My dangerous Angel [Harry Styles FF] Wattys2017

Chapter 23

Mi svegliai con il dolce profumo di cioccolato nell'aria, storsi il naso ed aspirai forte. Mi stropicciai gli occhi e mi alzai col busto sbadigliando rumorosamente.
"Buongiorno tesoro" Will mi salutò sporgendosi dalla porta della cucina, indossava il suo solito grembiulino rosa shocking, impegnato a glassare una torta al cioccolato.
"Buongiorno Will" mi alzai con riluttanza prima di attraversare la porta della cucina e salutare il mio migliore amico con un dolce bacio sulla guancia.
Divorammo la torta tra una risata e l'altra, vidi l'orologio e mi resi conto di aver perso la lezione delle nove, salutai il mio amico e mi incamminai verso casa sperando di riuscire a partecipare a quella delle dieci. Dieci minuti dopo arrivai al mio isolato e quasi non mi strozzai con la mia stessa saliva quando notai Harry appoggiato alla sua moto con le braccia incrociate, potevo percepire la sua rabbia da questa distanza, mi bloccai osservandolo; indossava la solita giacca di pelle rigorosamente nera, i soliti jeans stretti e degli occhiali da sole anch'essi neri. Non potei fare a meno di chiedermi come facesse ad essere cosi bello. Nel momento in cui ricominciai a camminare la sua testa si girò nella mi la direzione ed io ingoiai rumorosamente la saliva, si mise in posizione eretta e si sfilò gli occhiali da sole, gesto tremendamente sexy. Non fiatò fin quando arrivai davanti la sua figura, alzai la testa per guardarlo in faccia per la mia piccola statura.
"Ehy" lo salutai, il suo respiro era irregolare.
"Dove sei stata?" le parole uscirono dalla sua bocca quasi come un ringhio. Ingoiai prima di rispondere.
"Da Will"
"Cosa cazzo ci facevi con lui?" urlò, strinse i pugni sui fianchi facendo diventare le nocche di un bianco quasi spettrale, lo avevo visto molte volte
arrabbiato ma non cosi.
"Cosa è? Una scenata di gelosia Harry? Davvero?" urlai altrettanto forte dirigendomi a passo spedito verso la porta di casa mia.
Prima che potessi recuperare le chiavi dalla borsa Harry afferrò il mio polso girandomi nella sua direzione.
"Cosa non ti è chiaro di 'tu sei mia' Samantha"? Scandì bene le ultime parole, pronunciandole lentamente a un palmo dalla mia faccia facendomi tremare. I suoi repentini cambi di umore mi facevano girare la testa.
"Tu puoi farti tutte le donne che vuoi ed io non posso vedere nemmeno il mio migliore amico gay?"
Non so come ma dalle mie labbra fuoriuscì una risata, una risata isterica. Harry mi guardò confuso, le vene sul suo collo si sgonfiarono e allentò la presa sul mio polso quasi shoccato, colsi al volo l'occasione per recuperare le chiavi ed aprire la porta.
"E io non appartengo a nessuno" dissi con decisione prima di sbattere la porta alle mie spalle.

*****

Ero chiusa in camera praticamente da due giorni, alzai il naso dal libro di psicologia solo quando sentii il bisogno di andare in bagno, chiusi il libro prima di  sbadigliare rumorosamente. Mi alzai con riluttanza dal letto estraendo dell'intimo dal comodino decidendo di farmi una lunga doccia. Aprii la porta della mia stanza raggiungendo  lentamente il bagno, dei sussurri provenienti dal piano di sotto mi fecero bloccare, mi avvicinai in punta di piedi alle scale ascoltando la conversazione.
"Harry combatterà stasera"
"Cosa? Un incontro clandestino? Zayn, ma è pericoloso!"
"Harry è pericoloso Morena, dovresti preoccuparti per i suoi avversari non per lui, ne esce sempre vincitore"
Harry doveva combattere? Non avevo notizie dal ragazzo riccioluto da quando avevamo avuto quella sfuriata, due giorni prima. Da allora non mi aveva più cercato e tanto meno si era fatto vedere. Non avevo voglia di rivederlo ma l'idea che gli potesse succedere qualcosa mi scosse.
Scesi due scalini per ascoltare meglio.
"Dove si terrà?"
"In un locale, in un quartiere malfamato, verrai con me?"
Colsi l'occasione per fare il mio ingresso.
"Vengo anch'io"