Chapter 17

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Aprii lentamente gli occhi abituandomi piano piano alla luce troppo forte proveniente dalla finestra, la presenza di qualcosa di pesante sopra di me mi sorprese, abbassai gli occhi notando una testa riccioluta pressata sul mio petto, sgranai gli occhi riconoscendo la stanza di Harry e il suo corpo per metà steso sul mio mentre dormiva beato respirando tranquillamente. Come mi trovavo qui? Cosa era successo? Immagini offuscate della sera precedente affollarono la mia mente come un film, non riuscivo a ricordare tutto esattamente solo che ero andata in discoteca con Morena e che Harry era venuto a salvarmi da un uomo che voleva abusare di me poi il vuoto. Mossi attentamente un braccio accarezzando lentamente i capelli del ragazzo come per ringraziarlo approfittando del suo stato di incoscienza prima di cercare di liberarmi dalla sua presenza sul mio corpo sentendo il bisogno di andare in bagno. Un mugolio di fastidio lasciò le sue labbra rosee prima che riuscí ad aprire pigramente gli occhi puntando le sue iridi assonnate nelle mie portandomi a bloccare i miei movimenti.
"Non andartene" mugolò.
"Sto solo andando a fare pipí" sorrisi.
Annuí prima di spostare il suo corpo dal mio dandomi la possibilità di muovermi, scivolai fuori dal letto rabbrividendo quando mi scoprii delle morbide coperte e poggiai i piedi per terra. Dopo aver soddisfatto il mio bisogno ritornai a passo svelto verso il letto notando Harry disteso in pancia in giù, la testa premuta sul morbido cuscino e la schiena scoperta dalle lenzuola. Mi avvicinai tirando sú le coperte coprendolo bene prima che mugolasse qualcosa.
"Stenditi con me"
Feci come aveva richiesto e mi insinuai tra le lenzuola calde, un profumo famigliare invase le mie narici quando il ragazzo dai capelli ricci mi porto al suo petto, alzai il capo incontrando il suo sguardo era bellissimo.
"Buongiorno angelo" sorrise prima di lasciarmi un bacio sulla testa.
"Buongiorno Harry" risposi coccolandomi di più sul suo petto duro. Mi irrigidii quando le sue mani strinsero il mio sedere da sotto la maglietta prima di ridere giocosamente quando gli afferrai la mano prima che potesse insinuarsi tra le mie cosce.
Premette dei casti baci sulla mia mascella salendo sul mio corpo, arrosii immediatamente, lasciò una scia umida di baci dal lobo dell'orecchio fino ad arrivare alla mia clavicola mentre le sue mani alzarono i lembi della maglietta scoprendomi il ventre, portò le dita sulla mia pancia non esattamente piatta prima di iniziare a solleticarmi, iniziai a ridere troppo forte, non sopportavo il solletico, la sua risata si unì alla mia. Non sopportando oltre cercai di spingerlo dalle spalle larghe ridendo ancora più forte quando finse che gli avessi inflitto davvero dolore, buttandosi all'indietro a peso morto sul materasso massaggiando con una mano il punto "dolorante". Si morse il labbro inferiore prima di afferrarmi dai polsi spingendomi sul suo corpo, misi entrambe le gambe ai lati dei suoi fianchi, un sorriso malizioso si dipinse sul suo viso.
"Vogliosa già così presto di mattina amore?"
"Ehy" mi lamentai colpendolo sul petto fin troppo tatuato mentre le mie guance si colorarono di rosso.
"Ieri non sembravi così in imbarazzo" sorrise sornione.
"P-perchè noi...noi.?" gesticolai ansiosamente portandomi infine le mani sul viso.
"Hai cercato di stuprarmi" rise levandomi le mani dal viso.
"Hai infilato le tue piccole mani nei miei pantaloni più volte" continuò portando la mia mano giù sulla sua erezione, ingoiai la bile in gola quando mosse la sua mano sulla mia sopra la sua intimità.
Con l'altra mano spinse la mia schiena facendomi ritrovare più vicina al suo viso.
"E sei venuta per me" soffiò nel mio orecchio, avvampai violentemente.
In un attimo mi ritrovai sotto di lui ansimante. Spalancai gli occhi quando il ragazzo sopra di me iniziò a sfregarsi contro la mia intimità.
"Senti quanto cazzo ti voglio Samantha" ringhiò al mio orecchio gemendo. Era totalmente bipolare non riuscivo a capire come eravamo passati dal dormire, ad essere carino con me, a ridere e poi, poi a questo.
"Mi fai perdere il controllo Samantha" continuò a muoversi contro di me facendomi ansimare.
"Totalmente"
Afferrai i suoi capelli quando si fiondò sulla mia bocca, la sua lingua si muoveva troppo velocemente contro la mia.
"Vuoi che ti faccia vedere come ti ho fatta sentire bene ieri sera bellissima? Vuoi che ti faccia ansimare e gemere il mio nome?"
Non ebbi il coraggio né la forza di rispondere, prese il mio silenzio come un'affermazione. I suoi occhi selvaggi incontrarono i miei prima di abbassare il capo ed alzare la mia maglietta, baciò la pelle del mio stomaco prima di arrivare al mio basso ventre. Risucchiai un respiro quando improvvisamente la sua mano si insinuò tra le mie gambe. Il mio petto si alzava ed abbassava ad un ritmo frenetico quando iniziò a pompare dentro e fuori velocemente. Un mugolio di apprezzamento lasciò le sue labbra piene quando il suo viso ritornò davanti al mio. Mi beai di quel tocco nascondendo il viso nell'incavo del suo collo, afferrò il mio mento prima di spingere il mio viso verso il suo imprigionandomi in un bacio selvaggio, il cuore cominciò a pompare più velocemente il sangue quando incominciò a sfregare il mio clitoride.
"Così bagnata per me" interuppe il bacio incominciando a leccare il mio lobo.
"Sei così stretta" soffiò nel mio orecchio provocandomi brividi per tutto il corpo.
"Così bella nei miei vestiti" continuò a pompare sempre più velocemente facendomi boccheggiare. Ero incapace di fermarlo le sue dita esperte mi facevano impazzire e perdere del tutto il controllo di me stessa.
"Mmmmh" mugolò quando alzai i fianchi cercando più contatto.
"Vieni per me angelo" quelle parole bastarono a farmi tremare ed accasciare sul letto priva di forze.
"Apri gli occhi amore" rise stampandomi un bacio sulle mie labbra ormai gonfie.
Aprii gli occhi rendendomi conto che gli avevo tenuti chiusi tutto il tempo, sbattei più volte le palpebre aprendo lentamente gli occhi.
"Hai fame amore?" domandò spostandomi un boccolo dietro l'orecchio.
"Un pò" ammisi prima che il ragazzo iniziò nuovamente a farmi il solletico, l'atmosfera era totalmente cambiata l'Harry desideriso di contatto carnale venne rimpiazzato da un Harry giocoso e amorevole, iniziai a ridere sbattendo i piedi.
"Andiamo a fare colazione amore"
"Hum, posso fare una doccia prima?"
Annuí prima di accompagnarmi in bagno, lasciandomi un dolce bacio sulle labbra prima di uscire e lasciarmi sola.
Sussultai quando vidi la mia immagine riflessa nello specchio quasi non mi riconobbi; lebbra gonfie, guance arrossate, capelli arruffati e segni violacei sul collo fino alle clavicole, afferrai i lembi della maglietta sfilandola. Quando realizzai che per uscire dovevo rimettermi il vestito che avevo la sera precedente storsi il naso, aprii il rubinetto facendo scorrere l'acqua prima di spogliarmi e infilarmi all'interno della doccia, una volta lavata uscii dalla doccia avvolgendomi un ascigamano intorno al corpo, sorrisi quando mi accorsi di una pila di vestiti accurattamente appoggiati sul lavandino e al contempo arrosii quando realizzai che Harry era entrato nel bagno mentre io ero in doccia. Asciugai per bene i capelli prima di intrecciarli in una treccia stretta su una spalla e tirare su per le gambe i boxer puliti che avevo trovato sul lavandino insieme ad una camicia rossa a quadri ed un pantalone di tuta. Una volta sistemata raggiunsi Harry in cucina; i suoi capelli erano bagnati e tirati indietro ed indossava solo un pantalone di tuta, ovviamente in questa enorme villa c'erano più bagni. L' odore disgusto di bacon e uova mi fece storcere il naso, quando il ragazzo riccioluto si accorse della mia presenza mi raggiunse sorridendo, il mio sguardo scese lungo il suo petto fino ad arrivare alla linea a "V" dei suoi fianchi, ero convinta che al di sotto non indossava i boxer.
"Sei bellissima" abbassai lo sguardo quando mi accarezzò la guancia.
Mi trascinò verso il tavolo della cucina passandomi un piatto pieno di bacon e uova, quasi non vomitai, non ero per niente abituata a mangiare determinate cose di mattina.
"Cosa c'è amore?" mi domandò perplesso prima di addentare un pezzo di bacon.
Non volevo essere maleducata quindi mi constrinsi ad addentare anch'io un pezzo di bacon facendo spallucce. Circa cinque minuti dopo Harry aveva divorato tutto nel suo piatto mentre io non avevo mangiato nemmeno la metà delle cose presenti nel mio, portai i piatti nel lavello mentre Harry mi fissava. Mi informò che si sarebbe andato a vestire e che dopo mi avrebbe accompagnato, nel frattempo cercai per tutta la casa il mio cellulare ma non lo trovai da nessuna parte mi assicurai che lo avrei chiesto ad Harry.
Guardai l'orologio al muro che segnava le 8:30, pensai che con un po di fortuna sarei riuscita ad arrivare a lezione in tempo. Una volta arrivati a casa mia Harry mi salutò con un lungo bacio promettendomi che ci saremo rivisti in giornata. Sperai che la mia coinquilina non fosse a casa per evitare troppe domande, non avevo voglia di parlare di quello che era successo ora come ora, sospirai quando entrai e non vidi nessuno nei paraggi sicuramente era andata a fare jogging. Corsi su per le scale estraendo un leggins dal mobile infilandolo velocemente, decisi di tenermi la camicia di Harry e i suoi boxer, infilai dei libri nella borsa prima di scrivere un post-it ed incollarlo sul frigorifero per tranquillizzare Morena dato che ero praticamente sparita dalla sera prima e corsi verso il college sperando di arrivare in tempo.

My dangerous Angel [Harry Styles FF] Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora