Chapter 4

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Chapter 4

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Il pomeriggio seguente.

L'acqua calda che scorreva sul mio corpo stava sciogliendo i miei muscoli troppo tesi, mancava un'ora e mezza circa prima che il "mio accompagnatore" venisse a prendermi per portarmi chissà dove, solo un'ora e mezza prima che il mio corpo fosse nuovamente a contatto con quello scultoreo di Harry. Numerose scosse di terrore si dispersero in tutto il mio corpo. Rabbrividii quando i miei polpastrelli si poggiarono sul manico d'acciaio freddo per far fermare il getto d'acqua.

Imprecai mentalmente quando aperto il box doccia un'ondata gelida mi travolse facendomi trasalire,
portai frettolosamente le mani verso l'asciugamano avvolgendomi in esso. Spazzolai per bene lunghi capelli per scioglierli da eventuali nodi, gli raccolsi in una mano facendoli scivolare dietro le spalle facendo si che aderissero alla schiena.

Mi paralizzai all'istante quando aperta la porta vidi la possente figura di Harry distesa comodamente sul mio letto mentre era intento a giocare con il mio peluche preferito.

"Ciao amore" mi salutò con non chalance quando si accorse della mia presenza. Diedi una rapida occhiata all'orologio sul muro. Erano solo le 19:30  perchè diavolo era già qui? Come diavolo era entrato in casa?

Che l'incubo abbia inizio!

"Che ci fai qui?" lo sollecitai buttando le mani in aria.

"Oh piccola, temevo potessi scappare di nuovo" replicò spavaldo per poi scrutarmi dal basso verso l'alto, i suoi occhi si scurirono alla vista del mio corpo seminudo. Avvampai violentemente. Puntai i miei occhi ai piedi del letto dove avevo appoggiato prima di entrare in doccia  la biancheria intima. 

Lo sguardo indagatore di Harry seguì il mio mentre sul suo viso comparve un sorriso sornione.

"Porca puttana, non hai niente lì sotto?" mi domandò scattando in piedi risucchiando un respiro. Il mio viso iniziò ad infiammarsi sempre di più, sentivo un forte calore invadere tutto il mio corpo che era fin troppo esposto agli occhi pieni di desiderio carnale del ragazzo riccioluto di fronte a me.

"Dammele" piagnucolai scattando verso di lui quando afferrò la mia biancheria sventolandola davanti al suo viso con un'espressione che era un misto tra il divertimento e l'eccitazione Mi misi in punta di piedi cercando con una sola mano di accaparrare le mie brasiliane di pizzo bianco, mentre l'altra era occupata a sostenere l'asciugamano che temevo potesse cadere. Harry non facilitava di certo l'impresa dato che la sua altezza mi sovrastava.

"Dammi un bacio e te le ridò" propose mentre abbassava il capo alla mia altezza facendo anteporre le sue labbra alle mie, ma, contemporaneamente distendendo il braccio nel quale aveva l'oggetto di mio interesse verso l'alto.

"Non mi piacciono i ricatti" sbuffai sdegnandomi del suo comportamento infantile e del ghigno soddisfatto, alla formazione del cipiglio che comparve sul mio viso.

"Più che un ricatto angelo, lo chiamerei un compromesso, è uno scambio equo, io do una cosa a te, e tu ne dai una a me" cantilenò inumidendosi le labbra, mi stupii quando a quel semplice gesto un formicolio mi percorse la spina dorsale.

"Ho detto di no " mi imbronciai forse più per la reazione del mio corpo che per il suo stupido ricatto, lo spinsi dalle spalle facendolo ricadere sul letto per la sorpresa, ma con un gesto irruento, mi afferrò la base della schiena attirandomi con se facendo aderire i nostri corpi distesi, una ciocca di capelli scivolò sul mio viso facendo ricadere alcune goccioline d'acqua sul viso del ragazzo steso sotto di me.

"Baciami" sussurrò lentamente con voce roca al mio orecchio soffiandoci dentro.

"Lasciami" lo supplicai cercando di alzarmi distanziando i nostri corpi, poggiando una mano sul suo torace tonico, ma mi fu impossibile dato che il suo grande palmo premette sulla mia schiena schiacciandomi nuovamente contro il suo petto muscoloso. Un mugolio di piacere fuoriuscì dalle sue rosee labbra quando a causa della piccola barriera tra noi i miei capezzoli si premettero sui suoi pettorali. Accostò anche l'altra mano sulla mia schiena facendo risalire quella destra fino alla mia nuca. Un brivido improvviso si impossessò del mio inguine nel momento in cui le sue labbra iniziarono a sfiorare le mie. Chiusi gli occhi a quel contatto delicato. Rimasi sconcertata quando le sue labbra si poggiarono dolcemente sul mio naso invece che sulla mia bocca. Il pensiero che vagava nella mia mente mi stupì, volevo che lui mi baciasse. Trasalii quando il suo indice spostò una ciocca ribelle infilandomela dietro un orecchio.

"Ora vatti a vestire, altrimenti ti giuro che ti prendo qui,adesso,contro il muro" sussurrò al mio orecchio con voce incredibilmente profonda. Afferrai più in fretta possibile le mie mutandine strappandogliele di mano. Le sue parole mi avevano scosso incutendomi terrore. Mi diressi verso l'armadio avorio estraendo un paio di jeans scuri aderenti e un maglione beige.

Preso il necessario mi incamminai verso il bagno.

"Dove vai angelo?" mi domandò il ragazzo ancora disteso sul mio letto con ironia.

"A-a vestirmi " risposi con voce sommessa.

"Puoi farlo anche qui, certamente non mi infastidirebbe" continuò con un ghigno beffardo sul viso stuzzicandomi.

"Preferirei farlo in bagno" scattai infastidita dal suo comportamento strafottente, mentre la voglia i tirargli un pugno in pieno viso cresceva sempre più.

"Per me andrebbe bene anche sul pavimento" ridacchiò mordendosi violentemente il labbro. Assunsi un'espressione incredula data dal suo linguaggio così spinto, alzai il dito medio prima di sbattere forte la porta del bagno. Girai più volte la chiave nella serratura per assicurarmi che non potesse irrompere in bagno prima di che potessi finire di vestirmi.

Mi guardai allo specchio passandomi la punta dell' eye-liner sulla palpebra e aggiungendo un pò di mascara, infine aggiunsi un filo di lucidalabbra che risaltava la carnosità delle mie labbra.

"Andiamo" bofonchiai timidamente uscendo dal bagno per poi recarmi verso l'uscita senza aspettarlo.

"Bel culo" commentò Harry alle mie spalle prima di darmi una sonora pacca sul sedere. Gli rivolsi un'occhiata omicida prima di tirargli un pugno che sembrò ai suoi occhi una carezza sul petto. La sua risata roca vibrò nell'aria fredda della sera.

My dangerous Angel [Harry Styles FF] Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora