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Ci sedemmo nel vecchio salotto e Trudy sospirò,-Trudy se non te la senti non sei costretta- dissi sincera mentre mi accomodavo su una vecchia poltrona di colore blu scuro,Trudy mi rivolse un caldo sorriso prima di afferrarmi delicatamente la mano,-oh piccola Viola mi ricordi tanto me quando ero giovane- disse Trudy mentre mi accarezzava delicatamente una guancia ed io sorrisi,-e tu Louis mi ricordi il mio caro marito Rayan- disse Trudy rivolgendosi a quell' idiota mentre cercava di sedersi su una sedia a dondolo non prestando la minima attenzione a Trudy,mi sbattei una mano sulla faccia era un caso perso ormai parlare con lui,feci una finta tosse e Louis mi guardò con un espressione confusa,-cosa c'è?- domandò infastidito ed io indicai con gli occhi trudy che per tutto questo tempo non aveva fatto altro che ridere,-oh scusami Trudy hai detto qualcosa?- domandò Louis rivolgendosi all' anziana signora,-si ti avevo detto che mi ricordavi tanto mio marito Rayan- ripetè le parole dette poco fa trudy,-ah e lui dov' è?- domandò ingenuamente Louis ed io lo fulminai con lo sguardo,come poteva essere così stupido da non capire?!, Trudy abbassò lo sguardo e prese fra le mani il medaglione che portava al collo e lo aprì rivelando una bellissima foto di lei in compagnia di Rayan il giorno delle loro nozze,-lui ora è con gli angeli ma è sempre qui nel mio cuore- disse con gli occhi lucidi Trudy ed io fulminai con lo sguardo Louis,"scusa" mimò con le labbra,-idiota- borbottai per non farmi sentire,-mi dispiace averle fatto ricordare suo marito...non volevo ferirla- si scusò Louis e Trudy le rivolse un sorriso,-tranquillo è tutto apposto infondo non potevi saperlo- disse Trudy,-allora iniziamo questo racconto o no?- ci domandò Trudy e io e Louis annuimmo,-allora...-
12 maggio 1943
Era un giorno come tanti, come al solito mi svegliai e mi preparai con i vestiti che la balia mi aveva lasciato sulla sedia di legno,mi lavai soltanto il candido viso e mi vestì con quello splendido vestito a fiori che mia madre Rosaline mi aveva donato per il mio compleanno, aveva un buon profumo di lavanda e ciò mi ricordò terribilmente lei...mia madre era venuta a mancare l' anno scorso a causa di una brutta malattia che tutti chiamavano peste...un leggero bussare alla porta mi fece distogliere dai miei pensieri,-avanti!- dissi mentre mi pettinavo i capelli a quel tempo castani,-mi scusi signorina Smith ma sua padre la desidera nella sala da pranzo seduta stante- mi informò Ron,il mio fedele servo, le sorrisi ed annuì,-grazie per avermi informato Ron...potresti cortesemente riferire a mio padre che mi sto finendo di preparare?- domandai con gentilezza,-oh ma certo signorina- disse Ron prima di chiudersi la porta della mia camera alle sue spalle, posai la spazzola sulla mia adorata specchiera e mi alzai iniziando a scendere i piccoli gradini che insieme formavano una perfetta scala a chiocciola,una volta arrivata in salone vidi mio padre, il suo nome era Adam Wilson Smith,mio padre era uno dei tanti uomini più ricchi d' Italia, in compagnia di un bel giovanotto dagli occhi azzurri e i capelli castani scuro...
-come me?- interruppe la storia Louis e Trudy annuì,-si...si come te- disse Trudy sorridendole,-continui pure- dissi sorridendole,la storia mi stava intrigando molto e volevo sapere il continuo,Trudy rise,-oh certo- disse ridacchiando,-allora...dov' eravamo rimasti? Ah si!...-
...Era davvero un bellissimo giovane e dal uniforme verde oliva che indossava capì che fosse un soldato, un soldato molto affascinante e intrigante,-figliola codesto ragazzo che si trova alla mia destra è il soldato Rayan William Buschi...soldato Buschi lei è la mia secondagenita e si chiama Trudy Amber Smith- fece le presentazioni mio padre e Rayan mi sorrise e mi si avvicinò baciandomi la mano,-è un piacere fare la sua conoscenza signorina Smith- disse Rayan mentre mi rivolgeva un sorriso smagliante facendomi leggermente arrossire,-oh il piacere è tutto mio- dissi e...
-poi? Cosa accadde?- domandai curiosa e Trudy mi rivolse un sorriso e sospirò,-vi continuerò a raccontare domani è tardi ora ed è meglio andare a risposare- disse Trudy ed io annuì e sbuffai,
Avrei dovuto aspettare domani per sapere il continuo di quella storia ma per il momento avrei fatto meglio a non pensarci troppo...o non avrei più dormito

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