lui che mi spiava.*****
Due giorni dopo.
Ero comodamente sdraiata sul mio letto morbido con lo sguardo verso il soffitto mentre mi rilassavo, un sospiro fuoriuscí dalle mie labbra dischiuse prima che la porta della mia camera venisse spalancata improvvisamente rivelando una Morena chiaramente euforica, un sorriso enorme curvava le sue labbra. Si sedette sul bordo del materasso guardandomi eccitata. La guardai corrucciando lo sguardo mentre si dirigeva a passo spedito verso il mio armadio spalancando letteralmente le ante rovistando al suo interno. Sbuffai rumorosamente alzandomi pigramente incamminandomi nella sua direzione incrociando le braccia al petto prima di afferrarla per una spalla sorridendogli divertita.
"Mi spieghi che diavolo stai cercando?" risi.
"Cerco un bel vestito, non te ne starai chiusa qui con il muso lungo, noi due usciamo baby"
Mi spinse violentemente dentro il bagno mentre sospirai arrendevole; infondo non c'era niente di male nell'uscire a divertirsi, l'ultima volta che ero andata in discoteca avevo incontrato un ragazzo che mi aveva quasi stuprata e che mi stalkerava tutt'ora quindi non poteva succedermi niente di peggio.
Pochi minuti dopo Morena tornò porgendomi un tubino blu elettrico preso ovviamente dal suo armadio. Iniziai a prepararmi tranquillamente, infilai in vestitino su per il mio corpo prima di guardarmi allo specchio, era decisamente troppo stretto e corto, fasciava perfettamente le mie curve, preferivo i vestiti in tulle quelli eleganti e raffinati, slacciai l'elastico dai miei capelli liberando i boccoli ribelli. Uscii dal bagno trovando affianco al letto un paio di scarpe dello stesso colore del vestito decisamente troppo alte, le infilai esitando a dare un passo per paura di cadere.
"Wow che bambola" fischiò la mia amica facendomi ridere quando la raggiunsi nella sua stanza. La osservai attentamente indossava un abito fin sopra il ginocchio rigorosamente nero, delle scarpe alte quanto le mie della stessa tinta dei sui capelli. Risi.
"Andiamo bambola"
_"Vado a prendere da bere" urlò Morena cercando di farsi sentire a causa della musica troppo alta. Annuii, odiavo le discoteche, odiavo la musica troppo alta, odiavo quelle luci abbaglianti. Non ero noiosa semplicemente preferivo altro a quei ambienti.
Mi sedetti su una poltroncina aspettando l'arrivo della mia amica.
Ero alla quarta birra quando Morena mi trascinò in pista mi aveva praticamente costretta a bere, ci vedevo doppio a volte sfocato.
Sentivo la testa girare sempre più forte mentre la mia amica mi costrinse a muovermi sempre più veloce a ritmo di quella musica frenetica, ero sul punto di vomitare quando decisi di uscire per prendere un pò d'aria mentre la mia amica si era allontanata con un ragazzo che presumevo fosse Zayn ma non ne ero del tutto sicura.
Una volta fuori, dopo essere inciampata un paio di volte decisi di togliermi le scarpe, il coniato di vomito aumentava sempre di più ed ero sicura che da un momento all'altro sarebbe successo. Mi avvicinai ad un muretto sedendomi sopra per evitare di cadere a causa dei forti giramenti di testa.
Portai entrambe le mani alla testa strofinandola per cercare di attutire l'emicrania in realtà sentivo che mi sarebbe scoppiata tra qualche minuto. Rabbrividii, il vento gelido di Londra soffiava calmo e pungente quella sera scompigliandomi i capelli.
Persi il respiro quando in lontananza intravidi una figura abbastanza famigliare, scattai in piedi corredo letteralmente in quella direzione, una volta vicina sospirai notando che lo sconosciuto non aveva dei ricci ribelli, picchiettai un dito sulla spalla del ragazzo che si girò immediatamente sorridendo.
"Tuu noon sei Harry" dissi seccata. Mi schiaffeggiai mentalmente solo per aver paragonato quel ragazzo al ragazzo che da qualche tempo mi aveva sconvolto la vita.
"Harry é bellissiimo e muscoloso, tu no" confermai gesticolando dandomi poi una pacca sulla fronte prima di girarmi e tornare lentamente al muretto. Mi mancava e solo ora mentre ero ubriaca me ne resi davvero conto, volevo sapere come stava e soprattutto dov'era. Inciampai, delle forti braccia mi afferrarono appena in tempo.
"Harry?" Alzai il capo verso il mio salvatore, sbuffai scrollandomi di dosso quel ragazzo accorgendomi che non era il ragazzo che stava occupando la mia mente. Raggiunsi il muretto e mi sedetti nuovamente, estrassi il cellulare dalla borsa e senza pensarci due volte premetti il tasto della chiamata mentre il mio cuore batteva ad un ritmo per niente normale contro il mio petto.
"Angelo?" Rispose con voce estremamente profonda.Harry's pov
Fermai il getto d'acqua rabbrividendo immediatamente, aprii la tendina uscendo velocemente dalla doccia. Estrassi un'asciugamano dal mobiletto ed inizia ad asciugarmi per bene, pettinai i capelli con le dita prima di aprire la porta e dirigermi verso la valigia estraendo un paio di boxer da essa e successivamente un paio di pantaloni di tuta restando poi a petto nudo, mi infilai tra le morbide coperte cadendo subito dopo in un sonno profondo.
Erano le due passate quando la fastidiosa suoneria del mio cellulare mi fece svegliare bruscamente dal mio sonno. Mi tirai su appoggiandomi allo schienale del letto passandomi piú volte la mano tra i ricci ancora umidi, afferrai il cellulare dal mobiletto affianco al letto prima di sbadigliare rumorosamente, aprii gli occhi lentamente guardando lo schermo dell'Iphone, deglutii alla vista del nome che illuminava lo schermo scorsi velocemente un dito su di esso aprendo la chiamata.
"Angelo?" Risposi immediatamente.
"Haarry" bisbigliò.
"Piccola?"
"Che succede?"
"Dove sei?" La riempii di domande aspettando impaziente una sua risposta che arrivò poco dopo.
"Chee te ne importa Harry?" Cazzo era ubriaca.
"Sei ubriaca?"
"Ioo? Noo"
"Sei bellissimo" un sorriso malizioso abbellí il mio viso prima di diventare estremamente serio.
"Dimmi dove cazzo sei!?" Mi agitai alzandomi con uno scatto busco dal letto camminando freneticamente per tutta la stanza del piccolo albergo in cui mi trovavo passandomi ripetutamente le mani tra i capelli. Potevo sentire la musica di sottofondo e subito mi resi conto che si trovava in discoteca.
"Uuh sei arrabbiato, ho paura" ridacchiò.
"Dovresti amore, adesso dimmi dove sei esattamente" insistetti nel disperato tentativo di tirargli fuori dalla bocca il nome del locale in cui si trovava.
"Sei sexy quando lo sei" sussurrò lentamente procurandomi un rigonfiamento nei pantaloni. Portai una mano verso la mia intimità sistemandola meglio nei boxer adesso troppo stretti.
"Cazzo"sussurrai.
"Non te ne frega niente di me" la sua dolce voce ruppe il silenzio prima di iniziare a singhiozzare.
Mi infilai velocemente un maglione e le scarpe prendendo le chiavi dal mobile ed uscendo velocemente dalla camera.
"Non é vero, mi importa eccome di te piccola" la rassicurai ed era vero che mi importava di lei era la prima volta che mi succedeva in vita mia. Sbloccai l'auto precipitandomi dentro per poi sfrecciare troppo velocemente in autostrada.
"Mi manchi" pianse.
"Anche tu piccola, sto venendo a prenderti"
STAI LEGGENDO
My dangerous Angel [Harry Styles FF] Wattys2017
FanfictionTRAMA Samantha Smith di origine inglese, ma di nazionalità Italiana. Si trasferirà a Londra principalmente per motivi di salute, ne approfitterà e coglierà al volo la possibilità di studiare scienze della formazione umana al college. Quì a Londra...